Falcon and The Winter Soldier: Isaiah Bradley, il Captain America Nero

La serie MCU incentrata sui personaggi di Sam Wilson e Bucky Barnes ci ha presentato Isaiah Bradley: vediamo la sua storia all'interno dei fumetti Marvel.

Falcon and The Winter Soldier: Isaiah Bradley, il Captain America Nero
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La Fase 4 dell'MCU sta sempre di più espandendo i confini della produzione audiovisiva Marvel, che si presenta sfaccettata e piena di segreti come mai prima d'ora. In tal senso, sicuramente The Falcon and The Winter Soldier sta giocando un ruolo fondamentale, in quanto ha portato alla nostra attenzione le backstory di due personaggi, ovvero Sam Wilson e Bucky Barnes, che saranno importantissimi per i futuri progetti della Casa delle Idee. Tuttavia, non è questo l'unico contributo dello show, perché un altro suo grande merito è quello di dare spazio a figure e tematiche che erano inedite fino a questo momento nel Cinematic Universe. La seconda puntata di The Falcon and The Winter Soldier, per esempio, ha visto l'esordio live-action di Isaiah Bradley, interpretato da Carl Lumbly.

Chi ha dimestichezza con i fumetti Marvel, avrà di certo ricordato questo nome, sussultando nel pensare a una delle storie più drammatiche mai scritte da Robert Morales, autore per lungo tempo della serie comics dedicata a Captain America. Bradley, purtroppo, non era stato ancora introdotto nell'MCU, e ci aspettiamo che presto il suo background venga approfondito dalla serie di Malcolm Spellman; in attesa di scoprirne gli sviluppi, nell'articolo odierno rivedremo insieme la biografia di quello che è conosciuto come Black Captain America all'interno del franchise fumettistico Marvel, esplorando le sue varie apparizioni nelle collane in cui è presente.

Una storia dolorosa

Isaiah Bradley fa la sua prima comparsa nel mondo supereroistico durante Capitan America: La Verità, un volume del 2003 diviso in sette parti, nel quale Steve Rogers si vede costretto a fare i conti con un passato che non conosceva, e compie un'incredibile scoperta destinata a cambiare la sua vita per sempre. La prima volta che Cap sente pronunciare il nome di Bradley è durante un interrogatorio a Philip Merritt, rinchiuso nel penitenziario di Lompoc per omicidio di un agente federale, atti di terrorismo interno e svariati altri crimini d'odio. Insieme a Rogers, a condurre l'interrogatorio c'è anche l'agente Damian Spinrad, che menziona brevemente Isaiah e l'esistenza di Capitan America Nero. Da quel momento, Cap inizia una serie di ricerche che lo portano ad apprendere le vicende del primo afroamericano che ha indossato il costume leggendario del supereroe patriottico, tramite le parole di Faith Shabazz, la moglie di Isaiah.

Bradley è nato e cresciuto a New York, dove ha conosciuto l'amata Faith che ha sposato nel 1940. Sfortunatamente, i due hanno dovuto separarsi per molto tempo dopo Pearl Harbor. Isaiah, infatti, si arruola nell'esercito, e prende parte al terribile conflitto contro le forze dell'Asse. In quel periodo, il governo americano - nonostante la morte del dottor Abraham Erskine, meglio conosciuto come Josef Reinstein - era ancora intenzionato a creare altri super soldati come Steve Rogers.

Con lo scopo di portare avanti diverse sperimentazioni, il colonnello Walker Price e il dottor Wilfred Nagel decidono di sottoporre forzatamente un gruppo di 300 soldati afroamericani a delle sperimentazioni tremende, volte a testare un nuovo siero del supersoldato. Per mantenere segreti i loro piani, l'esercito spedisce delle lettere alle famiglie dei malcapitati, informandoli della loro tragica scomparsa. Nonostante la notizia ricevuta, Faith ha sempre rifiutato di accettare la presunta morte del marito negli anni, continuando a indagare per scoprire la verità su quanto accaduto a Isaiah.

