Speciale Digimon

Dopo i Pokemon approdano i Digimon!

Speciale Digimon
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Introduzione

Era il periodo d'oro dei Pokémon quando per la prima volta apparvero in Italia i giovani protagonisti di "Digimon";Al di là della bellezza o meno di un cartone animato non ci si deve dimenticare che un cartoon è solamente un mezzo che l'emittente usa per vincere la giornaliera guerra all'audience con le altre reti televisive: fu per tanto divertente notare come l'evento venne preso in considerazione perfino dai telegiornali statali, che ne consigliavano calorosamente la visione.
D'accordo, ognuno tira acqua al proprio mulino, e consideriamo pure che un cartone animato "nuovo" è sempre ben visto dai bambini... ma i Digimon su Rai-Due cascano proprio allo stesso orario dei Pokèmon su Italia-1... E' solo una coincidenza?...Non credo proprio, la scommessa era quindi -quanti bambini avrebbero saputo rinunciare a un giorno di Pokèmon per seguire il primo episodio dei Digimon-??Non scherziamoci troppo... i Pokémon a quei tempi erano il cartoon più seguito da tutti in TV!!!...e poi, chi diavolo erano questi "Digimon"???Parerà forse strano, ma ancora oggi, non molti lo sanno...i Digimon vengono scambiati per imitazioni di Pikachu e compagni, e per tanto evitati come la peste.Questo speciale, non nasce solo dalla mia passione per questa serie, ma anche dal desiderio di farla conoscere a più persone, di far capire le potenzialità nascoste in una semplice storia per bambini, che spesso è tanto matura da sorprendere;
bene o male siamo tutti cresciuti a latte e racconti fantastici, quello che vi chiedo è solo di ascoltarne uno nuovo.

I mostri digitali!

Così come Pokémon è l'abbreviazione di "Poket-Monsters" (mostri tascabili) il nome "Digimon" è l'abbreviazione di "Digital-Monsters" Mostri digitali) un'imitazione?...Beh, in un certo senso si può dire di si, ma con qualche leggera modifica.Non tutti lo sanno, per cui è giusto precisare che i Pokémon sono nati solo come videogame nel febbraio del 1996 dopo un lungo periodo di elaborazione durato ben sette anni, solo in seguito se ne è avuto un manga e conseguentemente una serie animata.I Digimon invece, al contrario di quello che ci si può aspettare, vennero concepiti ben cinque anni prima da Bandai.Pur non essendo ancora divisi in numeri molto elevati di classi i Digimon erano in pratica le naturali evoluzioni del concetto di "Tamagotchi" ora chiamati "Digivice", si trattava in sostanza di piccoli congegni a cristalli liquidi che davano la possibilità di crescere poche sotto-categorie di mostri e una volta allenatoli, farli combattere con quelli cresciuti all'interno di altri Digivice.Pur essendo poco più di un giocattolo questi mostriciattoli conquistarono presto i cuori di molti fan, e scoppiò una vera e propria mania... basti pensare che gli ultimi modelli di Digivice inviano costantemente onde radio atte ad intercettare un possibile avversario nelle vicinanze.A quei tempi i Digimon non possedevano nessuna sfaccettatura psicologica che li potesse affermare come rivali dei Pokémon...fino a quando la TOEI non decise di farne una serie animata dando a tutti gli effetti un'anima a questi personaggi dalle possibilità tanto sottovalutate.Naturalmente l'unico scopo era quello di limitare il fenomeno di Pikachu e compagni proponendoli come interessante alternativa del palinsesto televisivo giovanile:Era chiaro che anche per loro fu pensata in anticipo una campagna di marketing e gadgettistica varia, ma mai avrebbe potuto eguagliare il successo Pokémon, che dalla sua, poteva vantare addirittura la presenza di un aereoporto funzionante e una linea aerea tutta all'insegna del protagonista giallo (La Pokémon airlines) E fu così; I Digimon non possederono mai un aereoporto con il loro nome, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che i mostri digitali della TOEI potessero ugualmente nel giro di pochi mesi generare un nuovo fenomeno di massa, oscurando letteralmente i Pokémon e affermandosi come nuova serie innovativa del genere dei "Mostri collezionabili".Dal 1998, in Giappone ogni negozio sfoggia gadget di ogni tipo, nelle Pachinko Room e nelle sale giochi i pupazzi dei diversi Digimon erano fino a poco tempo fa i premi più diffusi, uscirono anche due videogiochi per Playstation (gli unici) "Digimon World1" e "Digimon World2" senza riscuotere un grande successo a dire il vero, ma comunque di buona fattura, altri videogame per SEGA Saturn e il neonato Wonderswan.Continuava la corsa al perfezionamento dei già preesistenti tamagotchi, e ancora... Film cinematografici, card collezionabili, libri e schede telefoniche, portachiavi e generi alimentari vari.I Digimon, nati inizialmente solo come un semplice anime, sfondarono letteralmente, conquistando il pubblico grazie anche al supporto di una cosa che i Pokèmon non possedevano....
La C.G.A quei tempi, usare la C.G. (Computer Grafica) all'interno di una serie televisiva necessitava di un costo non indifferente, per tanto la serie dei Pokèmon, interamente fatta a mano...(Reale motivazione della crisi epilettica che colpì centinaia di bambini nel lontano dicembre 1997 a seguito di un'attacco di Pikachu)...risultava essere tecnicamente inferiore a quella dei Digimon, che, uscendo direttamente da una delle più importanti case d'animazione ipponiche, ed essendo più recente, vantava una cosmesi interamente computerizzata, con numerosi effetti grafici e colori precisi e brillanti che si riproponeva anche nell'abbigliamento "di tendenza" dei diversi protagonisti.Ma oltre cosa c'era? Possibile che la realizzazione tecnica basti da sola a determinare il successo o il fallimento di una serie televisiva? Non proprio, dopotutto anche al giorno d'oggi sebbene il computer venga usato molto di più, è ancora presente l'animazione tradizionale.Ma i Digimon avevano ancora molte frecce da scoccare al loro arco e prima fra tutte, la presenza di una trama ben congegnata e mai scontata grazie anche al susseguirsi di innumerevoli colpi di scena.

