Berserk ritorna senza Kentaro Miura: un nuovo corso per Gatsu e Grifis

Hakusensha ha confermato la ripresa della serializzazione di Berserk, che dunque proseguirà nonostante la dipartita del suo autore, Kentaro Miura.

Berserk ritorna senza Kentaro Miura: un nuovo corso per Gatsu e Grifis
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Nel 1990, il primo volume di Berserk raggiungeva il mercato editoriale giapponese, con una tiratura di 28.000 copie per la I edizione. L'opera di Kentaro Miura non fu una hit istantanea, ma nel giro di qualche tempo la fama dell'epopea di Gatsu si estese anche oltre i confini dell'Estremo Oriente. Il capolavoro dark fantasy trovò così lettori sin nel Vecchio Continente, con quel medesimo primo volume di Berserk che oggi può contare su oltre 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Oggi, in seguito alla prematura dipartita di Kentaro Miura, arriva la conferma che il viaggio del manga non è ancora destinato a concludersi. Ad un anno di distanza dalla morte dell'autore, Hakusensha ha infatti confermato che riprenderà la serializzazione di Berserk. Una scelta che cela dietro di sé un articolato percorso di riflessione, e che coinvolgerà un ampio numero di professionisti da tempo legati al sensei.

Un anno dopo: Berserk avrà un finale

"Mr. Miura voleva così". Questo, a quanto pare, sarà il mantra che guiderà il team di Studio Gaga nel difficile compito che l'attende. Lo studio fumettistico, fondato dallo stesso Kentaro Miura e composto dai suoi storici assistenti, ha infatti accettato la responsabilità di portare avanti in autonomia la storia di Gatsu, Grifis e Caska. A supportare la squadra di artisti, vi sarà anche Kouji Mori, tra gli amici più stretti di Kentaro Miura e lui stesso mangaka. Firma della serie Holyland, l'autore aveva salutato un anno fa il creatore di Berserk con un commovente messaggio a fumetti, preludio a quello che nel tempo diventerà un vero e proprio manga dedicato a Kentaro Miura.

Amici sin dai tempi della scuola, i due hanno vissuto esperienze di vita molto differenti, ma entrambi hanno finito per trovare la propria strada come rinomati autori di fumetti. Miura e Mori erano soliti discutere insieme di quella che sarebbe stata l'evoluzione futura di Berserk, con il creatore dell'opera che spesso condivideva con l'amico ipotesi, possibilità e idee per nuovi personaggi e archi narrativi. Un patrimonio creativo incastonato nella mente di Kouji Mori, che per questa ragione è stato scelto da Hakusensha per supervisionare il nuovo corso dell'epopea di Miura.

L'autore di Holyland andrà così ad affiancare i professionisti di Studio Gaga, che a loro volta hanno trascorso moltissimi anni accanto al sensei. Nel corso delle attività quotidiane che coinvolgevano Miura e i suoi assistenti, l'autore era infatti solito confrontarsi con i membri del team, trasformatisi nel tempo in qualcosa di più che semplici colleghi e collaboratori. Oltre che con il suo staff di disegnatori, l'autore era poi solito confrontarsi anche con la stessa Hakusensha, da sempre casa editrice di Berserk.

Questi tre attori - Hakusensha, Kouji Mori e Studio Gaga - hanno atteso oltre un anno dalla morte di Kentaro Miura prima di annunciare pubblicamente l'intenzione

di proseguire la serializzazione di Berserk. Una lunga attesa, giustificata ovviamente dalla volontà di garantire il giusto rispetto alla memoria del defunto, ma anche dalla necessità di comprendere se vi fosse effettivamente spazio per una prosecuzione autonoma dell'opera, sia dal punto di vista etico sia artistico. Nel confrontare le proprie memorie, gli assistenti di Miura, i suoi editori e l'amico di sempre Kouji Mori sono giunti alla conclusione che ci fosse margine per portare a compimento Berserk. Una decisione che, stando al comunicato di Hakusensha, sembra essere stata favorita dal ritrovamento di un ricco patrimonio di appunti e schizzi realizzati dall'autore, che in questi ultimi tratteggiava nuovi personaggi e percorsi narrativi.