Dei 300 soldati usati come cavie da laboratorio, solamente Bradley e pochi altri suoi compagni sono riusciti a sopravvivere agli orrori che hanno dovuto subire, ottenendo gli stessi poteri di Rogers. Da quel momento, il loro compito è diventato quello di prendere parte a operazioni clandestine segrete per conto delle forze armate statunitensi. Con il tempo, altri membri del gruppo dei sopravvissuti perdono la vita, anche a causa di incarichi sempre più complessi e pericolosi, e Isaiah viene spedito in una missione suicida che prevede l'uccisione del dottor Kosh - che stava nel frattempo sviluppando la sua versione del portentoso siero per conto dei nazisti - e la distruzione di un campo tedesco a Schwarzebitte.

Prima di partire per svolgere il suo compito, Isaiah si appropria di un costume da Captain America, e di uno scudo da portare con sé. Il soldato riesce a far esplodere l'intero laboratorio, ma, nel tentativo di salvare alcune prigioniere ebree segregate nel campo, viene catturato dai nazisti.

Qui avviene l'incontro tra Bradley e nientemeno che Hitler in persona. Il Führer non sembra intenzionato a ucciderlo, né vuole imprigionarlo per quanto successo, ma fa un'offerta al Black Captain: in cambio dei suoi servigi all'armata tedesca, Hitler promette a Isaiah la completa "liberazione" del popolo afroamericano. Al suo categorico rifiuto, il malvagio dittatore impone la reclusione dell'uomo, per eseguire su di esso una serie di test medici, volti a scoprire i segreti delle ricerche condotte dall'esercito americano sui propri militari. Fortunatamente, nel tragitto verso il laboratorio, il convoglio all'interno del quale si trova l'eroe viene attaccato da alcuni partigiani tedeschi, e così il Cap Nero viene liberato. Prima di riuscire a tornare in patria, i valorosi membri della resistenza che lo hanno salvato sono costretti a tenerlo nascosto per cinque mesi. Dopo lunghi momenti di incertezza e paura, finalmente Isaiah riesce a rientrare negli Stati Uniti, ma ad aspettarlo non trova la migliore delle accoglienze.

La nascita della leggenda

Al suo arrivo in America, infatti, Bradley è trattato come un criminale: il suo reato è quello di aver rubato uno dei costumi da Captain America, di proprietà del governo, e per questo viene sottoposto a un processo tenuto dalla corte marziale. Come prevedibile, soprattutto nella situazione storico-politica del periodo, l'uomo è giudicato colpevole, e la pena è severissima. Nel 1943, Isaiah viene condannato all'ergastolo, un insensato atto punitivo, se paragonato al tipo di ordini che era stato costretto a eseguire durante il suo servizio militare.

Da quel momento, inizia la vita in carcere del super soldato, che dura ben diciassette anni. Ogni mese passato in prigione, per Bradley, si trasforma in un'agonia, in quanto il suo fisico e la sua mente subiscono un lento e doloroso processo di deterioramento, a causa del siero (evidentemente meno stabile di quello usato su Rogers). Faith non perde la speranza, e costantemente invia lettere al Presidente e ai più alti organi di Stato, per richiedere la revisione del caso, senza successo.

Nel 1953, per un breve periodo, Faith si trasferisce a Mount Vernon, in Virginia. Proprio in quel momento, la moglie di Isaiah viene contattata da una giovane donna, che afferma di essere la madre surrogata di un figlio nato con il DNA dei due coniugi Bradley. La misteriosa ragazza racconta la sua storia, spiegando come il governo degli Stati Uniti avesse provato per molto tempo a replicare i super soldati sopravvissuti all'esperimento, anche dopo la conclusione della guerra, con l'obiettivo di sfruttarli. Ben trentotto fallimenti sono serviti per ottenere finalmente la nascita di un bambino, che viene chiamato Josiah. Avendo scoperto i malvagi piani dell'esercito, la ragazza, preso con sé il piccolo, era partita alla ricerca di Faith; dopo averla trovata, decide di affidare a lei Josiah, ma la Shabazz (che ai tempi doveva già badare a una figlia), abbandona poco dopo il "figlio", che viene cresciuto in un orfanotrofio.