La Storia

Risucchiati da un vortice spazio-temporale durante un campeggio, sette ragazzini vengono catapultati in una stranissima isola sperduta nell'oceano:Sono il coraggioso Tai, la sua amica d'infanzia Sora, la timida Mimi, Izzy il genio del gruppo, il piccolo T.K. e suo fratello maggiore Matt, e infine il più grande dei sette, Joe.
Appena arrivati incontrano dei buffi animaletti parlanti particolarmente affettuosi che affermano di attendere da sempre il loro arrivo: sono i Digimon, mostri digitali e quella dove si trovano è conosciuta come "Isola di File".E' naturalmente il panico, nessuno dei sette ha mai sentito un'isola con quel nome, Mimi non fa che piangere, ma l'attacco improvviso di un Digimon malvagio costringe il gruppo a scappare, i sette si ritrovano intrappolati davanti a un dirupo, ma proprio quando sembra sia la fine, i Digimon si trasformano diventando più forti e sconfiggono l'avversario;salvando la vita ai ragazzi, si guadagnano la loro fiducia, e inizia così il lungo viaggio che accompagnerà i giovani predestinati (Digi-prescelti) e i loro Digimon a scontrarsi con nemici sempre più forti, nel tentativo, prima di tornare a casa, di liberare il mondo di Digiworld dalla morsa delle tenebre.Questa è a grandi linee la trama principale, ma sebbene sia abbastanza semplice, più prosegue la storia, più conquista l'attenzione dello spettatore grazie a un intreccio sempre più complicato man mano che si susseguono gli episodi:Sono però principalmente tre gli aspetti più importanti di questa formula.Il primo da considerare è la vulnerabilità dei protagonisti e dei loro stessi Digimon.Il viaggio che i ragazzi intraprenderanno, si svolge all'interno di un mondo a loro totalmente sconosciuto, lo si teme, ed esiste sempre lo spettro di non poter mai più tornare a casa.La missione atta a riportare la pace a Digiworld, si rivela essere pericolosa, per questo, esclusi i primi episodi, tutte le scene avventurose sembrano essere enfatizzate, i combattimenti fra Digimon diventano una necessità per sopravvivere, nulla di epico, sia chiaro, ma ugualmente, ottimamente realizzato da questo punto di vista.E proprio a questo proposito è doveroso segnalare le diverse psicologie dei ragazzi, i Digi-prescelti:Ad esempio Joe, il più grande del gruppo si sente in dovere di dare sempre il buon esempio e di proteggere gli altri, in realtà non ne è in grado, ma non volendo spaventare i compagni decide di non dirlo, diventando sempre più irascibile e insicuro fino a quando non cederà il posto a Tai, oltretutto, Joe non ha grande simpatia per il suo Digimon, non riuscendo a fidarsene totalmente.Lo stesso si può dire per Sora, la quale inizialmente arriva ad odiare la sua Digimon "Biyomon" così come Mimi con la sua "Palmon" Izzy non è mai sincero nè con se stesso nè con gli altri, non volendo mai parlare della sua vita privata; questa situazione finisce per metterlo a disagio, e solo il suo Digimon Tentomon" riesce ad accorgersene......Insomma...ogni ragazzo, pur essendo un Digi-Prescelto, resta prima di tutto una persona;E' facile intuire a questo punto come la missione per debellare le tenebre da Digiworld alla fin fine aiuterà a crescere i vari protagonisti mettendoli gli uni e gli altri di fronte ai propri problemi e alle proprie debolezze.Sarà solo la collaborazione e il gioco di squadra che permetterà ai giovani il ritorno a casa;Ma nonostante l'amicizia sia un messaggio costante anche nella serie dei Pokémon, in Digimon l'introspezione tanto accurata dei diversi caratteri, e la presenza di un effettivo finale della storia totale, rendono il messaggio molto più incisivo, e anzi:colpirà molto vedere come già nella seconda serie, personaggi come Mimi, la più insicura del gruppo, siano maturati a seguito delle precedenti avventure, rafforzando il carattere e sapendo rassicurare i nuovi Digi-prescelti aiutandoli a superare e capire i propri reali stati d'animo.La storia partita inizialmente dall'Isola di File, si sposterà ben presto al di là dell'oceano, nel continente di Digiworld, arrivando a mettere a rischio addirittura la Terra, in più di n'occasione infatti, i Digi-prescelti dovranno tornare a Tokyo per sconfiggere il nemico.In definitiva, una trama avvincente, dinamica e ricca di messaggi positivi (che in periodi come questi non fanno mai male); olte scene sono davvero toccanti, come quando Sora capisce l'amore che la madre prova nei suoi confronti, o quando "Patamon" il timido Digimon di T.K. vedrà per la prima volta la rappresentazione pittorica di un angelo rimanendone estasiato, senza sapere che quando si Digi-evolverà erediterà lui stesso l'aspetto di un angelo.

