Robert Kirkman firma un nuovo fumetto spin-off dedicato a The Walking Dead: parliamo di Negan è qui!, opera prequel dedicata - come è facile intuire dal titolo - al villain più amato e carismatico della serie dedicata agli zombie, grazie soprattutto alla magistrale interpretazione di Jeffrey Dean Morgan nella serie TV che in Italia è targata Sky Fox. Il leader dei Salvatori tuttavia, a prescindere dalla sua ottima incarnazione in live action, è un personaggio che brilla di luce propria anche nella versione a fumetti. Il volume che narra le sue origini è da poco disponibile in fumetteria e libreria, noi lo abbiamo letto e siamo pronti a dirvi la nostra.
Cattivo e sboccato

Negan è qui! offre ottimi spunti di approfondimento sullo psicopatico villain di The Walking Dead, portandoci a esplorare la sua vita prima che il mondo conoscesse il caos a causa dell'epidemia. Le prime pagine ci presentano un uomo come tanti, ma che già nella sua quotidianità inizia a mostrare i primi segni di una preoccupante follia derivati da un'eccessiva dose di volgarità e irriverenza nei confronti del prossimo. Negan era, incredibilmente, un insegnante di educazione fisica, ma i suoi modi rozzi e a volte fin troppo violenti nei confronti dei suoi alunni lo portava a essere temuto da chi gli stava vicino. La narrazione di Negan è qui! si dipana nel giro di circa 70 pagine, ma certe volte la sensazione è che sia eccessivamente frettolosa e l'autore potesse approfondire maggiormente la parte centrale del racconto, quella cioè dedicata all'effettiva genesi del leader dei Salvatori. In poche pagine, infatti, si assiste a una trasformazione sempre più radicale e di cui, anche se e è in parte giustificata da un grave trauma emotivo ricevuto (come tutti i personaggi dell'opera) nei primi giorni dell'epidemia, avremmo preferito scoprire retroscena ancora più profondi e drammatici.
Lucille

Inutile dire che il personaggio di Negan è praticamente imprescindibile dalla sua amata Lucille, la sua celebre e micidiale mazza da baseball attorniata da un filo spinato. Il villain non si separa mai dalla sua arma, nella serie principale, adorandola e trattandola come se fosse la sua amante: in The Walking Dead: Negan è qui! assistiamo anche a quelle che sono le origini dell'arma del protagonista. Le primissime tavole, infatti, rimandano a una scena che sarà chiara soltanto nelle ultime vignette, inoltre la trama del fumetto ci porterà anche a scoprire da cosa - anzi, da chi... - deriva il nome Lucille. La parte più interessante, in effetti, si trova proprio nella prima metà dell'albo, quella in cui assistiamo al proto-Negan, ai suoi drammi interiori e ai suoi rapporti umani: Kirkman ci mostra, insomma, la complicata psicologia di un cattivo che perfido lo è sempre stato, ma che è poi scivolato in un baratro di malvagità e follia in seguito a un determinato evento.

I dialoghi e le inquadrature utilizzate, come sempre, denotano un lavoro sopraffino effettuato in virtù della psicologia del protagonista, al fine di metterne in risalto debolezze e drammi. Questa parte dell'opera ci permetterà di guardare Negan con occhi diversi solo in parte nelle sue prossime apparizioni fumettistiche e televisive: la storia delle sue origini, infatti, decide di accantonare l'effettiva genesi del suo protagonista narrandone, piuttosto, i retroscena psicologici e caratteriali. Tale scelta, al netto di una caratterizzazione psicologica del personaggio come sempre sopraffina, ci lascia un po' l'amaro in bocca in termini di longevità e completezza dell'opera.