La vicenda del Black Cap, in quegli anni, inizia a diventare di dominio pubblico, e il nome di Bradley viene spesso associato a quello di altre grandi figure vittime della repressione razzista. A seguito delle innumerevoli richieste di assoluzione da parte di Faith, la lunga prigionia di Isaiah ha termine nel 1960, il giorno prima dell'insediamento di John Fitzgerald Kennedy alla Casa Bianca, ottenendo la libertà, tramite uno degli ultimi provvedimenti del suo predecessore, Dwight D. Eisenhower. Dopo la sua scarcerazione, la storia del Black Captain assume una portata ancora maggiore, e l'uomo riceve le visite di personalità influenti come Nelson Mandela, Spike Lee, Angela Davis, Malcom X e Colin Powell. Nonostante l'importanza di un nome del genere, al di fuori della comunità afroamericana, la sua storia rimane quasi totalmente sconosciuta, fino a quando Steve Rogers non inizia a volersi informare su quanto successo a un uomo valoroso come Bradley.

L'incontro con Captain America

Avendo ascoltato con grande attenzione la commovente storia raccontata da Faith, Steve Rogers manifesta ancora di più la volontà di voler conoscere lo storico primo Black Captain America. Nonostante si fosse diffusa la voce che l'uomo era morto, in realtà non è così, e Rogers può quindi incontrare Isaiah, stringergli la mano, e scattare qualche foto commemorativa insieme a lui, in segno di profondo rispetto.

Inoltre, è proprio da Cap che Bradley riceve nuovamente il costume che aveva indossato in missione (il cimelio si trovava a casa di Merritt, fanatico nazista, e appassionato di fumetti dei supereroi). Steve inizia da quel momento un rapporto di amicizia profonda con tutta la famiglia dell'uomo, culminato con l'invito al matrimonio di T'Challa con Ororo Munroe (ovvero Tempesta). Questa è l'occasione, per i supereroi afroamericani che presenziano alle nozze, di poter scambiare qualche parola con quello che per loro è una vera e propria leggenda. Tuttavia, la vita ancora una volta mette a dura prova l'esistenza di Isaiah, questa volta però a causa di alcuni eventi legati al nipote Elijah. Cresciuto ammirando le imprese del nonno, Elijah Bradley è fortemente intenzionato a diventare anch'egli un supereroe come Black Captain America, e per questo motivo il ragazzo inizia ad assumere l'Ormone di Crescita Mutante, per simulare i poteri da super soldato, e mentendo riguardo all'origine delle sue capacità (Elijah aveva dichiarato di esserne entrato in possesso dopo una trasfusione di sangue con il nonno Isaiah).

Grazie alle nuove abilità, il giovane entra nel gruppo degli Young Avengers, senza però farne menzione né all'ex Black Cap, né tantomeno a Faith. I due lo scoprono solamente quando Steve Rogers, nel tentativo di sciogliere un gruppo pericoloso da gestire come quello dei Giovani Vendicatori, nomina anche Eli tra i suoi membri. Durante l'invasione degli Skrull, Patriot (nome da eroe del nipote di Capitan America Nero) salva Steve dall'attacco di un potente laser indirizzato verso di lui, facendogli da scudo. Ferito gravemente, solamente una trasfusione di sangue del nonno - questa volta vera - è in grado di salvare il ragazzo. Grazie a questa operazione, inoltre, Elijah ottiene dei poteri reali, che gli permettono di onorare il nome del suo idolo da vero supereroe.

La storia di Capitan America Nero è di certo tra le più tristi e intense di tutto il mondo Marvel. Sebbene non sia stato protagonista di un grande numero di archi narrativi, Isaiah Bradley è un esempio perfetto di resilienza e forza di volontà, valori che lo rendono il simbolo del coraggio nell'universo fumettistico dei supereroi. La speranza è che anche all'interno dell'MCU, dopo la sua introduzione, una figura del genere sappia ritagliarsi il suo spazio, e possa rappresentare tutto l'insieme di ideali, giustizia e patriottismo che ne hanno caratterizzato la controparte cartacea.