Recensione Ultimatum

Magneto, Signore del Magnetismo, dà il suo Ultimatum alla terra, chi si salverà?

Recensione Ultimatum
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Ultimatum sm. Proposta definitiva, irrevocabile/ Atto diplomatico definitivo fra due Stati, prima dello scoppio delle ostilità.

L’ultimatum alla terra e alla razza umana è stato dato! Non stiamo parlando del discutibile film di Keanu Reeves, ma del crossover definitivo che cambierà l’Universo Ultimate per sempre. Chi poteva essere responsabile di tutto se non lui: Magneto, il mutante che ha sempre odiato gli umani questa volta fa sul serio e non si fermerà davanti a niente e nessuno. Come mai il re del magnetismo è così inferocito? Cosa lo spinge (a parte l’odio atavico che ha sempre avuto)? Un piccolo recap a questo punto è d’obbligo.

Sesso, bugie e dvd

Questo era il titolo della terza serie degli Ultimates, corrispettivo dei Vendicatori nell’universo Marvel normale (terra 616 per i puristi). Illustrata dal mai lodato abbastanza Joe Madureira (Cliffhanger) e scritta dal genio pop Jeph Loeb (Smallville, Spiderman: Blue). Purtroppo, per far capire bene come si è giunti a Ultimatum, è necessario raccontare un paio di eventi importanti e rivelatori (evteremo ovviamente i colpi di scena più eclatanti) sulla terza stagione. Di seguito racconteremo solo le cose fondamentali per la comprensione. Chi non volesse rovinarsi la lettura, o semplicemente non è interessato può passare direttamente al prossimo capitolo.

-ATTENZIONE SPOILER-

Gli Ultimates (Capitan America, Iron Man, Wasp, Occhio di Falco, Thor, Quicksilver, Scarlet, Valchiria e Pantera Nera) stanno vivendo un periodo di assestamento e di difficoltà. L’esclusione di Nick Fury come supervisore del gruppo è stato un duro colpo (per maggiori dettagli vi rimandiamo alla lettura di Ultimate Power)e ora, che non sono più “affare di stato”, l’autogestione non è semplice; mantenere un super gruppo è molto costoso. Fortuna vuole che ci sia Tony Stark (Iron Man) tra le loro fila che con ottime manovre di marketing riesce (quasi) sempre a far quadrare i conti e i bilanci. I rapporti tra i componenti del gruppo non vanno granchè bene: Occhio di Falco dopo il brutale assassinio della sua famiglia è diventato uno psicotico con manie omicide; Thor ora che ha trovato in Valchiria una compagna fedele è spesso assente; Cap, sempre più chiuso in se stesso, si ritrova spesso a scontrarsi con gli altri ragionando come se si trovasse nel ‘44; infine, Quicksilver e Scarlet hanno creato un rapporto morboso tra fratello e sorella, ormai auto isolati dal resto del gruppo, sembrano più che consanguinei dei fidanzatini in amore.
É la vigilia di Natale e per gli Ultimates sta arrivando un bel regalo: un proiettile con scritto sopra Scarlet; neanche il fratello, con la sua super velocità, può fermare la corsa pazza del colpo destinato alla sorella. Wanda Maximoff (il vero nome della ragazza) pochi minuti dopo morrà, tra le braccia del fratello addolorato. L’assassinio della povera telepate porta i nostri eroi nella Terra Selvaggia, alla ricerca di Magneto e del corpo scomparso della defunta amica. Il brutale incontro, tra colpi di scena assurdi, si conclude con la morte di un altro Maximoff: Pietro (Quicksilver). Questa volta il fautore è Occhio di Falco che stanco dell’inutile e folle blaterare del signore del magnetismo, decide di sparargli; il colpo viene fermato dal figlio di Magneto, che usando il proprio corpo come uno scudo, si sacrifica per il padre. Da questo momento in poi, Erik Magnus Lehnsherr (all’anagrafe Magneto) diventa una furia inarrestabile e la guerra all’umanità è iniziata!

-FINE SPOILER-

Precisiamo che i colpi di scena sono molti di più e i retroscena, come le sottotrame, abbiamo evitato di raccontarle. Un buon 95% della trama è stata volontariamente omessa per chi volesse recuperare quest’ottima serie legata a filo diretto, non solo con Ultimatum, ma con tutto l’universo Ultimate.

ULTIMATE COSA?

Correva l’anno 2000: Joe Quesada e Bill Jemas crearono Ultimate Spiderman (Bendis e Bagley at work); capostipite di quello che sarà una rivoluzione editoriale per la Marvel: l’Universo Ultimate! In poche parole, questo è un mondo completamente slegato dalla continuità classica e le origini di molti supereroi sono riscritte e rivedute. Tutto riparte da capo; cosi che nuovi lettori si possono avvicinare al mondo dei comics senza incappare in continuità mostruose. Le testate principali create in seguito sono: Ultimate X-Men (2001), Ultimates (2002) e Ultimate Fantastic Four (2004).

Dio creò il mondo in tre giorni, io lo distruggerò in uno!

Midtown Manhattan, ore 16:12.
Una giornata tranquilla per tutti gli abitanti, umani e non, della città: al Baxter Building, sede dei Fantastici Quattro, regna la calma e ognuno si rilassa a modo proprio; alla Stark Tower, residenza degli Ultimates, c’è chi discute (Cap e Tony), chi si allena (Thor e Valchiria) e chi s’insulta (Occhio di Falco e Calabrone); Peter Parker (L’uomo Ragno), si gode un normalissimo pomeriggio in treno con la sua ragazza Mary Jane e i suoi amici.

