Uno dei cartoni americani più amati degli anni '80/'90 è stato senza dubbio quello dedicato alle Tartarughe Ninja create da Kevin Eastman e Peter Laird: quattro rettili antropomorfi, sotto la saggia guida del maestro ninja Splinter, combattono senza sosta il crimine di New York e, in particolare, i ninja del Clan del Piede. Il cartoon era ricco d'azione e avventura, con personaggi accattivanti e tanto umorismo, e di fatto fece la fortuna di autori e realizzatori. Ma, per quanto la serie tv sia celebre, in pochi conoscono le vere origini del quartetto e hanno letto (soprattutto dalle nostre parti) i fumetti originali, che in molte cose si discostavano dalla serie animata.
L'idea originale, partorita come un omaggio ai film di genere e alle opere di Frank Miller (prime fra tutte le sue storie di Daredevil) era molto più violenta e caustica, e ha visto, oltre alla serie originaria durata dal 1984 al 1993, molte altre incarnazioni a fumetti. L'ultima tra queste è la versione IDW, pubblicata a partire dal 2011 e ora arrivata in Italia tramite Panini.
Il cambiamento è una costante

Nella serie (della quale in Italia sono usciti per ora i primi due numeri, il primo dei quali anche con cover variant o metallizzata) abbiamo il piacere di ritrovare Eastman come supervisore, mentre i testi sono affidati a Tom Waltz. Come primissima cosa, possiamo vedere che, sebbene si rivolga anche al pubblico giovane che li ha conosciuti e amati tramite le scanzonate serie animate, qui “si fa sul serio” e sebbene manchino i toni scuri delle prime versioni di certo non mancano quelli drammatici, con caratteri e inclinazioni originali delle tartarughe perfettamente riportati.
La storia riparte daccapo, come un vero e proprio reboot teso a cancellare ogni riferimento al passato (divertente e indicativa, in proposito, la frecciatina rivolta al mitico “Cowabunga!”) presentando anche nuovi personaggi e origini dei protagonisti diverse.
Il primo arco narrativo, diviso tra flashback della nascita dei cinque eroi e un presente in cui Leonardo, Michelangelo, Donatello e il loro Maestro Splinter sono alla ricerca di Raffaello, inavvertitamente divisosi da loro praticamente subito dopo la trasformazione da tartarughine e umanoidi, procede speditamente, tra battute sagaci e dubbi esistenziali sottesi. Tra i “volti noti” ritroveremo anche April O'Neil e Casey Jones, caratterizzati da nuovi background, mentre faremo la conoscenza con Old Hob (Vecchio Diavolo nella versione italiana), gatto antropomorfo a capo di una gang cittadina che ha un conto in sospeso con Splinter...