Recensione Vendicatori L'iniziativa - D.I.V.I.S.I.

É forse la fine di Camp Hammond e delle sue reclute!?

Recensione Vendicatori L'iniziativa - D.I.V.I.S.I.
Articolo a cura di

Dopo la tragedia di Stamford (Civil war), per ricordare le vittime di quella catastrofe, fu creato Camp Hammond (in onore a James Hammond l’originale torcia umana). Un centro di addestramento per giovani con super poteri atto ad istruirli e renderli consapevoli delle loro potenzialità, così da evitare altre disgrazie e magari in futuro, diventare membri Vendicatori o una delle squadre create con L’iniziativa dei 50 stati.
A capo di questa base c’era Hank Pym (mente di quest’idea Tony Stark); purtroppo come molti sanno, il dottore non era altro che uno Skrull infiltrato che ha usò il campo come base. Naturalmente non era l’unico ad essersi mischiato tra i nostri eroi: tutte le squadre dell’iniziativa avevano tra le loro fila un infiltrato pronto a colpire al momento giusto.
Ormai quello che è successo è storia.
La guerra con i mutaforma è finita, un nuovo leader sta sconvolgendo l’ordine mondiale, lo S.H.I.E.L.D. è stato smantellato e Norman Osborn è al potere con la sua neonata organizzazione chiamata H.A.M.M.E.R..
Tony Stark è ufficialmente ricercato e latitante, il vero Hank Pym, tornato dallo spazio dove era stato tenuto prigioniero, non vuole gestire questo campo (ha ben altri problemi personali a cui pensare), che destino riserva il futuro ai nostri giovani cadetti?

Vendicatori uniti... o forse no

A Camp Hammond c’è crisi. Dopo tutti i vari problemi creati dall’invasione Skrull, la situazione è diventata davvero difficile da gestire. Hank Pym, quello vero, non ne vuole proprio sapere di gestire questa “scuola” e neanche Stark è facilmente rintracciabile (è in fuga dopo che Osborn ha incolpato il suddetto di essere in combutta con i verdi invasori). Intanto, giusto perché altri problemi non fanno mai male, gli abitanti di Stanford si sono riuniti fuori dal centro con cartelli e quant’altro invocando lo smantellamento del campo.
L’unico che per il momento può gestire la cosa è: Gauntlet (Joseph Green), insegnante responsabile di uno dei gruppi di ragazzi più importanti e ora in lizza per prendere le redini di tutto (senza ancora aver interpellato il nuovo boss). Un altro problema viene a galla, bisogna recuperare Hardball: un cadetto che preso dalla bramosia di potere ha tradito l’Iniziativa entrando a far parte del ben noto gruppo terroristico Hydra. Alcune informazioni lo danno a capo di un campo di addestramento sull’isola di Madripoor. Prontamente viene creata una squadra di recupero segreta dal nome Iniziativa Ombra, formata da: Taskmaster, Bengal, Komodo (la ex di Harball), Mutante Zero e Constrictor.
Missione: infiltrarsi nell’isola e recuperare, con le buone o con le cattive, il traditore, tutto sempre senza far sapere al governo di Madripoor della loro presenza.
Nel frattempo, nei laboratori sotterranei di Camp Hammond, l’ex nazista Barone Von Blitzschlag riporta in vita una delle peggiori idee concepite da Reed Richard: il clone di Thor, conosciuto come Ragnarok o Clor. Clone che durante Civil War fu responsabile della morte di Golia (Bill Foster). Neanche a dirlo il falso Dio del tuono non ha intenzioni piacevoli, anzi, vuole vendicarsi di tutti quelli che lo chiamano impostore. Scoppia immediatamente il caos, l’androide colpisce senza alcuna ragione tutti quelli che incontra sul proprio cammino. Tutti i giovani eroi presenti al campo cadono sotto i furiosi colpi del biondo clone. La situazione è ormai disperata: all’esterno una folla urlante vuole le teste dei residenti del campo e dentro Clor è disposto a uccidere chiunque lo chiami impostore.
Ma che fumetto sarebbe senza un bel colpo di scene e senza l’entrata spettacolare di un gruppo di salvatori (naturalmente non vi diremo di chi si tratta)? L’Iniziativa Ombra, nel mentre, porta avanti la sua missione segreta, l’incursione a Madripoor è semplice e non ci sono intoppi, almeno così sembra. Senza neanche rendersene conto il gruppo è accerchiato dagli agenti dell’Hydra e dal traditore Hardball; non c’è via di fuga.
Riusciranno a scampare all’agguato e a portare a buon fine la missione?
Camp Hammond verrà definitivamente rasa al suolo da Ragnarok e L’Iniziativa fallirà definitivamente?
Nell’ombra solo Norman Osborn ha la risposta.