Il messaggio: Forever Friends

Una storia rivolta a un pubblico giovane, sia essa un manga, un anime, o una semplice favola, non deve mancare di dare un insegnamento a chi impara a conoscerla.Nel caso dei Digimon, è chiaramente un messaggio d'amicizia, i ragazzi imparano a conoscere se stessi, a relazionarsi con gli altri e i propri Digimon;Ma in una serie così complessa, l'unico messaggio non è l'amicizia, ma anche un "credi in te e nelle tue qualità" poiché ognuno, nel bene o nel male ne possiede:Questo imparare ad accettarsi, e a fare buon uso dei propri pregi, aiuta a crescere.Per tanto in Digimon le qualità sono importantissime, dato che è grazie a queste se i Digimon possono Digi-evolvere... (cioè trasformarsi per un periodo limitato di tempo) ...in un Digimon più forte e in questo modo affrontare le difficoltà e sconfiggere i nemici.Ma la Digi-Evoluzione ha luogo solo ed esclusivamente quando il ragazzo prende coscienza della sua qualità.
Metaforicamente si potrebbe dire che se si impara a fare le giuste scelte, si possono superare tutti i problemi, ma questo unicamente riferito ai propri pregi, e ogni digi-prescelto ne ha uno specifico che lo rappresenta, e che gli altri non possiedono.Nel caso di Tai, è il coraggio, nel caso di Matt è l'amicizia, Sora rappresenta l'amore, Mimi la sincerità, e così via di seguito.Queste qualità vengono rappresentate tramite otto specifiche pietre, le "Digi-pietre" una per ogni Digi-prescelto, che fuse assieme a degli specifici medaglioni hanno il potere di Digi-evolvere a livelli superiori i propri Digimon.Le Digi-pietre si trovano disseminate nei luoghi più impensabili del continente di Digi-World, ma non è detto che una volta entratone in possesso, un Digi-Prescelto le possa per forza usare, perché le pietre si attivano solo con la forza d'animo di chi le utilizza, e che deve rispecchiare la simbologia della pietra.Quando ad esempio Tai troverà la Digi-pietra del coraggio, cercherà di far digi-evolvere il suo Greymon senza ancora aver trovato in se stesso tale qualità, Greymon perderà il controllo, sbaglierà Digi-evoluzione trasformandosi in SkullGreymon e metterà a repentaglio la vita dell'intero gruppo e dello stesso Tai:
come dire che bisogna sempre pensare prima d'agire, che mentire a se stessi è totalmente inutile.Nella seconda serie, i Digi-Prescelti cederanno il posto a tre nuovi ragazzini, a cui si uniranno due membri del vecchio gruppo, T.K. il fratellino di Matt, e Kari, la sorellina di Tai, entrambi avevano già partecipato alle missioni precedenti, ma essendo i più giovani del gruppo restano ad aiutare i nuovi Digi-prescelti.Le Digi-pietre, saranno sostituite dalle Digi-uova, che non solo evolvono il Digimon, ma lo corazzano con una resistente armatura, anche le Digi-uova al pari delle pietre, sono contrassegnate da un simbolo che ne determina la qualità, in questo caso però non potranno essere raccolte se non dalla persona che la rappresenta.Nella