Il materiale, ovviamente, non sarà sufficiente per consentire una serializzazione del manga identica a come l'avrebbe pensata Miura, ma il team mira a restare quanto più fedele possibile allo spirito e alle parole dell'autore, oltre che ai ricordi del sensei che amici, assistenti e colleghi conservano a distanza di oltre un anno. Per stessa ammissione di Hakusensha, si tratta di una "politica imperfetta", che tuttavia "rappresenta il modo migliore per dar vita al Berserk che Miura immaginava, nella maniera più fedele possibile".

Il nuovo corso di Berserk

Il lavoro svolto dietro le quinte dalla casa editrice, da Studio Gaga e da Kouji Mori non sembra essere frutto di improvvisazione o di desiderio di speculare su una saga fumettistica seguita da milioni di persone in tutto il mondo. Hakusensha, come già evidenziato, si è presa oltre un anno prima di annunciare la sua decisione. Un lungo arco di tempo durante il quale si è limitata a ricomporre il capitolo 364 di Berserk, sostanzialmente ultimato da Miura prima della sua morte, ma ancora non rifinito del tutto. Limato e perfezionato dai suoi storici assistenti, questo rappresenta l'ultimo frammento del manga a portare a pieno titolo la firma del suo creatore.

A partire dal prossimo capitolo, Hakusensha utilizzerà una dicitura articolata, volta a rendere evidente il cambio di corso: "Opera originale di Kentaro Miura, manga di Studio Gaga, supervisionato da Kouji Mori". Con questa firma collettiva, la numerazione dei capitoli e dei volumi proseguirà in maniera consequenziale rispetto al materiale cartaceo già edito in tutto il mondo. Un approccio che, a nostro avviso, appare rispettoso nelle intenzioni e in questa sua prima esecuzione, impossibile da criticare ancor prima che la nuova strada di Berserk prenda il via.

Diversi elementi, del resto, dovrebbero rassicurare i lettori. Sul fronte artistico, ad esempio, è opportuno ricordare che gli artisti di Studio Gaga hanno collaborato per anni con Miura, imparando a replicarne lo stile e a seguirne le direttive. Su questo fronte, dunque, gli assistenti che per tantissimo tempo hanno tratteggiato Berserk in compagnia dell'autore rappresentano la migliore scelta possibile in questo difficile contesto. Non è detto che rivedremo i guizzi creativi delle tavole più spettacolari del viaggio di Gatsu, ma sicuramente possiamo attenderci una resa rispettosa di quello che era lo stile - in costante evoluzione - di Kentaro Miura.

Più complessa è ovviamente la riflessione sul fronte contenutistico dell'opera.

Come abbiamo raccontato in un nostro precedente omaggio a Berserk, Kentaro Miura era infatti solito deviare spesso dai propri piani, ampliando archi narrativi e modificando il percorso evolutivo dei suoi personaggi anche all'ultimo momento. Questi aspetti, così come il lirismo che ha sempre contraddistinto l'opera e i suoi dialoghi, rappresentano una componente artistica estremamente personale, che difficilmente potremo ritrovare intatta in questo nuovo corso editoriale. La speranza è che i collaboratori del sensei abbiano assorbito negli anni il suo approccio alla narrazione in maniera sufficiente a garantire una continuazione degna per il viaggio di Gatsu e compagni.
Per il momento, non resta che sospendere il giudizio, e attendere di scoprire le scelte operate da Studio Gaga e Kouji Mori in merito all'evoluzione della storia del manga. Hakusensha ha già confermato che i prossimi sei capitoli di Berserk concluderanno l'arco di Fantasia e dell'isola degli Elfi. A seguire, prenderà il via un nuovo arco narrativo. Visto il climax raggiunto con il capitolo 364, l'ultimo firmato da Miura, l'attesa è ovviamente alle stelle, con il confronto tra Gatsu, Grifis e Caska ormai imminente. Nell'osservare la pagina teaser del capitolo 365 di Berserk, la curiosità ha ad ogni modo un sapore agrodolce, con la consapevolezza che le pagine che sfoglieremo non avranno conosciuto la mano perfezionista e mai soddisfatta di Kentaro Miura.