Recensione Togari - La spada della vendetta

Togari assorbirà tutto il male?

Recensione Togari - La spada della vendetta
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La nuova proposta Playpress

Togari è una delle più recenti proposte Playpress. Di conseguenza, in linea con la politica della casa editrice, è stato pubblicizzato davvero poco. Oltre ai dubbi su quali siano gli effettivi interessi (economici) del publisher, questo assurdo approccio all'editoria, nel caso in oggetto, appare ancor più "criminoso", visto che Togari è un fumetto davvero piacevole da leggere. Si tratta è una serie breve, composta da 8 volumi, che si presenta come un classico shonen da combattimento, di quelli che ormai imperversano (ed imperverseranno) sul mercato. In qualche modo, però, quest’opera di Yoshinori Shiozaki si distacca dai soliti canoni cui siamo abituati: non ci troviamo di fronte al classico protagonista bonaccione ed ingenuo. Il protagonista è Tobee, un assassino che ha commesso un numero incredibile di omicidi e che ora si trova all’inferno, a cui viene offerta la possibilità di redimersi tornando sul piano dell'esistenza ed "espiando" 108 peccati. Un fumetto che indubbiamente non porta novità nel genere, ma che farà il suo sporco lavoro senza deludere troppo il lettore. Si tratti comunque della seconda opera di questo autore, che quindi non ha ancora grande esperienza e, probabilmente, non può permettersi di prescindere gli stilemi di un genere ben definito per dedicarsi ad una produzione totalmente innovativa.
Ma ora veniamo alla trama ...

E così Tobee arrivò al mondo...

Tobee è uno scatenato pluriomicida alla quale viene offerta la possibilità di redimersi "catturando" 108 peccati sparsi nel mondo terrestre, con un ovvio e dipendente limite di tempo: 108 giorni. Fino a quel momento, Tobee aveva più volte tentato di fuggire dall’inferno e ogni volta era stato agguantato dalla signorina Emma e dal suo fido aiutante Sam. Questi due personaggi, una sorta di cavalieri protettori dell’ordine infernale, svolgeranno un ruolo importante nella redenzione del protagonista. L’unico mezzo di cui quest'ultimo è fornito per l'impresa è Togari, una semplice spada di legno con un grande potere: distruggere i peccati (che nel fumetto si mostreranno in forma fisica prendendo possesso degli umani). Tale potere è compensato dalla capacità di Togari di assorbire la malvagità di chi la utilizza. Va però evidenziato che il possessore di tale spada non diverrà buono utilizzandola, anzi: semplicemente se perderà la malvagità non sarà più in grado di utilizzare la spada e verrà assorbito da essa. Per questo motivo Tobee appare come uno dei pochi in grado di poterla utilizzare senza essere "consumato".
Altro problema che dovrà affrontare il protagonista sarà il fatto di non poter assolutamente ferire un essere umano: qualsiasi danno inferto ad altri esseri viventi sarà restituito sul suo corpo. Tobee così torna sulla terra e inizia subito il suo compito. Il ritorno è, invero, un poco traumatico: sono passati diversi secoli tra la sua morte e l’epoca in cui è rinato (si trova nel mondo ai giorni nostri) non gli è assolutamente familiare. Grazie alla sua malvagità e al suo cinismo, tuttavia, Tobee non fatica affatto a sterminare i primi peccati. Le complicazioni nascono quando il ragazzo conosce persone che per la prima volta nella sua vita, passata e presente, lo trattano in modo umano, facendogli sentire il bene che provano nei suoi confronti. Coloro che rimangono infastiditi dal buonismo possono però stare tranquilli: non sarà così semplice redimere Tobee. Il suo obiettivo in fondo è solo uno: fuggire dall’inferno sterminando i peccati. Qualora non dovesse riuscirci ha due alternative: tornare all’inferno oppure essere assorbito dalla spada Togari.

Analisi di stile, disegno ed edizione

Punto di forza di questo fumetto è un ritmo davvero buono che non lascia mai spazi vuoti o ministorie particolarmente inutili. Difatti solamente l’introduzione ci presenta qualche momento morto. I personaggi risultano comunque ben caratterizzati, anche se in particolare Itsuki, prima amica del protagonista, lascia qualche dubbio proprio perché fortemente stereotipata: capiterà di trovarci di fronte alla classica (canonica, ormai) scena di eroe che provvede al salvataggio dell’amica. Probabilmente proprio le situazioni, tutte vissute e rivissute in storie di questo genere, sono la pecca del fumetto. I personaggi inoltre vivono un particolare processo evolutivo, in cui senza dubbio si arriva a cambiamenti caratteriali. La cosa positiva è il modo in cui questo non famoso mangaka riesce a evidenziarli: non ci sono momenti “clou” che determinano la crescita dei personaggi (soprattutto di Tobee), ma passaggi intermedi che danno l’idea di cambiamento e che svolgono la loro funzione di crescita psicologica del personaggio, senza dimenticare sovente dei “passi indietro” che comprendono momenti in risalta una sorta di debolezza insita nell’animo di Tobee.
Un piccolo appunto va fatto sul modo in cui ci si avvicina alla conclusione, probabilmente i cosiddetti “pezzi grossi” arrivano troppo tardi dato che cominciano ad apparire solo dal quinto volume in poi e la sfida finale è ridotta agli ultimi due numeri.
Il disegno è abbastanza grezzo, a volte graffiante, ma senza dubbio funzionale alla storia. I personaggi presentano muscolature verosimili e a volte capita di trovare tavole fin troppo curate rispetto al resto della storia. Un paragone potrebbe essere fatto con il vecchio, ma indimenticabile Ushio e Tora. Si consiglia comunque di guardare le immagini correlate all’articolo per giudicare il disegno.
Togari è presentato nella classica edizione playpress da 3.90€. Condita da un buon adattamento (non di rado verranno usate parole da slang giovanile e qualche parolaccia, che rendono il racconto molto verosimile). Il fumetto a volte presenta qualche vignetta tagliata e la lettura risulta difficoltosa nel caso in cui le vignette siano molto vicine alla brossura, ma se siete abituati ai prodotti playpress capirete meglio ciò di cui sto parlando.

Togari - La spada della vendetta Giudicare questa storia non è facile, perché nonostante sia uno shonen con tutti i limiti che il genere impone, si tratta di un fumetto godibile con un protagonista insolito. Sono indubbi vari difetti che lasciano presagire una scarsa verve del finale, così come il carattere standard degli scontri con i vari antagonisti presentati nel corso della storia, ed escludono l'attendersi colpi di scena riguardo alla sorte che subirà Tobee. Troviamo però una serie di elementi che evidentemente possono catturare anche il lettore navigato, tra cui la cattiveria insita nel protagonista, ma anche il modo in cui viene narrata la storia, con un ritmo davvero molto buono. Ad un’analisi accurata di pro e contro viene fuori che si tratta di un fumetto di qualità media, né da rifiutare a priori, né da dover leggere necessariamente. Risulterà intrigante per chi non ha letto i capisaldi del genere; agli altri potrebbe ricordare vagamente Ushio e Tora per il modo di riunire personaggi infernali alla vita comune, e quindi perdere anche quel fascino che deriva dalle premesse del Background narrativo. A questi ultimi si consiglia la lettura del primo numero, in modo da poter decidere se vale effettivamente la pena acquistare la serie completa. In sostanza, ci troviamo di fronte ad un fumetto che è, in tutti i suoi aspetti, “mediamente godibile”. Non vi sono difetti particolarmente gravosi che ne danneggiano la godibilità, ne pregi così elevati da poterlo nominare tra gli immancabili.

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