seconda serie, Tai e i suoi vecchi amici non saranno più al centro dell'attenzione come nella stagione precedente, ma ogni membro del gruppo dei vecchi Digi-Predestinati, a modo suo dimostrerà di essere maturato e di aver fatto della sua qualità il valore più importante della propria vita.E' questo un messaggio senza dubbio profondo, vuole insegnare a guardarsi dentro per scovare i propri pregi, non cercando di imitare gli altri, ma crescere individualmente, alimentando le proprie qualità per renderle qualcosa di unico, utile e indispensabile per un domani nel mondo.

I Paesaggi

Un altro aspetto senza dubbio interessante della serie è quello relativo ai paesaggi...Non si può non spendere due parole a riguardo:non parlo naturalmente di Digiworld, che risulta essere molto simile al paesaggio fantastico di uno dei più classici Role Playing Game, quanto proprio agli episodi nel mondo umano.E' stata riposta una cura molto approfondita per riprodurre alcuni dei luoghi caratteristici di Tokyo... i condomini, gli incroci, i palazzi.Vedere quest'aria davvero nipponica, lascia un pò shokkato lo spettatore, perchè si può dire che raramente s'è vista una Tokyo tanto simile alla sua controparte reale in altri anime;e tra l'altro, lo stile, sebbene molto moderno è inconfondibile.
Per dare un'idea di quanto sia ben realizzata la serie da questo punto di vista, basti pensare che spesso, se si conosce un po' la città di Tokyo e dintorni, non è difficile capire dove si trovano i ragazzi, si possono vedere scorci di Yokohama, Shibuya, Sakuragaoka, le stazioni dei treni con le indicazioni del tutto simili alla realtà.Addirittura il vecchio Hachi non viene dimenticato.Insomma, se si è apassionati, Digimon andrebbe seguito anche solo per questo.Se poi pensavate che un Digimon in fondo resta solo un animaletto perlopiù innocuo, bisogna ricredersi quando li si vede interagire in territori urbani:A questo proposito è d'obbligo ricordare lo scontro nella Tokyo Tower, quando un Digimon sprigiona un'ondata di calore all'interno dell'osservatorio principale (quello situato alla metà della torre); all'interno delle sale inizialmente nessuno se ne rende conto più di tanto, però l'aria condizionata è al massimo regime, solo i Digi-Prescelti se ne accorgono.Due di loro, trovandosi all'esterno della torre (all'incirca a un km di distanza) hanno una visione completamente diversa, poiché sotto l'effetto del calore la torre alla vista sembra deformarsi nella parte centrale, una scena decisamente d'effetto.In genere.... i battibecchi fra Digimon evoluti a "livello campione" spesso ricordano, in danni per la città, le lotte fra mostri di un Godzilla in miniatura.Sarebbero innumerevoli i luoghi realmente esistenti dove i Mostri Digitali si sono dati battaglia, elencarli tutti mi sarebbe davvero difficile.Questo non può che essere comunque un bene, l'immedesimazione con i paesaggi che se ne ricava diventa un legame molto forte.

