Oggigiorno capita sempre più spesso che un videogioco di successo riceva un adattamento animato, specie se di produzione nipponica. Tuttavia, tra accorgimenti alla sceneggiatura e tagli dovuti in genere alla necessità di "stringere" il più possibile, magari per non sforare il budget a disposizione, è estremamente raro che questi si rivelino all'altezza del materiale originale. The World Ends with You the Animation è forse un caso a parte, poiché sebbene l'omonimo gioco per Nintendo DS e Switch sia ormai considerato un autentico cult (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di The World Ends with You - Final Remix), la serie televisiva rappresentava per Square Enix l'occasione perfetta per snellire un impianto narrativo eccessivamente pesante, nonché affetto da dialoghi prolissi e ripetitivi, e solleticare le attenzioni di un pubblico più vasto.
Purtroppo l'operazione intentata dal colosso giapponese, che per l'occasione ha coinvolto gli studi d'animazione DOMERICA (Seven Knights Revolution: Eiyuu no Keishousha) e Shin-Ei Animation (Doraemon), può dirsi riuscita solo a metà. Nelle scorse settimane abbiamo infatti visionato i dodici episodi di cui si compone The World Ends with You the Animation - che tuttora non è disponibile con sottotitoli in italiano - e ve ne proponiamo le nostre consolidate impressioni.
Una seconda occasione
Neku Sakuraba è un quindicenne introverso e per nulla interessato a instaurare delle relazioni con le altre persone, non a caso nutre un profondo disprezzo nei confronti della società e non sopporta il modo in cui la gente tende spesso a imporre al prossimo i propri valori.
Trovando fastidiosi i rumori provocati dagli altri abitanti di Shibuya, il ragazzo ha persino l'abitudine di indossare delle cuffie robuste che bloccano i suoni e lo aiutano a tenere a distanza coloro che altrimenti potrebbero decidere di avvicinarglisi. La solitaria e tutto sommato tranquilla routine di Neku è però sconvolta nelle primissime battute della vicenda, quando rimane improvvisamente ucciso e si risveglia qualche istante più tardi nei pressi dello Shibuya Scramble Crossing, uno dei luoghi più iconici e famosi del rinomato quartiere del Tokyo. Per qualche inspiegabile ragione, non solo il ragazzo sembra di colpo affetto da amnesia e ricorda soltanto il proprio nome, ma addirittura realizza che nessuna delle persone circostanti riesca a vederlo e che l'intera zona sia stata circondata da barriere semi-invisibili, che pertanto gli impediscono di spostarsi liberamente e cercare aiuto. Come se non bastasse, il già sconvolto Neku nota la comparsa di un misterioso conto alla rovescia sul palmo della propria mano destra e soprattutto riceve sullo smartphone un inquietante messaggio, il quale lo invita a raggiungere il 104 Building entro lo scadere del tempo, altrimenti andrà incontro ad un prematuro game over e verrà cancellato.
Pensando inizialmente che sia tutto uno scherzo, Neku si guarda attorno e assiste impotente alla morte di due esseri umani, che dopo aver subito l'attacco di bizzarre creature comparse dal nulla si dissolvono in fasci in luce. Ad un passo dall'andare incontro al loro stesso destino, il ragazzo viene tratto in salvo dal provvidenziale intervento di un'affascinante fanciulla dai capelli rossi, la quale gli si presenta come Shiki Misaki e senza perder tempo lo esorta a diventare il suo partner: stando alle parole della ragazza, infatti, stipulando un patto i due adolescenti avranno accesso a poteri psichici portentosi e assolutamente indispensabili per fronteggiare i cosiddetti "Rumori". Seppur titubante e a tratti spaventato dall'assurda piega imboccata dal corso degli eventi, Neku afferra la mano della fanciulla ed entrambi vengono avvolti da una luce abbagliante.
Il patto è insomma siglato, e mentre Neku e Shiki acquisiscono rispettivamente l'abilità di generare delle potenti fiamme elementali e controllare un pupazzo di pezza da usare contro i Rumori, i crudeli Reaper li osservano da lontano, confermando l'inizio del loro gioco. Neku, Shiki, Beat, Rhyme e tutti gli altri sfortunati individui precipitati nella cosiddetta "Shibuya Underground" dovranno infatti sottostare alle loro regole e partecipare al Gioco dei Mietitori, i quali li costringeranno per sette giorni consecutivi a portare a termine una serie di missioni sempre più impegnative. Qualora i giocatori dovessero riuscire a superare tutte le prove e addirittura a sconfiggere il Game Master durante il loro ultimo giorno nell'Underground, avranno la possibilità di tornare nel mondo nei vivi e godere dunque di una seconda occasione. In caso contrario verranno cancellati e moriranno in via definitiva.
Una corsa contro il tempo
Quella di The World Ends with You è una storia squisitamente originale e travolgente, poiché riesce a sbigottire lo spettatore con colpi di scena imprevedibili e drammatici, che di conseguenza tengono attaccati allo schermo e a temere per le sorti dei vari protagonisti.
