Uzumaki - Spirale, la Recensione del terrificante manga horror di Junji Ito

Star Comics porta in Italia l'opprimente opera cult dell'horror nipponico in un elegante formato da libreria in due volumi: inizia la collana Umami.

Uzumaki - Spirale, la Recensione del terrificante manga horror di Junji Ito
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Per chi ama il genere horror e conosce piuttosto bene il panorama dei manga di genere, il nome di Junji Ito suonerà più che familiare. Fumettista e sceneggiatore nipponico, Ito è considerato uno dei più importanti e influenti autori nella narrativa horror a fumetti, autore di veri e propri capolavori come Tomie, Gyo e appunto Uzumaki - Spirale. Quest'ultima opera è datata 1998-1999, ma è stata recentemente portata sugli scaffali italiani grazie a Edizioni Star Comics, che per l'occasione si è resa protagonista di un'iniziativa di grande interesse e che stiamo monitorando con estrema curiosità e attenzione: l'edizione italiana, infatti, ha segnato il debutto di una nuova collana chiamata Umami. Con tale iniziativa, Star Comics intende portare nel nostro Paese alcuni classici cult del panorama manga degli ultimi anni, confezionati in un formato da libreria estremamente curato e ben redatto. Le prime due proposte della collana Umami, lanciate in due distinte uscite per altrettanti volumi, è proprio Uzumaki - Spirale di Junji Ito: uno degli esempi più fulgidi e terrificanti di una narrativa dell'orrido di alto livello, un viaggio folle e contorto nelle aberrazioni e nella follia, intricato proprio come le spirali che affliggono il mondo narrato nell'opera con una tremenda maledizione.

La Maledizione delle Spirali

Il racconto di Uzumaki - Spirale si svolge nella cittadina di Kurouzu, un piccolo paesino giapponese ancorato alle sue tradizioni e lontano dalle grandi città, isolato dal resto della civiltà quasi volesse trovarsi fuori dal tempo e dallo spazio. E difatti è come se fosse proprio così: protagonista della storia è la giovane Kirie Goshima, una studentessa liceale che un giorno si ritrova a vivere una serie di eventi inspiegabili e terribili. Strani fenomeni iniziano a colpire progressivamente la città di Kurouzu, a cominciare dai genitori di colui che sarà destinato a diventare il suo ragazzo, Shuichi Saito: lentamente, i cittadini del paesino iniziano a essere ossessionati dalle spirali, una forma che inizia a manifestarsi progressivamente davanti agli occhi dei protagonisti con il suo motivo ipnotico e misterioso. A partire dalla tragedia che colpisce la famiglia di Shuichi, con i suoi genitori che arrivano a perdere la vita in modi indicibili pur di assumere sembianze e posizioni simili a una spirale, l'intera città inizia a vivere una serie di mostruosità che iniziano a far sprofondare Kurouzu e i suoi cittadini nel caos.

Morti inspiegabili, trasformazioni aberranti e deliri di ogni tipo iniziano a colpire gran parte della popolazione, con il tutto che viene ricondotto a un unico, misterioso fenomeno.

In ognuno di questi avvenimenti c'entra in qualche modo il motivo concentrico della uzumaki, la spirale in giapponese appunto, oltre al fatto che le ceneri nate dai funerali dei morti - a causa di quella che viene chiamata la Maledizione delle Spirali dal povero e segnato Shuichi - provocano, ogni volta, una cortina fumogena concentrica in cielo, che converge in un punto specifico al centro del lago che cinge la città avvolta da una criptica nebbia. Attraverso le proprie tragedie familiari, quelle del suo ragazzo, ma anche per via delle follie a cui vengono sottoposti amici e conoscenti, Kirie e Shuichi vivono orrori di ogni tipo, tra corpi contorti e intrecciati tra loro fino a creare forme oltremodo orride e spaventose mutazioni, con uomini che diventano chiocciole e morti che resuscitano, malattie che provocano strani calli e pustole e inspiegabili uragani devastatori.