Adattamento italiano

Non c'è molto da dire a questo proposito...Le serie Dei Digimon che possiamo seguire in televisione (oppure nelle vhs della Rai-Trade) sono quelle americane della Saban (Fox-Kid), ma in un certo senso non c'è da lamentarsi, in quanto l'unica cosa che la differenzia da quelle originali giapponesi sono l'adattamento di qualche nome;I nomi di quasi tutti i Digi-Prescelti sono stati cambiati con dei ben più "internazionali" SOPRANNOMI americani e anche qualche Digimon si è dovuto adattare di conseguenza, il più palese è "Gatomon" il Digimon di Kari dalla parola "Gatto".Ma in genere un "Tai" o un "Joe" sono ben più accetti di un "Guidone" o "Isidoro" a cui purtroppo la Mediaset qualche volta (un pò troppe) ci aveva abituato.E comunque, i loro sono solo nick name, ma non viene smentita la loro reale appartenenza orientale.Al di là comunque dei nomi propri delle persone e di qualche Mostro Digitale, il tutto è rimasto invariato dalla controparte giapponese;E quando dico tutto, intendo proprio tutto, a partire dai nomi delle prefetture fino ad arrivare ai piatti tipici orientali.In una serie come Digimon poi, dove "l'informatica" è il motore che fa andare avanti la storia, anche i termini tecnici vengono usati nel modo appropriato, crash di sistema, download o upload, non a caso anche lo stesso design dei sistemi elettronici è molto ben realizzato... ma mi sembra superfluo dirlo, perché effettivamente Digimon delle serie trasmesse negli ultimi anni tra Rai e Mediaset resta senza dubbio la migliore in quanto qualità, questo dovuto proprio anche all'adattamento, molto fedele all'originale.Vedendo per la prima volta un episodio qualsiasi dei Digimon di una qualsiasi delle serie, salta subito all'orecchio la buona qualità del doppiaggio......Almeno per quel che riguarda gli esseri umani... (per i Digimon purtroppo non è la stessa cosa) ...gli studi de "La Bibi.IT" hanno fatto un egregio lavoro per le caratterizzazioni delle voci, credo siano le migliori che abbia mai sentito, le più adatte, e ne parlo in relazione anche a doppiaggi più recenti, come gli ultimi della Dynamic o della Five Records, i toni sono ben recitati e rendono bene dando giustizia al realismo dei diversi ragazzi.Per i Mostri Digitali la situazione è contraria, la prima volta molte voci sembrano troppo finte relazionate a quelle dei Digi-Prescelti, oppure troppo reali rispetto all'estetica del personaggio (un esempio su tutti è Wizardmon) non che non siano recitate bene, ma risultano sempre essere leggermente sfasate rispetto a tutto il resto:C'è da dire che questo è solo un effetto passeggero, e anche il timbro vocale stridulo di Agumon alla fin fine finisce col sembrare sempre più familiare, anzi, sarebbe difficile immaginarlo diversamente.Molto belli gli echi durante le Digi-evoluzioni, o la mutazione da Greymon a MetalGreymon che termina con una voce digitalizzata d'effetto.La vera stonatura comunque, non è da attribuirsi alla qualità più che soddisfacente del doppiaggio, quanto piuttosto all'adattamento dei testi:Alle volte (non molte per la verità) alcune frasi sembrano essere di troppo, nulla di scandaloso, né tantomeno di frequente (metti tre o quattro esempi nell'arco di tutta la prima stagione), ma ci sono, e questo basta ad intaccare anche se in modo minimale la qualità finale dell'anime.Buone le musiche, anche le sigle realizzate a cura di un non ben definito gruppo chiamato "I Manga Boys" per la prima e seconda serie italiane, presentano testi sempre coerenti e un ottimo ritmo.Una cosa poi che molti apprezzeranno sarà il fatto che le sigle sia iniziali che finali sono quelle originali, e non collage di scene tratte dal cartoon, (così come sempre dovrebbe essere aggiungerei).

