Demon Slayer debutta su Amazon Prime Video: i 5 episodi più belli

Il famoso anime Demon Slayer ha recentemente debuttato sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Ecco i 5 migliori episodi della serie.

Demon Slayer debutta su Amazon Prime Video: i 5 episodi più belli
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L'ormai famoso manga ad opera di Koyoahru Gotoge deve sicuramente parte del suo successo ad un fantastico adattamento animato ad opera di Ufotable, abile studio d'animazione che ricordiamo principalmente per la serie Fate, e che ha saputo rendere Demon Slayer un pilastro dell'animazione del 2019.

Gli utenti che non hanno ancora avuto modo di approcciare i 26 episodi che compongono la prima parte dell'anime, ora potranno farlo anche attraverso la piattaforma Amazon Prime Video, in cui sarà possibile godere dell'avventura di Kamado Tanjiro e Nezuko integralmente, sia in lingua originale che in italiano, con tanto di sottotitoli.

Per l'occasione, abbiamo deciso di ripercorrere la prima parte, in attesa del lancio del film sequel in occidente a cura di Dynit, elencando i 5 migliori episodi dell'anime (qui la recensione di Demon Slayer in caso ve la foste persa) che tra tutti gli altri hanno saputo spiccare per qualità d'animazione e scrittura, veri punti forti dell'opera.

Episodio 4: L'esame finale

A due anni dalla trasformazione di Nezuko in demone, il fratello Tanjiro, dopo essersi duramente allenato sotto la guida di Urokodaki, partirà per la Selezione Finale, che lo consacrerà ufficialmente come ammazzademoni a tutti gli effetti. L'esame finale prevede la sopravvivenza dei candidati per sette giorni sul monte Fujikasane, in cui i fiori di glicine fioriscono tutto l'anno, creando una zona in cui demoni sono intrappolati. Tanjiro apprende dal suo maestro che la forza di un demone equivale al numero di umani divorati dallo stesso, e gli dona una maschera a forma di volpe come portafortuna per la prova.

L'intenso addestramento di Tanjiro gli tornerà utile durante la prima notte, in cui sconfiggerà i demoni sul suo cammino, finché non si troverà davanti a un esemplare enorme formato da mani dall'aspetto inquietante. Riconoscendo Tanjiro come uno studente di Urokodaki grazie alla tipica maschera donatagli, la creatura giura distruzione verso il protagonista, vantando l'uccisione dei precedenti allievi del suo maestro, inclusi Sabito e Makomo, apparsi sotto forma di spettri durante l'addestramento del fratello di Nezuko.

La rabbia di Tanjiro è palpabile, e non esita a combattere, dapprima subendo colpi, per poi contrattaccare e infine decapitare con successo il demone, mentre gli spiriti dei due ragazzi commentano positivamente i progressi del neo-ammazzademoni.

Un episodio che rappresenta il vero inizio per il percorso di ammazzademoni del protagonista, che riesce a mettere in pratica tutto ciò che ha imparato dal duro allenamento preparatorio, inclusa la Respirazione dell'Acqua, e soprattutto riuscendo a sconfiggere una chimera che attanagliava il suo maestro e i suoi allievi, passati a miglior vita, ora liberi di riposare in pace.

Episodio 17: Un'arte raffinata fino alla fine

Zenitsu , l'ammazzademoni biondo e protagonista assoluto dell'episodio, continua la sua ricerca dei compagni nel bosco, finendo per scappare da un ragno con la testa umana, il quale possiede il potere di trasformare gli umani in ragni grazie al veleno. Lo stesso informa l'ammazzademoni che è già

stato morso durante il suo vagare alla ricerca dei suoi amici e che nel giro di trenta minuti anche lui si trasformerà in un mezzo-ragno.
Zenitsu allora inizierà ad evitare i ragni che tenteranno di avvicinarsi, arrampicandosi su un albero e ripensando al suo maestro Jigoro Kuwajima, che lo prese come suo apprendista dopo aver ripagato un debito del ragazzo, contratto con una donna a seguito di un imbroglio. Anche allora, il giovane apprendista si arrampicò sull'albero, sfuggendo agli allenamenti impartiti dal suo mentore, piangendosi addosso e reputandosi una delusione per colui che aveva riposto fiducia in un giovane piagnucolone, con la volontà di voler cambiare le cose. Improvvisamente venne colpito da un fulmine, che rese biondi i suoi capelli. Capelli che ora sembrano cadere per l'effetto del veleno del ragno demone, portandolo allo svenimento, uno stato che innesca in lui il coraggio di combattere.

Il ragno-demone si stupisce alla vista del completo cambiamento dello spadaccino, e lo stesso ricorda di come sia riuscito ad apprendere una sola tecnica relativa alla Respirazione del Fulmine, ma che ha affinato alla perfezione. Mentre l'effetto del veleno lo porta a tossire sangue, riesce ad eseguire il suo peculiare kata, sfruttando una velocità fulminea e riuscendo a decapitare il demone. Si sveglierà poco dopo, paralizzato dal veleno, riuscendo ad utilizzare la respirazione per rallentare gli effetti dello stesso il più possibile. Tanjiro da lontano sentirà il lampo della tecnica di Zenitsu, ma gli sembrerà strano, data l'assenza di nuvole. Deciderà di andare a controllare, ma insieme a Inosuke incontrerà la figlia della famiglia-ragno che fuggendo chiamerà il padre, il quale attaccherà i due ammazzademoni.

