Speciale Hugo Pratt

Speciale dedicato al maestro italiano dell'avventura a fumetti Hugo Pratt, il compianto padre/sosia di Corto Maltese.

Speciale Hugo Pratt
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"Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese." A pronunciare questa frase è stato Umberto Eco e si riferiva proprio al capolavoro a fumetti di Hugo Pratt, quel capolavoro a nuvole azzurre di mare e di cielo, che ha incantato i lettori di tutto il mondo. E ora, per voi, qui su Animeye, uno speciale dedicato al genio italiano/internazionale del grande maestro veneziano che mai come nessun altro ha proiettato nelle sue tavole il romantico spirito dell'avventura picaresca.

L'infanzia del mondo

Hugo Eugenio Pratt, questo il suo nome completo, nacque un giorno, quasi per caso, a Rimini nel 1927 e ci lasciò soli il 20 agosto del 1995, quando i suoi occhi si spensero a Grandvaux, ma di lui ci restano tutte le sue opere a fumetti e non solo. Il giovane Hugo ha vissuto quasi tutta la sua infanzia a Venezia, in un ambiente familiare e decisamente cosmopolita. Il suo avo paterno, Joseph Pratt era di origini inglesi mentre la famiglia materna era composta da un nonno, un ebreo marrano mentre la nonna era di origine turca. Il genio creativo, l'ispirazione, il logos colto che brucia e arde nelle tavole del Maestro arriva da questo ambiente e dai suoi contrasti dove la madre, Eveline Genero, è una appassionata di scienze esoteriche, della cabala e della cartomanzia mentre il padre è un militare di carriera che nel 1936 si trova nella colonia italiana dell'Abissinia. Coinvolto giocoforza nel pazzo mondo della Seconda Guerra Mondiale, a 14 anni, viene arruolato dal padre nella polizia coloniale ed è qui comincia a venire in contatto con il mondo militare, non solo italiano ma anche inglese, abissino, senegalese, francese e il fascino di quel mondo gli rimarrà impresso dentro per sempre, finendo catapultato nei suoi lavori pieni di affascinanti divise, stemmi, colori caldi e di volti veri quanto duri. Ma è sempre in questo periodo che incontra e si innamora dell'avventura della fantasia e si dedica alle letture di James Oliver Curwood, Zane Gray, Kenneth Roberts e scopre anche i primi fumetti americani come l'avventuroso "Terry e i pirati" di Milton Caniff o lo Spirit di Will Eisner. Tornato in Italia alla morte del padre nel 1943, frequenta il collegio militare di Città di Castello e grazie alla buona padronanza della lingua inglese, nel 1944 diventa interprete dell'esercito alleato col quale rimane fino alla fine della guerra anche se nell'autunno del '44 rischiò di essere fucilato dalle SS, che lo credevano una spia.

Dall'Argentina al Corto di Malta

Nel 1947 fonda assieme a Maurizio Faustinelli e Alberto Ongaro "Albo Uragano" sulle cui pagine vide la luce Asso di Picche, un eroe mascherato dal costume giallo. La testata, pur vantando collaborazioni prestigiose con Dino Battaglia, Rinaldo D'ami e Giorgio Bellavitis, non ha vita lunga in Italia, ma trova un successo commerciale in Argentina tanto che Pratt, su invito dell'Editorial Abril, assieme ad altri autori veneziani va a lavorare in Argentina, a Buenos Aires. Lo stato sudamericano, per Pratt, sarà fondamentale per la sua maturazione e diventerà la terra della passione per tredici anni. Incontrerà disegnatori locali come Salinas o i fratelli Del Castillo, si appassionerà al Tango, ballo passionale per eccellenza, farà amicizia con il noto jazzista Dizzy Gillespie, aggiungerà lo spagnolo alle sue conoscenze linguistiche e scopre la grande letteratura sud americana di Octavio Paz, Leopoldo Lugones, Jorge Luis Borges e Roberto Arlt. Ma la passione diventa carne e tre sono le donne che segneranno la sua vita: Gucky Wogerer,Gisela Dester e infine Anna Frogner da cui avrà matrimoni, figli e ispirazione. Molti saranno i lavori nati in in Argentina: Junglemen, su testi di Ongaro, Sgt. Kirk, Ernie Pike e Ticonderoga, quest'ultime tutte scritte da Oesterheld. Ma il periodo d'oro finisce quando l'Argentina entra in crisi economica e dopo un breve periodo londinese e una tentata avventura americana, Pratt torna in Italia dove trova una collaborazione con il Corriere dei Piccoli. Ma la sua carriera cambia quando incontra Florenzo Ivaldi, correva l'anno 1967 quando fondarono una rivista intitolata Sgt. Kirk dove, a partire dal numero 1, esordì un certo Corto Maltese con Una ballata del mare salato. L'Argentina sarà qualcosa che rimarrà addosso a Pratt per quasi tutta la sua vita artistica, uomo curioso e ispirato, avrà sotto pelle la passione per il conte latino americano a passo di tango, infarcendo le sue storie con i misteri della Patagonia e la ricomparsa di Butch Cassidy.