La Storia

Non è certo questo l'unico che hanno realizzato, esistono diversi film per il grande schermo targati Digimon, ma in Italia sfortunatamente solo questo ci è arrivato: e dato che lo speciale è stato realizzato prendendo in esame la serie italiana, di questo vi parlerò.La storia si svolge in tre cortometraggi ben distinti;il primo racconta l'incontro avvenuto tra Tai, Kari e Agumon, da piccoli.Agumon apparve dal nulla nel mondo degli umani per combattere contro un'altro Digimon malvagio che minacciava alla vita di tutti i Digi-prescelti, nella serie animata viene dedicato un episodio a questo evento di cui tutti i ragazzi sembrano essersene dimenticati.Il secondo atto inizia quattro anni dopo, I Digiprescelti vengono chiamati all'appello ancora una volta per sconfiggere un Digimon informatico annidiatosi nella rete.
Il terzo atto è una storia dedicata ai Digi-prescelti della seconda stagione, Davis, Cody e Yolei si troveranno a fronteggiare non senza un aiuto un Digimon desideroso di poter tornare indietro nel tempo, prima che un virus informatico lo riconfigurasse rendendolo malvagio.
I tre cortometraggi sono stati trasmessi la prima volta in Giappone separati l'uno dall'altro, come special cinematografici o poco più... solo il mercato casalingo della home video li riunì per l'esportazione in un singolo film.Diciamo subito che la realizzazione tecnica è ottima, il character design è davvero singolare, un occhio superficiale potrebbe trovarlo frettoloso, ma basta osservare bene come è stato animato per capire che è di buona qualità, senza contare l'espressività dei vari personaggi davvero ben realizzata.Per la stragrande maggioranza dei luoghi e del cast è stata usata la classica tecnica su cell-work. poi colorato e animato a mano, ma con l'aggiunta ben gradita delle chicche grafiche del computer, (non poteva essere altrimenti, dato che il primo atto si svolge per la sua quasi totalità all'interno della rete informatica).I personaggi sono molto fedeli a quelli della serie originale, unica eccezione si ha per il primo Agumon che Tai e Kari incontrano, il quale è alto tre volte quello a cui ci si era abituati e veramente poco socievole.E' comunque per un appassionato uno spettacolo non indifferente vederlo in azione, non si erano mai visti i suoi attacchi, lanciati a quel modo.In effetti, il primo Agumon, sembra vedere la terra come un mondo estraneo e potenzialmente pericoloso.Sicuramente come livello tecnico, ma sopratutto come impatto visivo, i primi due atti sono migliori del terzo, che non riesce a coinvolgere come dovrebbe:Pur in uno spazio ristretto invece i primi due, offrono uno spettacolo non da poco, specie nel secondo, dove il clima ironico si lega alla tensione delle azioni veloci, diventando più frenetico, si sa già che tutto finirà bene e il Digimon malvagio verrà sconfitto, ma gli scontri sono tanto ben animati i testi ben congegnati e le situazioni tanto disperate da coinvolgere lo spettatore facilmente, anche se tutto è affrontato con molto distacco e ilarità: (parlo sempre di uno spettatore che conosca la serie e la apprezzi, non sarà certo questo film a far cambiare idea a chi già non sopportava l'anime)
Molto belle le scene ambientate nella rete informatica, animate benissimo tramite la CG, indimenticabile la scena in cui le mail provenienti da ogni parte del mondo da gente che seguiva lo scontro in diretta sul monitor del suo PC, arrivano per dare supporto morale ai Digimon e infine si uniscono a formare il Digi-tama dal quale uscirà Omnimon.Un paio di menzioni particolari vanno al povero ragazzo che stava acquistando una tavoletta di cioccolato per una milionata di Yen e alla nonna di Matt e TK, che ci offre uno spettacolo al limite della credibilità umana, davvero esilaranti.Ma qualcosa stona:
Purtroppo, se passa una serie è ben più difficile far passare un film:
Molte scene nella versione originale giapponese erano accompagnate da canzoni in lingua, che purtroppo si sono perse quasi totalmente con il passaggio negli Stati Uniti.Quindi ci si ritrova a fare i conti con uno spirito puramente occidentale, arrivando a includere perfino un pezzo degli Smash Mouth al termine del film o uno di FatBoy Slim poco dopo l'inizio... il problema è che sono giusto scorci musicali, fai in tempo a riconoscere la canzone che subito termina e ti lascia con un senso di "mi sono perso qualche cosa".Il resto fortunatamente è stato composto appositamente, anche se, ugualmente sono pezzi troppo brevi per poter essere apprezzati, e l'unico che convince un minimo è la sigla finale appunto perchè può continuare.

