Recensione Toriko - Gourmet Hunter

L'eredità dei Big Three giunge anche in Italia

Recensione Toriko - Gourmet Hunter
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Oramai successo indiscusso sulle pagine di Shonen Jump, Toriko approda anche nel Bel Paese grazie alla Star Comics. Dopo aver venduto centinaia di migliaia di copie in patria Toriko si è guadagnato l’appellativo di successore e concorrente dei Big Three Shonen (i tre manga shonen per eccellenza degli ultimi anni: One Piece, Naruto e Bleach).
Disegnato ed ideato da Mitsutoshi Shimabukuro il manga in questione ci pone nella grande Era gourmet. Epoca in cui l’uomo dedica l’intera propria esistenza alla scoperta di nuovi sapori, nuovi modi di abbinare i cibi, nuove tecnologie per cucinare ed insaporire ogni tipo di animale o pianta commestibile.
Come è ovvio, più un determinato ingrediente è prelibato e più esso sarà difficile da reperire; per esplicare tale concetto nel manga viene introdotta un'unità di misura detta “livello di cattura”. In particolar modo il Livello di cattura 1 viene assimilato ad una troupe di 10 cacciatori muniti di fucili; il livello 5 ad un carro armato di quattro tonnellate e via dicendo. Ogni animale o pianta possiede quindi tale identificazione fornita dalla IGO (International Gourmet Organization) ente internazionale che governa, gestisce, ricerca e cataloga ogni sorta di ingrediente esistente sul pianeta.
In questo scenario vengono a collocarsi i Gourmet Hunter: i procacciatori di ingredienti. Tali individui svolgono l’importante compito di ottenere le materie prime e gli ingredienti rivendibili poi sul mercato internazionale.

Predisposto il contesto vediamo allora come si dipanano le vicende e come vengono ad intrecciarsi i destini dei protagonisti del manga.
Komatsu è il capo-chef di un prestigioso hotel e viene incaricato dai suoi superiori di cucinare una pietanza molto rara a base di gararadrillo, un pericoloso rettile dal livello di cattura superiore al 5.
Per ottenere quindi tale materia prima si necessita l’aiuto di un gourmet hunter di altissimo livello: Toriko.
Grazie a questo espediente i due protagonisti si incontrano; Toriko non perde l’occasione per mostrare tecniche di cattura di alta classe, una forza sovrumana e un appetito da fare invidia a gente del calibro di Rufy e Goku; dopo qualche vicissitudine di rito si parte così alla volta dell’arcipelago di Balon in compagnia di Komatsu.
In questo luogo inospitale i due si trovano ad affrontare insidie e pericoli rappresentati da animali grandi e piccoli. Toriko farà così sfoggio di un grandissimo livello di conoscenza della flora e della fauna riuscendo ad incantare il lettore non solo con i muscoli ma anche con insospettabili doti d’acume e di cultura.
Durante lo scontro con il gararadrillo il nostro eroe mette infine in mostra le proprie tecniche di combattimento: quali armi più idonee di una forchetta ("interpretata" dalla mano sinistra) ed un coltello (la mano destra)?
Durante tale avventura viene messo in evidenza il motto di Toriko, secondo cui il nostro eroe tutto muscoli e fame uccida solo per mangiare, se non mangia non uccide, se uccide mangia.
La seconda avventura che Komatsu e Toriko si vedono intraprendere è la raccolta di un frutto arcobaleno, raro frutto in grado di cambiare sapore e fragranza in base alla temperatura in cui si trova. Con l’andare delle avventure quindi i nostri eroi si troveranno a dover catturare ingredienti con un livello di cattura sempre maggiore ed in situazioni sempre più difficili.

Il manga risulta essere molto leggero e veloce. Concede un buonissimo ambiente di fondo e personaggi ad ora piuttosto anonimi ma a loro modo carismatici quanto classici nel genere shonen.
La narrazione è fluida: il linguaggio semplice ed immediato consente una piena immersione nelle tavole e nelle vicissitudini che vengono a generarsi.
L’espediente di cattura degli animali è simpatico, anche se poco lungimirante: l’introduzione di una fazione malvagia riuscirà di certo a vivacizzare il tono delle vicende.
Il disegno è talvolta spigoloso, talvolta leggero e rotondeggiante. In ambe le situazioni l'autore riesce comunque a destreggiarsi fin troppo bene, ammantando di ricchi dettagli le tavole proposte.
I paesaggi e gli sfondi sono sempre ben scelti anche se non sempre posseggono un altissimo livello di cura; vengono infatti spesso utilizzati, anche se in modo molto abile, una grande quantità di retini.
L’edizione proposta dalla Star Comics è quella standard: niente sovraccoperta, carta di media qualità non molto trasparente ma scura e morbida, rilegatura solida e stampa di buona fattura (nessun rilascio di inchiostro sui polpastrelli). La traduzione, almeno per quanto riguarda il primo volume, sembra essere ben fatta in ogni parte, eccezion fatta per alcuni nomi originariamente inglesi e tradotti in italiano: a nostro parere l’inglese in tali circostanze avrebbe reso molto meglio il pathos ed il carisma.
Questo primo volume è stato proposto in offerta lancio a 1.90€, mentre il prezzo di copertina è di 4.20€. Tale incremento è senza dubbio il prossimo passo della Star Comics in materia di prezzi; a nostro dire tale rincaro non è per nulla giustificato da delle edizioni che non presentano significativi passi avanti rispetto al passato, sia nella stampa che nell'adattamento italiano.

Toriko - Gourmet Hunter Un manga avvincente, semplice e spensierato. Un vero e proprio shonen dei più classici. Ottima la contestualizzazione e l’idea dell’epoca gourmet; meno avvincenti le battaglie e la scarsità di prospettiva nell’evoluzione dei personaggi. Nel complesso sicuramente consigliato, anche solo per scoprire i motivi della fama riscossa in patria. Speriamo in un prosieguo delle vicende più avvincente; nell’inserimento di sketch comici più frequenti e di power up maggiori nonché l’introduzione di nemici ed alleati più carismatici e particolareggiati. Ottime prospettive, ma per ora nulla di trascendentale. Aspettiamo con ansia il proseguio della serie.