Nei meandri dell'orrido

Uzumaki porta il lettore attraverso una storia cruda, terribile e sconvolgente: una Spirale, appunto, fatta di mostruosità e aberrazioni, di forme distorte e situazioni oltremodo rivoltanti. L'opera di Junji Ito gioca con tutti i canoni della narrativa horror, confezionando un racconto dal forte impatto sia emotivo che visivo. L'horror raccontato da Uzumaki - Spirale non punta davvero a "spaventare" il suo pubblico, almeno non nell'accezione più classica del termine: c'è un che di lovecraftiano, tanto nella scrittura quanto nelle illustrazioni di Junji Ito, in cui si riflette un'attenzione particolare ai mostri, alle deformità e alle aberrazioni del corpo, in cui sono la forma e il concetto stesso di orrido - inteso come qualcosa atto a suscitare un senso di rigetto e inquietudine, ma anche un profondo senso dell'ignoto provato di fronte agli orrori che si nascondono nell'oscurità o nelle profondità - a farsi colonne di una messa in scena al tempo stesso affascinante e terribile. Le varie storie cui ci pone di fronte la trama dell'opera sono spesso e volentieri un pugno nello stomaco, un vortice di drammatica follia da cui sembra non esserci scampo in alcun modo e che, fino alla fine, non offre alcuna via di fuga ma anzi, infarcisce il racconto di dedali e difficoltà (proprio come l'avventura finale tra i due protagonisti, con la città ripiegatasi su se stessa a formare un criptico e pericoloso labirinto) che sembrano allontanare sempre di più protagonisti e lettori dal lieto fine. E non è solo la scrittura, suddivisa in storie ed esperienze a se stanti vissute dalla povera Kirie, ma che viaggiano tutte su un filo conduttore in comune, a suscitare un grande impatto nella lettura di Uzumaki - Spirale: lo stile di disegno di Ito, che tratteggia un character design quanto più asciutto e pragmatico possibile, esplode in tutto il suo estro quando c'è da disegnare i corpi contorti, i volti distorti dal dolore o dal piacere generato dalla follia, gli ibridi a metà tra umani e mostri e l'ottimo utilizzo del chiaroscuro, che evidenzia tutta l'atmosfera cupa e sempre più decadente in cui versa la sfortunata cittadina di Kurouzu.

Un finale estremamente malinconico e decadente, ma forse non pienamente soddisfacente, è l'unico piccolo neo su quello che possiamo considerare a tutti gli effetti un capolavoro cult intramontabile della letteratura horror nipponica, ma in fondo la nuova proposta editoriale di Edizioni Star Comics si prefissa d'esser proprio questo: una visione terribile e distopica di un mondo isolato e, proprio come una spirale, chiuso in se stesso, una rappresentazione claustrofobica e opprimente delle ossessioni che possono generarsi nell'animo umano, un viaggio oscuro e labirintico verso una verità finale che mette il punto a un'epopea fatta di mostri, deformità e perversioni oltre ogni limite... o forse no.

Uzumaki - Spirale Difficilmente troverete una rappresentazione più vivida e terrificante delle ossessioni e delle perversioni umane di quelle tratteggiate da Junji Ito. Uzumaki - Spirale è un cult della narrativa horror nipponica che non può mancare sugli scaffali degli appassionati al genere, soprattutto adesso che Edizioni Star Comics ha portato l'opera del sensei nel nostro Paese grazie a un'iniziativa editoriale che seguiremo con grande interesse: la collana Umami, che introdurrà alcuni classici del panorama manga in un elegante formato da libreria. Uzumaki è un viaggio labirintico nei meandri delle mostruosità che albergano le profondità dell'ignoto, con una scrittura e dei disegni che trasmettono con grande maestria un quanto mai lovecraftiano senso di repulsione, inquietudine e inadeguatezza di fronte ai misteri che eventi inspiegabili ci mettono di fronte.

8.8