Siamo di fronte ad uno dei momenti più attesi dall'incontro tra Tanjiro e Zenitsu, che svela anche il background del personaggio, tra paure e voglia di riscatto. La particolare condizione dell'ammazzademoni biondo ha svelato una tecnica letale dall'alto tasso di spettacolarità, che non vediamo l'ora di rivedere all'opera in futuro.

Episodio 26: Una nuova missione

L'ultimo episodio di questa prima stagione è indubbiamente uno dei migliori, perché riesce nel tentativo di chiudere un arco narrativo ricco di azione e scene toccanti. Dopo la morte del demone Rui, Kibutsuji Muzan, il vero villain della serie, convoca le rimanenti Lune Calanti in uno spazio peculiare, governato da varie dimensioni. Muzan, sotto aspetto femminile, dichiara di voler sciogliere i ranghi inferiori delle Lune, ritenendoli inutili e uccidendole sul posto in base alla loro negligenza nei suoi confronti.

L'unica Luna Calante che si salva è la prima, che ritiene un privilegio morire per mano sua, ricevendo in cambio un grande quantitativo di sangue come potenziamento, al fine di schiacciare Tanjiro, per poi riceverne di più se riuscirà nell'impresa.

Nel mentre, il trio, dopo essersi ripreso e allenato duramente alla base dei Pilastri, riceve dal corvo Kasugai un nuovo incarico: andare verso ovest, sul treno dell'infinito, e uccidere il demone responsabile delle continue morti dei passeggeri. Tanjiro decide dunque di prepararsi per il viaggio ed è il momento dei saluti. Durante i preparativi incontrerà Genya, uno dei ragazzi della Selezione Finale, che sembra essere diventato più alto e imponente, che negherà il saluto al protagonista dopo avergli dato una spallata di proposito.

Tanjiro ringrazierà poi Aoi, dicendo che porterà i suoi sentimenti con sé quando lei gli dice di essere troppo codarda per andare in battaglia. Concluderà il giro di saluti con Kanao, che lancia una moneta per stabilire se rivolgergli la parola o meno, spiegando al ragazzo il suo utilizzo. Tanjiro invece sceglierà di lanciare la moneta per stabilire se Kanao debba seguire la voce del suo cuore d'ora in avanti.

Il risultato della moneta è favorevole al cambiamento, e la ragazza chiede a Tanjiro come abbia fatto, ma lui afferma che sia stato solo un caso. Prima dell'effettiva partenza, il nostro protagonista incontra Giyu, il Pilastro dell'Acqua, ringraziandolo per la fiducia riposta in Nezuko all'inizio delle vicende. Giyu replica che Tanjiro può ripagarlo con il duro lavoro, e svanisce. Nell'ultima scena, il trio arriva finalmente alla stazione dei treni. A bordo del mezzo figurano anche il Pilastro della Fiamma Rengoku e la Prima Luna Calante, protagonisti del film sequel. Ci troviamo davanti a un ottimo episodio conclusivo, in cui non vediamo combattimenti, ma che raccoglie quanto di buono fatto negli scorsi episodi, rappresentando uno stacco netto tra la prima parte e il film sequel, con tutto ciò che ne conseguirà. Davvero affascinante invece il dialogo tra Kanao e Tanjiro, che crea una situazione di crescita interpersonale.

Episodio 18: Un finto legame

I due Pilastri Giyu e Shinobu arrivano sul monte Natagumo, separandosi per indagare sul movimento dei demoni. Nel mentre, lo scontro tra Tanjiro e Inosuke contro il padre-ragno diventa sempre più ostico, complice la resistenza fisica del demone. Il duo pensa lecitamente che egli sia un membro delle famigerate Dodici Lune, dunque è necessaria una strategia. Tanjiro taglia un albero per tentare di bloccare il grande demone, ma egli si serve della pianta per bloccare l'attacco del protagonista e farlo volare via.

Inosuke dunque, rimane da solo, costretto a fronteggiare una minaccia più grande di lui. Nel mentre, Zenitsu è reduce dallo scontro contro il ragno-demone, uscendone con la perdita di sensibilità degli arti, ma fortunatamente Shinobu, il Pilastro degli Insetti, è appena arrivata sul posto.

Il volo di Tanjiro lo conduce in prossimità del demone Rui e la sua sorella-ragno, dove quest'ultima viene torturata proprio dal ragazzo demone. Tanjiro dunque si chiede perché di questo astio verso i propri alleati, ma Rui afferma che c'è di più. In realtà loro sono una "famiglia", ma Tanjiro asserisce che quel legame è fasullo, mandando su tutte le furie il demone Rui, che si sfogherà con un ammazzademoni sopravvissuto lì vicino, facendolo a pezzi.

