VVVVID: i 5 capolavori anime assoluti sulla piattaforma streaming

Su VVVVID potete trovare alcuni degli anime più belli mai realizzati. Ecco la nostra lista dei 5 titoli imprescindibili.

VVVVID: i 5 capolavori anime assoluti sulla piattaforma streaming
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VVVVID, il servizio di streaming legale e gratuito creato dalla startup romana Mperience, si è consolidato negli ultimi anni come una delle migliori piattaforme per la fruizione di anime giapponesi sul web nel nostro paese. Sin dalla pubblicazione di Tokyo Ghoul nel dicembre 2014, primo caso in Italia di anime doppiato senza alcun passaggio sulla rete televisiva tradizionale, il catalogo di VVVVID si è espanso costantemente grazie alla collaborazione con l'editore Dynit e all'acquisizione di numerose licenze sia per quanto riguarda le novità (i cosiddetti simulcast), sia per gli anime già conclusi. Il tutto fornendo un servizio completamente gratuito e accessibile a chiunque grazie agli inserti pubblicitari.

In questo articolo vi parleremo dei 5 anime imperdibili disponibili su VVVVID, il meglio del meglio che potete trovare su questa piattaforma. Opere che rappresentano l'apice espressivo dell'animazione giapponese nel medium televisivo, e che vi consigliamo di recuperare il prima possibile (qualora non le abbiate già viste) se siete dei veri appassionati. In questa lista citeremo anime molto noti al grande pubblico, ma anche piccole perle poco considerate che si meritano una doverosa rivalutazione. Disclaimer: abbiamo selezionato opere disponibili sul servizio nel momento in cui abbiamo redatto l'articolo. Per questo motivo non troverete un capolavoro assoluto come Fullmetal Alchemist Brotherhood, il quale, fosse stato presente, avremmo inserito senza esitazione.

Prima di proseguire, vi invitiamo a leggere anche la nostra lista dei 5 migliori anime shonen su VVVVID. Siete pronti? Cominciamo!

Steins;Gate

Vero e proprio classico imprescindibile, l'anime di Steins;Gate, adattamento dell'omonima visual novel di 5pb. e Nitroplus (giunta in Occidente su numerose piattaforme), è uno dei più rappresentativi della decade appena trascorsa. Realizzato dallo studio White Fox e diretto da Hiroshi Hamasaki (Texhnolyze), lungo 24 episodi, ha goduto tra le altre cose di un prosieguo nel 2018, Steins;Gate 0, a sua volta adattamento del sequel (anzi, midquel per la precisione) della novel originale.

Steins;Gate è ambientato nell'estate del 2010 nel quartiere di Akihabara, Tokyo, il distretto dell'elettronica e della cultura pop della capitale. Protagonista della storia è Rintaro Okabe, un individuo eccentrico e paranoico autoproclamatosi scienziato pazzo e fondatore del "Laboratorio di gadget futuristici" assieme alla sua amica d'infanzia Mayuri, una ragazza con la testa fra le nuvole, e al suo ex compagno di banco Daru, un hacker e otaku. Dopo aver inventato accidentalmente, modificando un forno a microonde, un dispositivo in grado di mandare messaggi nel passato, Okabe e i suoi compagni si ritroveranno coinvolti in un complotto ordito da una misteriosa organizzazione e inizierà per loro una corsa contro il tempo per sfuggire a un crudele destino.

Andiamo dritti al punto: Steins;Gate è semplicemente un capolavoro. Guardandolo vi troverete di fronte a una delle trame più originali, appassionanti, folli e contorte mai partorite in un anime televisivo, capace di gestire alla perfezione un tema difficile e complicato come quello dei viaggi nel tempo, ma soprattutto una sfilza di personaggi ormai entrati nella storia del medium, come lo stesso Okabe, magistralmente caratterizzato in originale dalla performance del doppiatore Mamoru Miyano, Kurisu Makise o la dolcissima Mayuri, è impossibile resistere al suo Tutturu! Senza dimenticare che Steins;Gate è un vero e proprio prontuario della cultura nerd di provenienza nipponica, data l'ambientazione (Akihabara) e i numerosi riferimenti e citazioni, ma non solo. Una pietra miliare che consigliamo a tutti, specialmente ai neofiti del mondo degli anime.

