The Seven Deadly Sins: Dragon's Judgement Recensione, la fine del viaggio

La serie animata di Meliodas e dei suoi magici compagni giunge finalmente al capolinea. Scopriamo assieme i dettagli di questa ultima midseason.

The Seven Deadly Sins: Dragon's Judgement Recensione, la fine del viaggio
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La seconda metà della quarta ed ultima stagione di The Seven Deadly Sins su Netflix conclude un'epopea durata 7 anni tra apprezzamenti, critiche, difficoltà e cambi di gestione. La saga cartacea scritta e disegnata dal mangaka Nakaba Suzuki si chiude con la realizzazione della sua ultima controparte animata, che spiegheremo a breve perché non ci ha convinti appieno. Tuttavia i fan più incalliti e appassionati del franchise saranno entusiasti di vedere ancora una volta sullo schermo Meliodas e tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare (o a detestare, in alcuni casi), in quanto è disponibile dal 1 ottobre sulla piattaforma nuovo film: la pellicola si intitola The Seven Deadly Sins: Cursed by Light (vi lasciamo il link alla nostra recensione di The Seven Deadly Sins: Cursed by Light).

Un'altra half season problematica

La prima metà dell'ultima stagione (vi lasciamo la nostra recensione della prima parte di The Seven Deadly Sins: Dragon's Judgement, nel caso voleste recuperarla) aveva già mostrato parecchie criticità : una trama sempre più superficiale e risicata, appesantita da un susseguirsi di sfide e battaglie prolisse e a lungo andare nauseanti; il tutto messo in scena con disegni, inquadrature e animazioni che per metà dell'opera rasentano la sufficienza.

Le lacune e le carenze tecniche della prima parte si ripropongono inevitabilmente anche nella seconda. Il più grande problema di questa intera season è il ritmo, discontinuo ed eccessivamente allungato, incapace di conciliare con equilibrio e precisione le varie sezioni della storia. Le scene d'azione e gli intrecci della trama e dei personaggi non sono amalgamate adeguatamente, rendendo noiosa e confusionaria la visione allo spettatore. La trasposizione animata rispecchia fedelmente la sua parte cartacea (quasi dialogo per dialogo), tuttavia le carenze e gli scivoloni nelle animazioni e nei disegni spengono completamente il "pathos" e l'epicità degli scontri all'arma bianca.

Basta un'inquadratura fatta male, una sbavatura di un'animazione o un disegno solo abbozzato per far crollare tutte le aspettative e i momenti di suspance creati precedentemente. I cali qualitativi sono visibili letteralmente a colpo d'occhio (in particolar modo nei disegni) tra cambi di regia, ribaltamenti di campo e transizioni di scene, inasprendo ulteriormente la visione di una fastidiosa discontinuità. Troppi episodi e troppa superficialità tecnica sono i "peccati" più grandi dell'ultima stagione di questa saga da cui ci saremmo aspettati una conclusione degna della propria origine (se guardiamo alle prime 2 stagioni animate).

Un finale senza fine

Per quanto riguarda la storia, questa ultima sezione si ripresenta quasi identica alla prima. Quasi tutti i 12 episodi di cui è composto questo epilogo sono un susseguirsi interminabile di scene d'azione in cui i protagonisti dovranno fronteggiare il Re dei Demoni in un'ultima grande battaglia finale.

Ma se in un manga battle shonen quale è The Seven Deadly Sins gli scontri e i continui ritorni dei villain funzionano, nell'anime questo tipo di narrazione è anzi controproducente: si ha la sensazione che la battaglia sia sempre sul punto di finire quando poco dopo un altro nemico o lo stesso antagonista si ripresenta nuovamente come minaccia. Questa eccessiva reiterazione (che perdura in tutti 24 gli episodi) lascia poco spazio alle evoluzioni e agli approfondimenti dei personaggi, che in pochi casi risultano essere emozionanti e apprezzabili. Di tutti gli avvenimenti che accadono in questi 12 episodi, pochi risultano essere emozionanti e veramente originali. Il ricongiungimento tra Meliodas e Elizabeth nella prima puntata riesce a scaldare i cuori e a riportarci a quelle precedenti, in cui il loro amore poteva essere vissuto in pace e spensieratezza. Ma l'armonia dura per poco e il ritorno del Re dei Demoni minaccia ancora una volta il futuro dei nostri protagonisti.

La rivelazione del passato Merlin e i successivi colpi di scena risultano un po' eccessivi a questo punto della storia (che ormai è sul punto di finire).

E altrettanto eccessivo è la battaglia contro Cath, il famiglio di Arthur che si rivela essere una creatura nata dal Chaos. Infine la narrazione giunge a termine, si chiudono le storie dei nostri protagonisti con un epilogo tutto sommato soddisfacente e coerente con le premesse iniziali. The Seven Deadly Sins è stata da sempre una storia incentrata su duelli, cavalieri, clan rivali, magie e amori; e in quanto incentrata principalmente sull'amore, questa non poteva concludersi se non con un finale romantico e a lieto fine (forse troppo "dolce" e banale per alcuni).

The Seven Deadly Sins: Dragon's Judgement Nel 2014 The Seven Deadly Sins si è dimostrato una buona trasposizione del manga battle shonen. Tuttavia, dal 2019 in poi, i nuovi studi di animazione non sono riusciti a tenere il passo con la qualità mostrata nelle prime due stagioni dell'anime, facendo crollare l'opera nei suoi atti finali. Si conclude con una nota amara la saga dei cavalieri di Meliodas, dalla quale ci saremmo aspettati un finale più armonioso.

6.5