Midtown Manhattan, ore 16:13.
Un’onda di proporzione ciclopiche colpisce la città, in pochi secondi la devastazione è totale e buona parte della città viene distrutta da questa furia marina. Le morti tra i civili non si contano già più. Molti eroi, presi totalmente alla sprovvista da questa catastrofe ambientale, sono deceduti senza poter far niente per salvarsi e senza neanche avere il tempo di reagire (a voi scoprire chi). Non solo l’America è stata colpita, tutto il mondo è vittima delle peggiori tragedie ambientali e cataclismatiche mai avvenute su questa terra: maremoti, eruzioni vulcaniche e glaciazioni. In mezzo a tutta questa morte e disperazione un solo uomo può cercare di riunire tutti gli esseri viventi della terra: Charles Xavier, il telepate più potente del mondo. Con tutta la forza che ha in corpo il Professor X manda un messaggio mentale a tutte le persone rimaste in vita: svelando l’identità del colpevole e il luogo in cui si trova. Questo collegamento mentale arriva anche a Magneto, che sta seduto imperioso sul trono, compiaciuto dell’attacco e soddisfatto della disfatta della razza umana. L’avvertimento agli eroi più potenti della terra non lo preoccupa anzi, era quello che voleva. Se ne sta li seduto immobile e aspetta. Aspetta che arrivino alla sua dimora; perché anche loro devono pagare per quello che gli hanno fatto.

Chi tira le fila?

Ovviamente quel satanasso di Jeph Loeb! Lui è il nuovo “padrone” dell’Ultimate Universe; arrivato sulle pagine di Ultimates nel 2005, incomincia a tessere da subito le (sotto) trame per quello che sarà poi Ultimatum. Partendo dal primo numero della terza serie, non ha fatto nient’altro che introdurre elementi nuovi e oscuri ai lettori (qualcuno ha detto Pantera Nera?) così da incuriosire a seguire le vicende narrate nei mesi a venire.
Come in tutti i crossover che si rispettino (e questo non ne fa eccezione alcuna), la trama s’intreccia con altre testate della serie. Questa volta però non si chiede all’affezionato lettore di comprare centinaia e centinai di fumetti, per leggere poi dei tie-in inutili o trascurabili. Essendo un universo giovane è ancora molto ristretto cosi che gli avvenimenti da seguire risultano più accessibili ai portafogli dei collezionisti (o dei completisti). Sono coinvolte nell’evento tutte le testate Ultimate: Ultimate Spiderman, Ultimate Fantastic Four e Ultimate X-men (Ultimatum è ovviamente pubblicato su Ultimates); tutto sommato non sono neanche indispensabili per la comprensione della saga principale, servono solo per avere il quadro completo di tutti gli avvenimenti accaduti. Risultando comunque una buona lettura.
Compagno di ventura nella realizzazione di questo mega evento è David Finch (Moon Knight, X-Men: Messiah Complex), da non confondere con il più famoso regista di Zodiac. Il suo stile è perfetto per quest’opera, la caratterizzazione dei personaggi è eccelsa e il suo modo di rappresentare le scene d’azione è molto cinematografico. Guardando una sua splash page si può rimanere fermi parecchi minuti ad apprezzare il dettaglio grafico dei suoi disegni. Come di consuetudine nello stereotipo supereroistico (o Americano): gli uomini sono muscolosi all’inverosimile, come scolpiti nel marmo e le donne sono perfette nelle loro tutine di spandex, mostrando addominali piatti e visi da modelle. Di questo stile grafico, ne risentono un po’ i personaggi più giovani anagraficamente, o meglio, quelli che sono dei teenagers o quasi. L’Uomo Ragno e I Fantastici Quattro, più che dei ragazzi sembrano degli uomini “adulti e vaccinati”.
Peter Steigerwald (Civil War) alla colorazione dà il meglio di se, nel suo lavoro non c’è neanche l’ombra di una “sbavatura”, luci e ombre sono davvero perfette e la gamma cromatica scelta è azzeccatissima. L’edizione italiana è, come da tradizione Panini, ottima. Classici volumetti (tre per la precisione) Ultimate con carta patinata, spillata in albi che per l’occasione sono un po’ più corposi, 56 pagine contro le solite 48.

Ultimatum Ultimatum è sicuramente uno dei Marvel eventi più riusciti. Arrivati alla fine della lettura sarete colpiti, se non scioccati, dall'ingente numero di morti celebri. Sì, perché la trama non è niente di complicato o misterioso: Magneto è furioso e più umani moriranno più lui sarà felice. Niente di più e niente di meno. Quello che vi spingerà ad andare avanti nella lettura, oltre agli ottimi disegni e allo stile narrativo fresco, sarà la curiosità di vedere fin dove si spingerà Loeb con la carneficina di maschere. Era indispensabile tutto questo? No, ma forse necessario. Gli albi Ultimate stavano perdendo di mordente (Ultimate Fantastic Four su tutte), adagiandosi un po’ troppo sulle eccellenti vendite iniziali (calate drasticamente nell’ultimo periodo) e questo reboot potrà fargli solo bene. Ora che tutto è finito, tutto è pronto per ricominciare. L’Ultimate Universe è morto, lunga vita all’Ultimate Universe!