Su VVVVID lo potete trovare doppiato in italiano, così come il seguito Steins;Gate 0 anche se solo con i sottotitoli. Quest'ultimo, pur non raggiungendo i fasti dell'opera originale (a causa anche dell'assenza di Hamasaki alla regia), è un ottimo titolo che riesce ad avvicinarsi molto alla qualità del predecessore. Vi invitiamo a leggere la nostra recensione di Steins;Gate se non vi abbiamo ancora convinto.

Cowboy Bebop

Un altro grande classico, Cowboy Bebop è un anime fantascientifico diretto dal celebre regista Shin'ichiro Watanabe, realizzato dallo studio Sunrise e trasmesso per la prima volta in Giappone nel 1998 in 26 episodi. Ambientato nell'anno 2071, la serie segue le avventure di un gruppo di cacciatori di taglie spaziali alle prese con le più disparate (e improbabili) circostanze. Abbiamo il leader Spike, il suo collega Jet, la bella e seducente Faye e l'hacker Ed, senza dimenticare la mascotte Ein.

Shin'ichiro Watanabe è probabilmente uno dei più grandi registi anime mai esistiti, e portano la sua firma progetti bellissimi come Samurai Champloo, Sakamichi no Apollon e il recentissimo Carole & Tuesday. Cowboy Bebop rimane tuttavia il suo più grande capolavoro, acclamato dalla critica e dal pubblico (sin dalla sua prima trasmissione) come uno dei più grandi anime di tutti i tempi.

Un'opera fresca, innovativa, animata divinamente, diretta con maestria e con la padronanza assoluta del medium, capace di divertire, emozionare e far riflettere nel corso dei suoi 26 episodi, dei quali non si vorrebbe mai arrivare alla fine (nel caso, sappiate che esiste anche un film). I personaggi sono caratterizzati alla perfezione così come l'ambientazione, un setting sci-fi mai così ispirato, pulsante, vivo.

A meno che non riusciate proprio a digerire le serie con una narrazione episodica, o che non siate interessati all'argomento, Cowboy Bebop è un anime che dovrebbe far parte del background di qualsiasi appassionato, un capolavoro con la C maiuscola. Vi invitiamo a leggere la recensione di Cowboy Bebop.

The Tatami Galaxy

Un altro maestro dell'animazione giapponese che potete scoprire grazie a VVVVID è Masaaki Yuasa. Il regista, autore di opere come Devilman Crybaby, Kaiba, Mind Game, Ping Pong The Animation e attualmente a lavoro su Keep Your Hands Off Eizouken!, si è affermato nell'ultimo decennio come uno dei più creativi, estrosi e geniali del moderno panorama dell'animazione, e ogni suo lavoro catalizza inevitabilmente l'attenzione di tutti gli appassionati e gli esperti del settore. Su VVVVID potete trovare attualmente tre opere di Yuasa: Kaiba, Ping Pong The Animation e The Tatami Galaxy. Ve le consigliamo tutte e tre, ma qualora dovessimo sceglierne una sola, vi diremmo l'ultima senza alcuna esitazione.

The Tatami Galaxy è un anime del 2010 in 11 episodi realizzato dallo studio Madhouse e basato sul romanzo omonimo di Tomihiko Morimi (autore anche del sorprendente Penguin Highway), che racconta le vicende di uno studente senza nome al terzo anno di università. Il protagonista conoscerà personaggi che lo coinvolgeranno in situazioni e compiti di dubbia moralità, come il "collega" Ozu o l'eccentrico Higuchi, e cercherà in tutti i modi di conquistare la bella Akashi, studentessa di ingegneria fredda e razionale.

Chi conosce Yuasa sa benissimo quanto il suo approccio sia lontano dai canoni tipici dell'animazione giapponese, e in The Tatami Galaxy ne abbiamo una dimostrazione perfetta. La serie potrebbe scoraggiare molti spettatori per il suo stile particolare e bizzarro, fatto di personaggi strambi e combinazioni di colori ardite e prive apparentemente di gusto estetico, senza contare la ripetitività della struttura narrativa, ma tutti quelli disposti a investire il proprio tempo nella visione di questi 11 episodi si troveranno di fronte un anime originalissimo e riccamente espressivo, un'indagine esistenziale profonda e incisiva sullo scorrere del tempo, sul senso della vita e sull'importanza delle scelte. E soprattutto con una delle accoppiate opening-ending più memorabili dell'ultimo decennio. Consigliato senza se e senza ma!

