Recensione Tengen Toppa Gurren Lagann

Le avventure di Simon e la sua banda per la salvezza del mondo.

Recensione Tengen Toppa Gurren Lagann
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Tengen Toppa Gurren Lagann

Tengen Toppa Gurren Lagann è uno degli ultimi lavori del celebre studio Gainax, venuto alla ribalta prima con l’anime Gunbuster, per poi avere la definitiva consacrazione con Neon Genesis Evangelion. Oggi, a quasi trent’anni dalla fondazione torna ad omaggiare il periodo di maggiore successo per le serie robotiche, fine anni 70/primi anni 80, prima che la serie Gundam portasse la sua svolta verso il realismo ed l’introspezione psicologica.
“L’apparenza inganna”: nessuna frase è più azzeccata quando si parla di "Sfondamento Dei Cieli Gurren Lagann" , serie che muta forma continuamente, lasciando lo spettatore sempre più sconcertato: proprio quando pensi di aver capito dove l’anime porterà, gli autori con un abile mossa strategica, cambiano tutte le carte in tavole lasciando lo spettatore a domandarsi cosa sia successo. A volte questi improvvisi cambi non sono azzeccati, altre volte invece portano a sorprendenti situazioni: tutto quello che però sappiamo è che Gurren-Lagann non è mai noioso. Ma andiamo con ordine...

Do the impossible, see the invisible. Raw! raw! Fight the power

In un lontanissimo futuro l'umanità è ridotta a vivere in villaggi sotterranei senza alcun contatto con il mondo in superficie né tanto meno con gli altri villaggi. Simon è un orfano che vive in uno di questi agglomerati, il villaggio di Jiiha e come molti altri suoi compagni è uno scavatore: la società ormai costretta a vivere sottoterra non può far altro che affidarsi a questi uomini per trovare tutto il necessario per sopravvivere.
Un giorno, mentre era in missione insieme al suo compagno Kamina, di qualche anno più vecchio, ritrovano uno strano artefatto dalla forma di trivella. I due vengono puniti come al solito dal capo del villaggio, per la loro troppa “esuberanza” nella ricerca per una strada verso la superficie, anche se in realtà a venir punito sarà il solo Kamina. Simon, costretto a riprendere il suo lavoro di scavatore, riesce a trovare un piccolo robot. Euforico per la scoperta, fa evadere il suo estroso compagno e mentre tentano la fuga verso la superficie, un enorme mostro sfonda la volta della loro caverna portando con se un dolce ragazza armata di un potente fucile. Grazie all’unione delle loro abilità i due ragazzi coadiuvati dalla misteriosa ragazza e dal piccolo robot (nel frattempo rinominato da Kamina in Lagann) riusciranno a sconfiggere il mostro e raggiungere finalmente l’agognata superficie. Qui i tre scoprono che il robot era solo uno dei molti "Ganmen", robot dal bizzarro aspetto pilotati dagli "uomini-bestia", che si trovano in superficie ed hanno lo scopo di tormentare i pochi umani che non vivono sottoterra.
Simon e Kamina, grazie al Lagann, difendono il villaggio di Yoko, questo il nome della misteriosa e prosperosa ragazza, dall'assalto di tre Ganmen, e riescono ad impossessarsi di uno di questi potenti robot, rinominato prontamente da Kamina in "Gurren". Dopo una breve permanenza nel villaggio i tre decidono di mettersi in viaggio verso la base nemica, forti dell’aiuto di nuovi personaggi tra cui spicca il genio della meccanica Leeron. Con il passare del tempo molti altri si uniranno al gruppo originario nella lotta contro gli uomini-bestia ed il loro sovrano Re Rasen.
Sarà proprio durante uno scontro casuale contro l’armata di Re Rasen che Kamina scoprirà che il Lagann si può unire al Gurren, formando così il Gurren-Lagann.

Dimentica l'impossibile, supera la razionalità!