I brani sono:

_Digi Rap
_The Rockafeller Shank
_Digimon Theme
_Gong Digital
_One Week
_Here we go
_All My Best Friends are Metalheads
_Let's Kick it up
_The impression that i get
_Change Into Power
_Strange
_Hey Digimon
_Run around
_All star
_Kids in America.

E' un peccato comunque perchè molti di questi meritavano di essere completati, fortunatamente esiste la colonna sonora in Compact Disk, ma qui subentra la seconda nota dolorosa del lavoro:La realizzazione del "pacchetto" e cioè, la copertina sia della vhs che del CD, tanto fatte male che non invitano certo all'acquisto, sopratutto per quel che concerne la videocassetta, che per invogliare i fan a comperarla al già esiguo prezzo di poco più di ventimila lire gli è stata aggiunta all'interno della confezione qualche adesivo e un libricino da colorare, il tutto di fattura a dir poco pessima....Ci vuole un bel coraggio per comperarla, ma a quel prezzo tutto sommato non ce se la sente di dire d'aver buttato i propri soldi.Vale la pena di darci un'occhiata.

I Testi del film

All Star: Smash Mouth

Digimon Spero di essere riuscita nell'intento di smuovere almeno un minimo di curiosità in voi per questa serie, con il mio speciale (chiaramente di parte) ho comunque dato solo nozioni abbastanza frammentarie su quello che accadrà nella storia, appositamente per non fare anticipazioni atte a rovinarvi la visione qualora decidiate di provare a seguirla.Comunque, Digimon non è un anime che si può apprezzare solo seguendo un episodio, ma vedendone di più, uno di seguito all'altro, in modo di avere profili dei personaggi precisi e familiarizzare con i luoghi e gli avvenimenti.Sebbene negli ultimi due anni siano apparsi in TV e in VHS o DVD molti anime importanti, mi sento davvero in dovere di rendere a Digimon quello che si spetta, ovvero, quantomeno un posto d'onore per la sua originalità e i suoi messaggi positivi.Entrare di nuovo in quel mondo un po' infantile, bambinesco, non sempre è un male, né sempre è un'esperienza spiacevole, Digimon, rappresenta questa esperienza, racconta i momenti cruciali della crescita dei suoi protagonisti, il tutto con la giusta dose d'azione e avventura; non ho avuto modo ancora, di trovare nessun episodio di queste serie "noioso" e questo significa molto, significa che Digimon è in grado di attirare più fasce d'età dalla sua parte, significa che forse non è un racconto fantastico come tanti altri.