Ergo Proxy

La carriera dello studio Manglobe è stata breve ma intensa, e soprattutto sfortunata. Fondato nel 2002 da due dipendenti di Sunrise, ha chiuso per bancarotta nel 2015. Nel corso dei suoi 13 anni di attività ha realizzato però alcuni degli anime più belli dell'epoca moderna, pensiamo a Samurai Champloo (2004) o Michiko e Hatchin (2008), fino ad arrivare al canto del cigno con Gangsta (2015). La sua opera più rappresentativa è senza dubbio Ergo Proxy.

Diretto da Shuko Murase, già noto come animatore e character designer, Ergo Proxy è un anime televisivo di genere cyberpunk lungo 23 episodi trasmesso nel 2006. La storia è ambientata in un futuro post-apocalittico dove gli umani vivono rifugiati all'interno di una città cupola chiamata Romdo per sopravvivere in un mondo oramai ostile e letale, coesistendo con gli androidi. La protagonista, l'ispettrice Re-l Mayer, incaricata delle indagini su alcuni omicidi a opera di androidi infetti, si ritroverà a fare ricerche sulla misteriosa identità dell'immigrato Vincent Law, un uomo dal passato misterioso.

Ve lo diciamo subito: Ergo Proxy non è una serie di facile approccio. È criptica, intricata, piena di ellissi e suggestioni, insomma non è qualcosa da vedere a cervello spento, ma anzi con attenzione e dedizione. Siete dunque avvisati. Ma se per voi questo non è un problema, a maggior ragione se amate la fantascienza e il cyberpunk, Ergo Proxy saprà ricompensarvi con una storia appassionante e profonda, che si interroga su temi per nulla banali in un contesto all'apparenza poco originale ma caratterizzato alla perfezione, grazie anche allo splendido comparto tecnico, dove spicca la figura della bella e affascinante protagonista. Bonus non indifferente: la sigla di chiusura è la celebre Paranoid Android del gruppo Radiohead, purtroppo assente nella recente edizione italiana in home video di Dynit a causa, presumibilmente, di problemi legati ai diritti.

Potete leggere la nostra recensione di Ergo Proxy per avere maggiori dettagli.

Showa Genroku Rakugo Shinju

Chiudiamo questa lista con un anime ancora ingiustamente poco conosciuto, Showa Genroku Rakugo Shinju (conosciuto in lingua inglese come Descending Stories). Basato sull'omonimo manga in 10 volumi di Haruko Kumota, autrice di cui l'editore Flashbook ha recentemente annunciato l'opera My Lovely Like a Cat, lodato dalla critica e nominato a numerosi premi nel corso della sua pubblicazione, Shouwa Genroku Rakugo Shinju adatta per intero il materiale di partenza in due stagioni (andate in onda nell'inverno del 2016 e del 2017) composte complessivamente da 25 episodi, realizzati presso Studio DEEN.

La trama è ambientata nel mondo del Rakugo, un genere teatrale giapponese in cui un narratore racconta, da solo davanti al pubblico, una storia attraverso un monologo spesso di natura comica. Seguiamo la vita di un uomo, appena rilasciato dalla prigione, che diventa l'apprendista di un famoso artista rakugo, Yakumo Yurakutei. Attraverso i ricordi di quest'ultimo, scopriamo la storia della sua formazione, della sua ascesa nel firmamento del rakugo e del suo rapporto con l'amico e collega Sukeroku Yurakutei.

Showa Genroku Rakujo Shinju si può far rientrare tranquillamente fra gli anime più sottovalutati del decennio appena trascorso. Vuoi per il tema, per lo stile di disegno dei personaggi, dove appare evidente l'influenza Boys Love dell'autrice, o, aggiungiamo noi, per la non proprio prestigiosa fama dello studio d'animazione, la serie non è riuscita a guadagnarsi la visibilità che si meritava. Ed è un peccato, perché l'anime è un piccolo gioiellino, un racconto appassionante, commovente e pieno di fascino che esplora un'arte poco conosciuta e sempre meno considerata anche nello stesso Giappone, mostrando la sua evoluzione nel corso di più generazioni.

L'assenza di un doppiaggio italiano e la disponibilità dei soli sottotitoli costituiranno un ostacolo non indifferente per molti spettatori, data la presenza di termini, espressioni e umorismo (nelle performance di rakugo) intrinsecamente nipponici. Ma se volete un anime diverso dal solito, originale e lontano dalla tipica offerta stagionale degli ultimi tempi, un'opera che presenta uno spaccato inedito della storia e della cultura giapponese con un tocco squisitamente femminile, allora questo è proprio quello che fa per voi.