La serie è suddivisa in 27 episodi, a sua volta divisibile in due parti grazie ad un gap temporale di circa sette anni. Come gia detto Gurren-Lagan è uno degli ultimi lavori della Gainax, lavoro che porta a compimento quello che era iniziato con Diebuster: un avvicendamento ed un ammodernamento nel fare e nel pensare gli anime; un taglio netto al cordone che li legava alle loro vecchie serie, prima tra tutte Evangelion.
La serie sprizza energia e virilità da tutti i pori, basti citare le celebri frasi di Kamina “Chi diavolo pensi che io sia” e “Credi in te stesso. Non credere in me perché credo in te. Non credere in te perché io credo in te. Credi solo ed unicamente in te stesso" per capire il contesto in cui ci stiamo muovendo. L'anime inizia con una serie di puntate di impostazione classica, un omaggio alle serie robotiche anni 70/80, con la scoperta di piccoli tasselli per la trama principale: attacco nemico; problemi nello sconfiggere il nemico ed infine vittoria per i nostri. Questa parte è forse quella più lenta e più “normale” dell’intera serie, ha come scopo quello di introdurci il contesto ed i vari personaggi principale della storia, ma bastano poche puntate perché il tutto cambi e si diriga verso situazioni sempre più “paradossalmente esagerate” ed imprevedibili. Stesso discorso è attuabile anche per la trama inizialmente lineare e semplicistica poi sempre più imprevedibile e piena di ottimi colpi di scena. Anche il character design ed i disegni seguono l’andamento della trama: nella prima parte spigolosi, tirati quasi via ma solari e sbarazzini mentre nella seconda sono più cupi e regolari; esempio calzante il cambio di stile nei caratteri giapponesi che appaiono nelle sigle di apertura.
La colonna sonora è sempre perfettamente integrata con le situazioni, ma soprattutto le musiche sono molto varie, e spaziano dalla musica Lirica allo Ska-Punk, passando per la Techno: da citare le ottime musiche di Opening ed Ending oltre che alla bellissima “Libera me from the Hell”.

Citazioni & affini

Molti sono le opere a cui Gurren-Lagann celebrà un tributo; qui ne riportiamo solo alcuni, allo spettatore il compito di trovarle tutte.
Nel sesto episodio le ragazze vestite da conigliette che appaiono nella stazione termale sono tutte disegnate in modo da somigliare a svariati personaggi femminili GAINAX, tra cui Asuka e Rei di Neon Genesis Evangelion, Lal'C e Nono di Punta al Top 2! Diebuster, Mahoro da "Mahoromatic e persino il travestito maschile "Zietta Aki" di Abenobashi.
Nell'ottavo episodio, la morte di un personaggio è rappresentata richiamando alla mente la morte di un altro eroe: il pugile Rocky Joe.
Nel quindicesimo episodio, davanti ai Ganmen che attaccano gli umani, ne passa uno uguale al Gaiking.
Infine lo stesso Gurren-Lagann è un tributo a Zambot 3.

Edizione DVD

La versione DVD di Gurren Lagann è edito in Italia da Dynit con ottimi risultati sia in ambito audio/video che in quello del packaging. Il video non presenta nessuna sbavatura ne a livello di compressione che di immagini.Ottimo anche il doppiaggio e la scelta dei doppiatori per i vari personaggi; il tutto reso magistralmente in Dolby Digital 5.1 (presente anche la traccia originale ma solo in 2.0). L’anime viene venduto in italia in un cofanetto contenente i primi 14 episodi della serie divisa in tre dischi. Da elogiare inoltre gli ottimi extra presenti: un bellissimo Booklet di 80 pagine pieno di approfondimenti, disegni e schizzi preparatori; la versione televisiva dell’episodio 6 compresa l’anticipazione comparsa nell’episodio 5; un piccolo documentario intitolato “Yoko visita la Gainax” con audio in giapponese e sottotitoli in italiano; varie gallery dei personaggi e dei robot; le immancabili sigle di testa e di coda in versione originale senza titoli e con un eventuale traduzione; infine trailers vari. Uno delle migliori edizioni italiane per una serie a puntate, venduta anche a un prezzo equo (circa 45 €) . Speriamo che sia solo l’inizio di un nuovo corso per le pubblicazione in Italia.

Tengen Toppa Gurren Lagann Gurren-Lagann è un anime molto particolare pieno di citazione (vedi box) e rimandi a serie passate; pieno di situazioni esagerate e traboccanti di machismo e amicizia; pieno di personaggi indimenticabili; insomma Gurren-Lagann è il summa di tutte le serie robotiche “pre-Gundam”. Esagerazione e divertimento allo stato puro. Unico difetto, che potrà far storcere il naso ad alcuni, è la ciclicità degli eventi; un piccolo scotto da pagare per una delle migliori produzioni del nuovo millennio.