Inosuke nel frattempo corre e si nasconde, inseguito dal padre-ragno, ma rendendosi conto che quel comportamento è molto più simile a quello di Tanjiro, si rimbocca le maniche e passa al contrattacco, intestardendosi contro il braccio del demone, fino a tagliarlo e mettendo in fuga la creatura.

Inosuke, nel frattempo, individua il demone in fuga grazie alla sua localizzazione e lo identifica sopra a un albero durante un processo di muta, che gli conferisce una muscolatura migliorata e una grandezza imponente. Dopo un iniziale momento di titubanza, Inosuke tenterà un attacco al collo del demone, fallendo e rompendo le sue due spade, mentre subisce attacchi che lo portano a ripensare alla sua vita. Quando la situazione sembra disperata, Il Pilastro Giyu si precipita verso l'obiettivo e taglia il braccio al padre-ragno, liberando Inosuke. Quando il demone si fa ricrescere l'arto, l'abile ammazzademoni lo uccide all'istante con una tecnica, sbalordendo Inosuke per la sua forza. Nel mentre, Tanjiro ha vita difficile contro i fili di Rui, e quando tenta di tagliarne uno, la sua katana viene tranciata di netto.

Un episodio critico, che mette in risalto le difficoltà dei protagonisti contro avversari decisamente più forti, in cui la tenacia gioca un ruolo fondamentale per tutte le parti coinvolte. La potenza dei Pilastri è concreta proprio nella parte finale, capace di risolvere situazioni scomode, intervenendo tempestivamente.

Episodio 19: Il dio del fuoco

L'episodio a parer nostro più bello dell'intera stagione è sicuramente il diciannovesimo, dove uno stremato Tanjiro perde la katana per colpa del filo del demone Rui, ricevendo anche un taglio profondo in volto. Nel frattempo, Inosuke tenta di sfidare Giyu, data la sua vittoria contro una delle Dodici Lune, per dimostrare la sua forza, ma il Pilastro lo legherà all'albero, salvaguardando le sue ferite e informandolo che il padre-ragno non fa parte dei demoni più forti.

Nel mentre, Shinobu si complimenta con Zenitsu, anch'esso stremato in combattimento e afflitto dal veleno in circolo, che tuttavia è riuscito a rallentare grazie alla respirazione. Verrà dunque tratto in salvo grazie ad un antidoto del Pilastro, mentre la battaglia tra Tanjiro e Rui infuria. Il protagonista con la spada rotta si dedicherà ad evitare gli attacchi taglienti del demone, e proprio durante un attacco complesso, Nezuko tenterà di salvare il fratello, venendo gravemente ferita. Rui si rende conto del particolare legame tra Tanjiro e Nezuko, che va oltre il concetto di umano e demone, e sostiene di volere la sorella per lui. Deciderà dunque di tagliare la testa alla sua presunta sorella, minacciando di ucciderla se non avesse adempiuto alla sua missione, quella di uccidere tutti gli umani sulla montagna. La stessa, con la testa fra le mani, si allontana.

Rui si sente commosso per il vero affetto fraterno tra i due protagonisti, e decide di lasciare Tanjiro in vita, a patto che egli consegni Nezuko al demone. L'ammazzademoni rifiuterà, scatenando la rabbia di Rui, che rivelerà di essere la Quinta Luna Calante, mentre tira Nezuko a sé, danneggiandola con i fili. Mentre la stessa si addormenta per riprendersi dalle ferite, Tanjiro utilizzerà la forma finale della Respirazione dell'Acqua, generando un drago d'acqua e potenziando i suoi colpi, tanto da permettergli di tagliare i fili del demone, ma Rui non si tira indietro, sfruttando la sua abilità vampirica, che potenzierà ulteriormente i fili in resistenza e ingabbiando il ragazzo.

Segue poi un meraviglioso flashback dell'infanzia del protagonista, in cui suo padre, nonostante la salute cagionevole, si dilettava nel Kagura, una danza sacra per tributare il Dio del Fuoco, utile per tenere lontane le sventure, dato il contatto della famiglia con l'elemento stesso. Tanjiro si chiese come facesse suo padre, nonostante il suo stato di salute, a ballare per tutto quel tempo sulla neve, ricevendo come risposta un racconto di una speciale tecnica di respirazione che permette una danza dal tempo indefinito, senza accusare stanchezza.

Ricordando ciò, Tanjiro darà il via alla sequenza più spettacolare dell'intera trasposizione animata, utilizzando la Danza Sacra del Dio del Fuoco con la sua spada, trasformando il suo drago d'acqua in uno di fuoco, riuscendo a tagliare la ragnatela di fili e avvicinandosi pericolosamente a Rui con l'intento di tagliargli la testa. Interverrà subito dopo sua sorella Nezuko, attivando la sua personale abilità vampirica, in grado di far infiammare il sangue, che distruggerà i fili che stanno per colpire il fratello. Si tratta una delle scene più spettacolari mai viste in un battle shonen moderno, grazie anche ad una resa visiva perfetta e animazioni degne di lode.