Tuttavia, laddove il gioco originale era troppo prolisso e la natura interattiva del prodotto tendeva a rallentare il ritmo della vicenda (nei panni di Neku, del resto, il giocatore era libero di esplorare diverse zone di Tokyo, interagire con passanti e negozianti, e non per ultimo svolgere degli incarichi secondari per conto degli NPC), l'omonimo anime preme eccessivamente sull'acceleratore. Dovendo trasporre in sole quattro ore una vicenda che a suo tempo tendeva a portarne via almeno 25, lo staff ha infatti tagliato fuori qualsiasi contenuto opzionale e tutti gli eventi etichettabili come "filler", dedicandosi soltanto all'adattamento della campagna principale. Una scelta assolutamente comprensibile e riconducibile a quanto fatto da altri studi con le trasposizioni animate di Persona 5, Tales of the Abyss o God Eater, solo per citarne alcuni. In questo caso, però, il numero di episodi si è rivelato davvero esiguo, tant'è che gli sceneggiatori sono stati costretti a rimescolare il corso degli eventi e a condensarli il più possibile, ottenendo talvolta dei minestroni insipidi.
Ad esempio Il primo episodio, che a nostro avviso è il più confusionario di tutti, riassume in appena venti minuti le prime tre giornate dell'arco narrativo di Shiki, cercando al contempo di fornire al pubblico quante più informazioni possibili sui due personaggi e sulle complesse leggi che regolamentano il Gioco dei Demoni e lo stesso UG. Fatta eccezione per chiunque abbia già familiarità con l'universo di The World Ends with You, lo spettatore è insomma travolto da una vera e propria valanga di nozioni confuse e difficilmente assimilabili, che pertanto influiscono in negativo sulla comprensione e la scorrevolezza dello show.

Se è vero che gli episodi successivi hanno comunque rallentato un minimo il ritmo di marcia, la caratterizzazione dei personaggi ha risentito non poco della velocità complessiva assunta dalla narrazione, tant'è che il delicato percorso di crescita di Neku e compagni - che nell'Underground sono sostanzialmente chiamati a confrontarsi con loro stessi e a superare le rispettive debolezze - tende a bruciare le tappe, compiendo poderosi e non sempre giustificabili balzi in avanti.
È un difetto che gli sceneggiatori, consci delle problematiche imputabili alla scarsa longevità della serie televisiva, hanno cercato di contenere ritoccando il carattere originale del protagonista e il suo insopportabile modo di rapportarsi coi compagni. Se nel gioco originale Neku appariva irritante e scontroso, diffidava anche dei suoi partner e si apriva loro soltanto nelle battute finale dei rispettivi archi narrativi, nell'anime il ragazzo ha molti meno litigi con Shiki, i cui rapporti migliorano già a partire dalla seconda puntata. Lo stesso vale per i compagni, che in generale esibiscono un atteggiamento meno ostile e più collaborativo.
Shibuya prende vita
Se la sceneggiatura ci è parsa carente e superficiale, The World Ends with You the Animation ha recuperato più di qualche punto sul fronte artistico. Gli studi d'animazione DOMERICA e Shin-Ei Animation hanno infatti preservato il sublime stile bidimensionale del gioco originale, che a tratti strizzava l'occhio alle visual novel.
La scelta di affidare il character design a Arisa Matsuura, che in questo caso ha dovuto riarrangiare lo stile originale di due fenomeni quali Gen Kobayashi e Tetsuya Nomura, ci ha regalato dei personaggi pressoché identici a quelli proposti dal videogioco: contraddistinti da un design esile e cartoonesco, questi hanno infatti conservato i contorni calcatissimi, i colori opachi e gli efficaci chiaroscuri con cui li abbiamo conosciuti su Nintendo DS. Un ulteriore plauso va fatto al sapiente uso della CGI, che in The World Ends with You the Animation è stata adoperata per dar vita alle spettacolari scene di lotta tridimensionali e agli stessi Rumori, che da contratto dovevano apparire strani e inquietanti. Nulla da eccepire sui fondali, sempre dettagliatissimi, straripanti di vita e colori, e soprattutto capaci di ricreare con assoluta fedeltà alcuni dei più iconici luoghi pubblici che hanno Shibuya una delle tappe nipponiche più apprezzate e visitate dai turisti.
Come affermato nella nostra anteprima di The World Ends with You the Animation, l'elemento più riuscito dell'intero pacchetto è però l'accompagnamento musicale, che anche a questo giro reca la firma del sommo maestro Takeharu Ishimoto.
Vantando brani inediti e alcune delle tracce più apprezzabili della colonna sonora originale, l'accompagnamento è variegato e trascinante, nonché attento a sottolineare con grande perizia i toni assunti dalla narrazione. Impeccabile, infine, il doppiaggio nipponico, che come da tradizione ha coinvolto tutti gli interpreti vocali originali, tra i quali spiccano i sempre strepitosi Kimura Ryouhei (Sorey in Tales of Zestiria, Howzer in Seven Deadly Sins) e Taketatsu Ayana (Leafa in Sword Art Online, Nakano Nino in The Quintessential Quintuplets).