Dragon Ball Full Color 1: l'analisi della ristampa a colori targata Star Comics

Arriva in Italia il primo numero della ristampa dell'opera di Akira Toriyama, realizzata interamente a colori: ecco perché è imperdibile...

Dragon Ball Full Color 1: l'analisi della ristampa a colori targata Star Comics
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Dragon Ball è un mito intramontabile, si sa. Radicata fino in fondo nell'immaginario collettivo, lì tra le fondamenta della cultura pop, l'opera di Akira Toriyama ha ricevuto fior di riedizioni, ristampe, spin-off e opere trasversali in tutte le salse, scelte editoriali ben precise e figlie di una popolarità a dir poco immortale, che porta appassionati vecchi e nuovi ad accaparrarsi sempre l'ultima fiammante edizione del manga - come dimostra il recente, sontuoso Celebration Book targato Star Comics. Proprio l'editore, se da un lato recentemente aveva già proposto una collana completa in edicola dell'opera classica (comprensiva di tutti e 42 i tankobon in un bel formato), dall'altro sentiva l'esigenza di proporre qualcosa in più per gli smaniosi del collezionismo: ed ecco che arriva Dragon Ball Full Color, una ristampa del manga di Akira Toriyama rieditata completamente a colori, il cui primo volume è già disponibile in fumetteria in Italia mentre i successivi saranno pubblicati con cadenza mensile.

Dove tutto ebbe inizio

L'iniziativa del Full Color vede, per adesso, la sola riedizione a colori di quella che viene chiamata nella ristampa "Saga del giovane Goku", ovvero la prima parte della storia di Akira Toriyama fino alla sconfitta di Piccolo - che sancisce poi il passaggio del protagonista all'età adulta, nonché i toni dell'opera verso un mood più maturo e più prettamente da battle shonen. L'epopea del piccolo Goku la conosciamo tutti, abbiamo imparato ad amarla in ogni salsa tra le pagine del manga, l'edizione italiana dell'anime o eventuali cofanetti home video che recentemente stanno tornando in auge grazie a diversi editori: l'acquisto di Dragon Ball Full Color è al tempo stesso una rivisitazione freschissima di un cult della letteratura a fumetti e un meraviglioso tuffo nel passato, con la possibilità di rileggere le prime, fiabesche avventure del nostro amato eroe sulla sua nuvola Kinto, al fianco della fida Bulma alla ricerca delle sette Sfere del Drago, incontrando sulla propria strada il predone Yamcha, lo scaltro Pilaf, lo scapestrato Olong e finanche Chichi, la sua futura moglie; e ancora, lo Stregone del Toro e soprattutto il leggendario maestro Muten.

Da quel piccolo casolare tra le montagne, presso il quale Goku custodiva gelosamente la sua sfera dalle quattro stelle donatagli dal nonno Gohan, inizierà l'avventura del piccolo campione di arti marziali dopo aver incontrato per caso la giovane Bulma, una ragazza eccentrica ed esuberante che si è messa alla ricerca delle preziose reliquie utili a evocare il leggendario Drago Shenron. Pagine indimenticabili, che hanno gettato le basi per l'opera shonen più acclamata di sempre, capace di gettare le basi per il panorama moderno offerto dagli attuali esponenti del settore nipponico. A suon di pugni, calci e colpi assestati con il suo bastone magico, Goku farà la conoscenza dei bizzarri comprimari che popoleranno tutta la prima parte delle sue avventure: i primi avversari, ma anche alcuni alleati che saranno parte integrante della vita del protagonista.

Il primo volume di Dragon Ball Full Color è ricco di contenuti, portando la trama ben più avanti rispetto alla classica impaginazione dei 42 tankobon dell'opera classica: se, infatti, il primo volume del manga in bianco e nero si interrompeva con la conoscenza del nostro eroe con lo Stregone del Toro, il padre di Chichi che gli intima di cercare l'eremita della tartaruga per domare l'incendio che divampa al suo castello, il primo numero dei Full Color va oltre, portando i protagonisti alle prime vicende che introdurranno il personaggio di Pilaf - primo, vero villain in assoluto di Dragon Ball: un personaggio, a sua volta, non di peso significativo nell'economia degli eventi successivi, ma se addirittura in Dragon Ball Super e in Dragon Ball GT ci ritroviamo in balia delle sue apparizioni significa che il suo personaggio un posticino nel cuore dei fan l'ha occupato.

Un'edizione definitiva

Sciogliamo subito ogni dubbio: Dragon Ball Full Color, com'è stato specificato dall'editore durante la presentazione del volume a Lucca Comics & Games 2017, non è un anime comics. Per chi non lo sapesse, gli anime comics sono dei volumi cartacei realizzati con i fotogrammi del prodotto animato in questione, componendo il tutto in formato di vignetta in modo da regalargli a tutti gli effetti l'aspetto di un fumetto: l'edizione colorata italiana a cura di Star Comics non è nulla di tutto ciò. Dragon Ball Full Color è una riedizione completamente ricolorata, con le tavole originali del manga di Toriyama riproposte in alta definizione e che presentano i caratteri cromatici degli sketch originali del maestro. Il risultato è un volume che presenta un impatto estetico semplicemente formidabile, un mosaico di colori accesi e sgargianti che non stonano in nessuna delle vignette che compongono le circa 250 pagine di cui si compone il tankobon.

Dragon Ball Full Color presenta anche delle "chicche" estetiche di assoluto valore, presentando alcuni valori cromatici che tengono conto dei concept originali di Akira Toriyama: la prima divisa di Goku bambino, per esempio, in diversi frangenti sarà arancione e non blu, mentre i capelli di Bulma presentano una colorazione lilla (come quelli che avrà suo figlio Trunks) piuttosto che il blu/azzurro sgargiante che sfoggia nella versione anime. Il volume, peraltro, si presenta in un formato di grande compattezza e solidità sia per impaginazione che per qualità della carta utilizzata. Un mix che giustifica ampiamente i 6,90 euro necessari per acquistare il volume, un prezzo che ci sembra consono anche per le uscite mensili successive della Saga del giovane Goku, considerata l'enorme qualità dell'edizione.

Leggere Dragon Ball Full Color può rivelarsi un'esperienza ancora più gratificante della prima serie animata, priva com'è al momento di un'edizione in HD sia sotto il profilo della risoluzione che delle colorazioni: la ristampa a colori è ben più di un anime comics e non è semplicemente un'ennesima versione del proprio manga preferito. DB Full Color è, a tutti gli effetti, il formato definitivo dell'opera di Akira Toriyama, quello che nessun vero appassionato dovrebbe lasciarsi sfuggire.

Dragon Ball Dragon Ball Full Color, il cui primo volume è appena arrivato in fumetteria, è molto più di una semplice operazione nostalgia per i fan più appassionati dell'opera di Akira Toriyama. Questa particolare ristampa del manga cult, interamente ricolorata in alta definizione con gli assetti cromatici delineati dalle tavole originali e dagli sketch dell'autore, può essere considerata a tutti gli effetti l'edizione definitiva della leggendaria opera cartacea che ha definito i canoni e i confini del genere manga shonen. Colori sgargianti, tonalità accese in alta definizione e un formato quanto mai compatto e solido, unito all'eccezionale qualità della carta utilizzata, giustificano ampiamente la spesa mensile di 6,90 euro.