Da quanto tempo mantieni questo segreto?

Il volume si apre con un capitolo introduttivo che ci presenta un faccia a faccia tra Hank Pym e Janet Van Dyne/Wasp scritto da Dan Slot (Amazing Spider-Man, Batman Adventures), Christos N. Cage (X-Men/Spider-Man, Iron Man) e disegnato da Steve Kurth (Fantastic Force, Newuniversal Shockfront). Questa storia fa da apripista agli eventi principali del racconto, spiegandoci in modo molto chiaro quello che succede nella testa del povero Pym appena tornato sulla terra e bombardato da tutte queste novità negative: lotte tra eroi, guerre, amici morti, Hulk, Tony Stark colpevole della morte di Cap. e ultima ma non meno importante l’uccisione da parte degli Skrull di Wasp. Un capitolo molto interessante, ovviamente, indispensabile per capire i fatti che ne seguiranno.
Veniamo al piatto forte, la saga principale: Christos N. Cage (questa volta da solo) grazie a questa saga, divisa in cinque parti, chiude un arco narrativo partito anni fa col primo volume Vendicatori - L’Iniziativa, tutti i nodi verranno al pettine e scopriremo il fato dei nostri giovani eroi e cosa riserva loro il futuro.
Il ritorno di Ragnarock è soltanto un furbissimo pretesto per dare il colpo di grazia a Camp Hammond e dare il via a tutto l’arco narrativo conclusivo (almeno per il momento) ed a graditi ritorni in scena. La narrazione, col giusto ritmo, non annoia praticamente mai e la sapiente gestazione delle molteplici vicende narrate tiene sempre vivo l’interesse e spinge la lettura fino alla sua naturale conclusione tenendo accesa la curiosità (cosa indispensabile).
Non è facile raccontare così molteplici vicende differenti e riuscire a controllare così tanti personaggi (seppur molti marginali) dandogli sempre la giusta caratterizzazione e spessore; Cage è un professionista e non si può non lodare il lavoro svolto con I Vendicatori dell’Iniziativa. Humberto Ramos (New X-Men, Wolverine) autore conosciutissimo e già apprezzato per il suo ciclo di Spectacular Spider-Man in coppia con Paul Jenkins, illustra con il suo stile unico e particolare questi cinque capitoli.
Lontano dal modo di disegnare, realistico, del suo collega Kurth (o molti altri autori della Marvel) Ramos fa del suo tratto un marchio di riconoscimento inconfondibile. Uno stile che si avvicina molto più ad un cartone animato che a quello di un fumetto supereoristico: i personaggi risultano molto fumettosi, le espressioni del viso, come i corpi, spesso hanno poco del reale e molto del fantasioso, le proporzioni non sempre corrette ma volutamente sfalsate ed esagerate (vedere Clor a pag.32 per credere) rendono davvero unico il suo disegno. Quello che a prima vista può sembrare un errore da dilettante è invece una scelta stilistica voluta ed un marchio di fabbrica che incredibilmente lo rende uno dei migliori cartoonist in circolazione. Le tavole da lui illustrate sono uno spettacolo, le scene di azione e lotta sono rese alla perfezione e i personaggi non danno mai l’impressione di essere legnosi o statici.
Edgar Delgado, alla consueta colorazione digitale, da spessore e vita ai disegni di Ramos in modo eccellente.
Per l’edizione Panini nulla di particolare da segnalare, come sempre un ottima edizione con all’interno tutte le copertine.

Vendicatori L'iniziativa - D.I.V.I.S.I. Si chiude questo ciclo dell’Iniziativa con un volume ricco di sorprese e qualche colpo di scena che non fa mai male. Molti dei segreti e delle trame, che per mesi ci sono state nascoste, ora vengono svelate. Non per questo però tutto è finito, anzi, molta altra carne è buttata sul fuoco e molti altri punti di domanda rimangono. Un comics consigliato per la genuina qualità con cui è stato scritto (sembra quasi di seguire un serial dal modo di narrare) e disegnato. Chi, da sempre, ha seguito le avventure di Camp Hammond su Iron Man o su altri albi monografici non può perdersi questo numero, gli altri potrebbero non capire tutto e trovarsi con una storia gia iniziata tra le mani.