Speciale Comicon Salerno 2011

Alla prima edizione salernitana del Comicon noi c'eravamo! Purtroppo.

Speciale Comicon Salerno 2011
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Grazie ad un referendum online svoltosi nei mesi precedenti, il comparto "fiere del fumetto" campane si allarga. Viene infatti proposta una seconda versione del famosissimo Comicon napoletano. La votazione consisteva nella scelta della città in cui si sarebbe dovuta sostenere questa nuova edizione della fiera.
Finiti i sondaggi, a gran richiesta, la prescelta per questo nuovo evento è stata la bellissima Salerno.
Potevamo noi di EyeNerd non essere presenti al primissimo debutto del figlio diretto dell'edizione partenopea di una delle fiere del fumetto di maggior rilievo nazionale? Ovvio: NO!
E infatti eccoci in prima linea, il primo giorno d'apertura al pubblico scalpitanti innanzi alla biglietteria.
Ma andiamo con ordine.
La bellissima cornice natalizia messa in piedi da Salerno è uno spettacolo senza pari: oramai da svariati anni tutta la città, centro, sobborghi, ville e lungomare, è addobbata con meravigliose illuminazioni colorate. Nel giorno dell'Immacolata poi, il clima che si respira grazie all'enorme affluenza di persone rende il tutto molto magico dando, senza dubbio, uno stimolo agli acquisti che, immemori dei pianti del portafogli, non si possono non effettuare.
Emozionati per il fatto di essere presenti ad una fiera di indubbia importanza, oltretutto alla prima edizione e permeata dallo spirito natalizio, ci avviciniamo alla struttura antica ospite dell'evento.

Il complesso di santa Sofia infatti, ha ospitato il Comicon salernitano per quattro giorni (dall'8 all'11 dicembre) consentendo l'accesso per soli 5€, biglietto valido e fruibile per tutti e quattro i giorni.
Ottimo! Troppo bello! Cosa può desiderare di più un appassionato di fumetti e videogiochi? Nulla. Una bellissima città. Una fiera il cui nome è una garanzia. Un costo d'ingresso molto basso rispetto alla concorrenza valido per tutti i giorni.
Con queste meravigliose premesse si paga il biglietto, si indossa il classico braccialetto, e si attraversano 3 controlli prima di avere accesso al... paradiso del nerd/otaku? ... NO! All'inferno del nerd/otaku!
Esatto! No, no, non ci sono errori di battitura! Una pompa magna finalizzata allo squallore e alla pochezza cosmica. Ma argomentiamo.
Una volta ottenuto l'accesso ci si ritrova al primo piano dello stabile. Qui possiamo trovare il motivo architettonico che la fa da padrone: un largo corridoio sulla cui sinistra sono poste alcune stanze.
Il corridoio è corredato da stand (meglio dire bancarelle), mentre le stanze sono circondate da tavoli e tavolini che fungono da appoggio precario per gli stand.
Questo motivo si ripete per i primi due piani perché al terzo ci sono la sala giochi e un palco.

I primi due piani quindi dovrebbero rappresentare il cuore dell'evento, e in quanto tali risultano fortemente deficitari sotto moltissimi aspetti.
Innanzitutto al primo piano è presente un solo stand per la vendita di manga. Provvisto di una scelta ai limiti del ridicolo propone falsi sconti e merce scadente. Il resto del piano è un tripudio di inutilità. Stand che vendono giocattoli a tema, ma pur sempre giocattoli. Qualche action figure. Qualche comics. E poi cianfrusaglie, tante, tante cianfrusaglie: spille, spillette, spilline, pupazzi, pupazzetti, pupazzini, qualche maglietta ma soprattutto tanta, molta, troppa pubblicità. Ci sono stand, spesso anche più grandi degli altri, dove vengono dispensati pubblicità e volantini senza posa.
L'unico stand videogame di tutta la fiera è posto al primo piano. Bene, direte voi. Speriamo di trovare qualche videogame a poco prezzo, qualche chicca, qualche occasione. Macché! Nulla di nulla. Solo una sala con una decina di postazioni XBOX preposte ad un lan party del "bellissimo" Halo (non chiedeteci quale, perché non abbiamo avuto nemmeno il coraggio di chiedere o informarci).

Prima di questa c'è un'altra stanza ai cui lati due banconi creano una sorta di corridoio e su di essi sono venduti... videogame? ... assolutamente no! Si vendono gadget della fiera! Spille, spilline, spillette, maglie, magline,magliette. Tutto blu. Con la scritta "Comicon".
Passiamo poi al secondo piano. Bene. Qua le cose cambiano.
No! Per niente! Fate copia e incolla per quanto riguarda il primo piano ed eccovi descritto il secondo.
Non vogliamo però essere ingiusti. In effetti il secondo piano è leggermente meno peggio del primo. Su questo l'atmosfera manga e comics è più marcata. Ci sono ben DUE, e sottolineiamo DUE, stand di manga, con una DISCRETA, e diciamo DISCRETA, disponibilità. E più d'uno stand che vende le già acclamate statue, statuine, statuette, medaglie, medagline, medagliette e... qualche spada.

Terminiamo con un pomposissimo terzo, e finalmente diremmo, ultimo piano.
Sala giochi e conferenze. Un unico salone diviso in due da un telone (evviva il folklore e l'approssimazione) rosso (bel colore). La parte giochi da tavolo e company è praticamente una mensa. Tavoloni lunghi disposti su due file circondati da panche e sedie. Unica differenza: al posto di mangiare si gioca. La parte conferenze invece, simile ad un privé in virtù del separé rosso, è composta da un palco improvvisato con un paio di faretti e qualche asse dinanzi ad una platea di una decina di poltroncine rosse disposte su tre, quattro file.
Infine menzione d'onore spetta ai locali infra-piano: un bar, uno stand dedito alla vendita di ramen (cup noodles per risparmiare) ed un bagno (a nostro modo di vedere una delle strutture più utilizzate).
Per quanto riguarda l'affluenza è risultata discreta ed è, stranamente, cresciuta con l'andare dei giorni.
Di cosplayer se ne sono visti ben pochi (nessun babbo natale! peccato veniale visto il periodo).

Comicon Salerno 2011 Insomma, è vero che non ci aspettavamo una Lucca in miniatura, ma nemmeno quattro stand vuoti. E’ vero che l’organizzazione è stata fatta in pochissimo tempo, ma raggiungere un grado di sufficienza sarebbe stato carino e rispettoso verso coloro che hanno pagato per entrare. In definitiva, in un'ora abbiamo visitato per ben due volte ogni piano (forse nella speranza che una magia facesse aumentare il materiale e gli stand), abbiamo effettuato acquisti (pochissimi rispetto alle previsioni) e ce ne siamo tornati con il portafoglio pieni di soldi (affronto questo peggiore di ogni altro per una fiera). Detto ciò, concludiamo. Ci doveva pur essere un motivo per il quale si pagassero solo 5€ per tutti e quattro i giorni di fiera. Troppo bello per essere vero.