Recensione Thermae Romae

Le terme romane e le terme giapponesi, c'è una connessione?

Recensione Thermae Romae
Articolo a cura di

Testi di Mattia "Nini" De Poi
Tornati da Lucca ricchi di novità, serie tanto attese finalmente annunciate e col portafoglio mezzo vuoto, perchè non immergersi in un rilassantissimo bagno caldo? Cosa c'entra questo coi manga? Leggere in vasca non è la scelta migliore per il vostro volume, ma leggere una storia che parla di terme, bagni e viaggi nel tempo potrebbe incuriosirvi.
Stiamo parlando di una delle ultime novità Star Comics: Thermae Romae, scritto e disegnato da Mari Yamazaki, autrice mai apparsa in Italia ma che dopo Lucca Comics ha fatto breccia in tutti gli appassionati di fumetti. Infatti la sensei era presente allo stand Star Comics dove ci ha allietati con autografi su speciali shikishi (tavolette specifiche per gli autografi) e qualche battuta simpatica sull'Italia.

Thermae Romae ci racconta la storia di Lucio Modesto, un architetto che all'epoca dell'Imperatore Adriano si occupa di disegnare e progettare vasche e bagni termali. Lucio fin da subito si trova immerso nei problemi perché le sue opere non sono più al passo coi tempi, soprattutto considerando che lo stesso Imperatore è originariamente un architetto e di conseguenza non accetta che a Roma vengano costruite opere mediocri. Problemi che vengono letteralmente spazzati via quando Lucio viene trasportato da un bagno pubblico romano ad uno giapponese dei giorni nostri. L'architetto si trova inizialmente spaesato in mezzo al popolo dalla "faccia piatta" ma, incuriosito fin da subito, nota tutti gli accorgimenti utilizzati in questa struttura di quasi duemila anni più avanzata. Sono proprio questi moderni spunti che gli daranno idee utili per risollevare la sua fama nella Roma di Adriano e portarlo alla corte dell'Imperatore stesso. Infatti quasi per magia (proprio ogni volta in cui ha un problema che non riesce a risolvere) Lucio fa ritorno a Roma in modo da poter applicare concretamente sia le nuove tecniche di costruzione sia gli accessori, e perfino le bevande rinfrescanti usate ai giorni nostri.
Questo susseguirsi di viaggi nel tempo genera una lunga serie di gag, fraintendimenti e anche qualche incontro fuori del comune in quel del Giappone. Infatti se può sembrar normale trovare un occidentale in un bagno pubblico, questo non si può dire quando il povero Lucio è trasportato in un salone espositivo di una ditta produttrice di vasche da bagno.

L'idea usata dalla Yamazaki è originale e fondamentale per attuare un confronto tra la civiltà romana e quella giapponese. Il manga è indubbiamente rivolto al pubblico nipponico che potrà andare alla scoperta dell'antica società romana, ma per noi abitanti del Bel Paese questo stratagemma tornerà utile per ripassare un po' di storia nostrana e per scoprire qualcosa di più sull'amore dei Giapponesi per i bagni termali.
Quello del bagno è infatti un argomento che ai Giapponesi sta molto a cuore, ha il sapore del rito che più o meno quotidianamente si compie. Emblematico è il primo capitolo di Thermae Romae, quando Lucio si trova in un bagno pubblico nipponico. In questo luogo tutte le differenze sociali, così forti nella società giapponese, vengono meno, perchè ci si trova fianco a fianco con persone sconosciute per rilassarsi. Un rito che oggi si sta perdendo, visto che i bagni pubblici sono sempre più rari in Giappone, ma anche nella semplice casa privata il bagno conserva questa sacralità che unisce sia la società sia la famiglia.

La lettura scorre veloce attraverso le peripezie del nostro architetto che, seppur simili tra loro, non stancano visto che sono sempre fresche e divertenti. Certo Lucio si trova sempre al posto giusto proprio quando ne ha più bisogno, ma questo non va ad inficiare le trovate che ogni volta l'autrice riesce ad escogitare per far venire in mente al Romano nuovi accessori utili per il bagno. Una storia che la stessa Yamazaki durante la kermesse lucchese ha confermato concludersi al sesto volume e, a quanto pare, dal terzo numero avremo una netta virata nella struttura narrativa che in questo primo volume risulta azzeccata ma ripetitiva.
Il disegno della Yamazaki è particolareggiato e per quanto riguarda i personaggi lo possiamo dividere in due stili in base all'epoca di riferimento: se infatti gli antichi romani sono rappresentati quasi come antiche statue bronzee, i giapponesi hanno espressioni più amichevoli e appunto "moderne".

In tutto questo l'edizione Star Comics si presenta sugli ottimi standard dei manga da fumetteria presentati dalla casa perugina con sovracoperta. Ad arrichire il tutto, per separare i vari capitoli troviamo degli inserti dove la stessa autrice ci racconta la sua passione per i bagni, l'Italia e più in generale ci parla di sè. Menzione speciale va al messaggio finale che la stessa Yamazaki manda a tutti i suoi lettori italiani in occasione di questa pubblicazione.

Thermae Romae Un racconto che vi divertirà e vi farà capire come, pur passando i secoli, i piaceri delle terme rimangano immutati da duemila anni. Thermae Romae è una storia fuori del comune che non potrà che invogliarvi a fare un rilassantissimo bagno caldo.

7.5