Corto, una leggenda personale e di famiglia

I loro nomi sono legati a doppio filo, non esisterebbero l'uno senza l'altro. Senza Hugo Pratt non c'è Corto Maltese, senza Corto Maltese non avremmo avuto Hugo Pratt in un legame che va ben oltre il semplice rapporto autore/personaggio, ma che è una simbiosi di visioni e di sogni. Corto Maltese, possiamo infatti dire che "è quanto più di Pratt ci sia rimasto al mondo". Non solo per il successo di questa serie diventata cult in ambito mondiale, ma anche per via di quel che Hugo Pratt stesso ha messo nel suo personaggio. Corto Maltese è un mondo a parte, fatto di sogni, di miraggi e di speranze, dove il romanticismo arriva a sfiorare il nichilismo più puro. Ma il marinaio di Pratt è anche un alter ego dell'autore, un vero e proprio figlio narrativo riempito con le storie provenienti dal suo mondo familiare. Già dal nome, il suo autore ci fa capire quanto sia complicato, misterioso e ben congeniato l'universo narrativo di Corto Maltese. Corto è inteso per rapido, in argot spagnolo, mentre Maltese indica la sua provenienza. Inutile dire che le origini del marinaio si mischiano in maniera leggendaria a quelle di Hugo Pratt. Corto è figlio di marinaio inglese di Tintagel King's Arthur, nipote di una strega dell'Isola di Mann mentre sua madre è una gitana di Siviglia, la Niña di Gibraltar. Attraverso il suo personaggio principale Pratt ha riscritto in maniera leggendaria le origini della sua famiglia, approfondendo l'aperto contrasto del mondo mistico materno con quello militare del padre. Corto cresce tra la rocca di Gibilterra e il fascino di Cordova per poi essere mandato a studiare alla scuola ebraica del rabbino Ezra Toledano a La Valletta. Corto affascina da subito i suoi lettori e Pratt lo caratterizza in maniera eccellente, lasciandolo in balia del romanticismo ma integrato in una way of life tutta d'un pezzo. Un esempio su tutti: quando la cartomante Amalia si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra, Corto Maltese prende il rasoio d'argento del padre e se ne incide una da solo a dimostrare che sarà l'artefice della sua fortuna. Corto Maltese è la personificazione delle idee di Hugo Pratt: scettico, internazionale, idealista, mistico e sempre aperto a fare amicizie "vere" di ogni genere. Narrativamente Corto Maltese è una fucina d'ispirazione che rimanda ai grandi romanzi d'avventura di Conrad, Melville e Dumas. Le avventure di questo marinaio fuori generis hanno ispirato migliaia di lettori e hanno accompagnato nel loro peregrinare per il mondo un numero indefinito di uomini e questa è senza ogni forma di dubbio l'eredità più grande che il Maestro ci ha lasciato. Attraverso le avventure del suo alter ego marinaresco Pratt si afferma come uno dei più importanti autori di fumetti al mondo grazie ad uno stile narrativo colto e popolare e ad un lavoro grafico essenziale quanto espressivo - con pochi tratti è in grado di rendere magica e malinconica una sua tavola, vedere per credere - La serie del marinaio di Malta sarà composta da uno splendido arco narrativo limitato a 29 storie. Oltre a Corto Maltese sono da segnalare la serie de Gli scorpioni del deserto, ambientata in Africa durante la seconda guerra mondiale (chiaro il richiamo alla sua infanzia), di cui Pratt scrisse e disegnò cinque storie e i quattro libri.

Parole

«Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.»

Corto Maltese

Sentiti omaggi

Esistono alcuni legami tra Pratt e il mondo massonico, l'autore era infatti membro della Gran Loggia d'Italia degli Alam e in una sua storia, "Favola di Venezia" sono molti i richiami e gli omaggi alla massoneria. Inoltre ha scritto diversi libri tra i quali citiamo il romanzo di Criss Kenton e Jesuit Joe La sua fantasia grafica e il suo tratto magico sono stati richiesti in campi diversi dal fumetto, ha colorato di nuovo una macchina di Formula 1 con i colori delle sigarette Gitanes, così come ha "disegnato" su zaini Invicta e su una serie di carte telefoniche francesi. In Francia è stato nominato "Cavaliere delle ari e delle Lettere" mentre viene citato in film americano come il primo "Batman" di Tim Burton o "Hannah e le sue sorelle" di Woody Allen. Ma durante tutta la sua carriera si è sempre e solamente definito un"fumettaro"

Animeye Biographies Un uomo semplice in un mondo complicato: un artista perfetto che si è riversato nelle sue opere senza risultare mai banale nella sua linearità. A guardare il suo tratto leggero, quasi etereo, si rimane incantati tutt'oggi e a leggere le sue storie può solamente aumentare il rimpianto per la scomparsa di questo grandissimo autore.