Buon compleanno ONE PIECE: 21 anni di avventure, epica e divertimento

21 anni dopo vogliamo ricordare perché il manga di Eiichiro Oda è una delle opere più influenti dell'intrattenimento moderno.

Buon compleanno ONE PIECE: 21 anni di avventure, epica e divertimento
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Oggi, per Eiichiro Oda, è un giorno davvero speciale: ONE PIECE, la sua creatura che ha rivoluzionato il mondo dell'entertainment nipponico (e non solo) compie 21 anni. Era infatti il 19 luglio 1997 quando un allora ventenne Oda esordiva sulle pagine di Weekly Shonen Jump con quel primo capitolo in cui, in un villaggio sperduto situato nell'East Blue, un ragazzino col sogno di diventare il Re dei Pirati di nome Monkey D. Rufy acquisiva poteri miracolosi dopo aver ingerito il Frutto Gom Gom, che gli donò la capacità di allungarsi ed espandersi come la gomma. Fu l'inizio di un'epopea meravigliosa e incredibile, epica e divertente, un prodotto che riscrisse i canoni del genere battle shonen, infarcendone i crismi con una forte componente adventure e una quantità smisurata di mitologia e mistero. Ciò che più colpisce dell'opera, infatti, è l'incredibile vastità e respiro dell'immaginario narrativo concepito dall'autore, il quale capitolo dopo capitolo ha posto le basi per un universo pittoresco e sfaccettato come forse nessun altro manga è riuscito a fare.

Un successo inarrivabile

Il successo di ONE PIECE rimane ad oggi quasi inarrivabile. Sin dal suo esordio, in quel caldo luglio del '97, l'opera di Oda ha regnato stabile sulle classifiche di vendita dell'editore Shueisha, raccogliendo intorno a sé un franchise dal respiro multimediale: dal manga non c'è voluto molto prima che la Toei Animation, storico studio di produzione di svariati altri mostri sacri come Dragon Ball e Saint Seiya, traesse un adattamento anime che fu trasmesso per la prima volta in Giappone il 20 ottobre del 1999 (per noi italiani, invece, su il 5 novembre del 2001). Senza contare gli special TV, i film di animazione e gli spin-off, incluso tutto il merchandise, i gadget e i videogiochi. Il manga, secondo i dati di vendita aggiornati al 2017, detiene attualmente un record di introiti, secondo i quali risulta nel Guinnes dei primati del 2015 come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 400 milioni, stando ai dati diffusi durante lo scorso anno.
I numeri "interni" che ha all'attivo ONE PIECE sono semplicemente fuori scala: 911 i capitoli pubblicati finora, 89 i tankobon dedicati alla raccolta dei capitoli, 845 episodi per la serie animata. Un'avventura senza fine, sulla cui prosecuzione all'infinito si è spesso e volentieri ironizzato, ma che in realtà acquista una solidità e un'ampiezza narrativa sempre maggiori, ma senza mai perdere la bussola, contando su corsi e ricorsi, sui dettagli, sul mistero e sul senso di avventura e di scoperta.

ONE PIECE è sicuramente un viaggio di formazione, ma lo è in modo atipico grazie alla follia dei suoi protagonisti, alla struttura narrativa imponente, alla costante dose di humour e gag a palate (non osate chiamare "Eroe" il nostro Cappello di Paglia, perché potrebbe sentirsi costretto a condividere la carne con voi...), ma anche alla grande attenzione nei confronti del folklore popolare, nell'elemento storico e nella costruzione di un worldbuilding dal sapore fantasy eppure sempre così rispettoso dell'atmosfera piratesca, degna delle migliori storie sui più grandi bucanieri dell'era moderna.

All'arrembaggio

Certo, approcciare oggi ONE PIECE per la prima volta dopo i numeri imponenti collezionati dall'opera negli ultimi 21 anni può sembrare un'impresa titanica. Ma è sempre tempo per immergersi tra le onde della Rotta Maggiore, navigare a bordo della Thousand Sunny e vivere le peripezie della ciurma più folle e affiatata di ogni tempo. La storia di Rufy è un mosaico in divenire ben preciso, di cui la prima parte ha costituito le fondamenta di un tempio sontuoso: i protagonisti. Nei volumi iniziali, grazie ai primi viaggi compiuti in giro per l'East Blue, il pirata di gomma naviga a bordo di una zattera di fortuna e conosce i suoi primi, inseparabili compagni di avventura: Roronoa Zoro, l'austero e orgoglioso cacciatore di taglie, guerriero instancabile che sin da subito si è aggiudicato a pieno titolo il ruolo di uno tra i personaggi più amati dell'opera; la gatta ladra, la nostra bella e sensuale Nami; il fanfarone Usop, il cuoco Sanji. Personaggi che, di pari passo con il nostro eroe, hanno subito un lento ma coerente processo di evoluzione, forgiato da battaglie e drammi personali, oltre che dall'incontro con i nuovi membri che si sono progressivamente uniti ai Mugiwara: Tony Tony Chooper, Nico Robin, Franky il Cyborg, Brook. Un gruppo scalmanato che rappresenta solo la punte dell'iceberg per quanto riguarda il cast di eroi, comprimari, villain e via dicendo di un'opera che, un passo alla volta, è diventata un vero e proprio gigante nell'Olimpo della cultura pop.

Un'avventura maturata anche sotto il profilo grafico: sin dall'inizio il sensei Oda s'è fatto riconoscere per uno stile sopra le righe, un tratto profondamente caotico ma in grado di risaltare tanto nell'esaltazione dei primi piani o degli scontri singoli quanto nelle battaglie campali, nelle guerre senza quartiere e nelle situazioni più rocambolesche. Un livello di dettaglio, soprattutto nei confronti dei fondali e delle ambientazioni che compongono l'immaginario di ONE PIECE, che pochi autori mainstream (pressati, peraltro, dalla cadenza settimanale imposta dalla seriealizzazione su Weekly Shonen Jump) sono riusciti a eguagliare nei 50 anni di storia della rivista.

ONE PIECE cresce, matura e si espande di pari passo con noi: con le generazioni che da 21 anni seguono le gesta dei pirati più amati del mondo e con le nuove leve, tra riedizioni speciali del manga o episodi speciali riassuntivi delle principali saghe dell'opera, senza contare le storie originali garantite dai film di animazione. Rufy è alla ricerca di un tesoro leggendario che gli varrà il titolo di Re dei Pirati, e noi con lui: ma noi, il nostro ONE PIECE, l'abbiamo sempre avuto sotto gli occhi. È ciò che ci ha regalato finora Eiichiro Oda ed è ciò che ci regalerà fino alla fine: il valore di una storia ineguagliabile, l'importanza di un'avventura senza fine riesce comunque a farci rimanere senza fiato. Capitolo dopo capitolo, pagina dopo pagina; un episodio alla volta, un'isola, un'onda, un tesoro per volta.