Speciale Jojo

Le bizzarre avventure di Jojo

Speciale Jojo
Articolo a cura di

Il Manga

Hirohiko Araki ha colpito ancora! Il suo ultimo manga, si può veramente definire "bizzarro"!. Sto parlando di "Le bizzarre avventure di Jojo", da anni pubblicato in Italia dalla Star Comics e testimonianza inconfutabile della geniale follia di Araki!
Araki, già noto per opere importanti quali "Baoh" (fantomatica "superarma biologica") e mini storie come Gorgeous Irene, ha riversato in "Jojo No Kimiyona Boken" probabilmente tutta la sua stravaganza . E' per ora diviso in 5 serie, la sesta è tutt'ora in corso in Giappone.Rappresenta il primo manga generazionale della storia: come già detto, è diviso in 5 serie, e per ognuna di esse cè un protagonista diverso. Ciò che li accomuna e li lega in qualche modo però, è la presenza delle lettere "Jo Jo" nel nome e nel cognome (tranne il caso particolare di Josuke Higashikata nella quarta serie, ma leggendo il fumetto ne comprenderete meglio i motivi.....).
Narra principalmente le peripezie della famiglia Joestar, e dei suoi rapporti con una misteriosa maschera di pietra (che dona all'uomo l'immortalità, rendendolo un vampiro). La trama si evolve poi di serie in serie,evolvendosi così come i suoi protagonisti. Il primo è Jonathan Joestar, rampollo della famiglia Joestar, che in seguito alla morte di suo padre per mano del malvagio Dio Brando (fratellastro di Jonathan, e "vittima" del fascino della maschera), per ottenere vendetta e salvare l'umanità si troverà costretto ad apprendere "la Tecnica delle "Onde Concentriche" basata su un particolare ritmo di respirazione, unica via per opporsi al fratellastro e ai suoi seguaci vampirizzati (oltre naturalmente alla luce del sole! Non preoccupatevi, niente acqua santa, crocefissi o paletti di frassino.....almeno per una volta!). Il suo maestro? Uno dei maestri delle Onde Concentriche, Willie E. Zeppeli. Le vicende proseguono poi con Joseph, nipote di Jonathan e talentuoso esperto della medesima tecnica del nonno.Sono gli anni della Seconda Guerra Mondiale, con non pochi riferimenti al nazismo; i nemici di turno sono i cattivissimi "Signori delle Tenebre", creatori della machera nonché alla ricerca di una misteriosa pietra rossa capace di rendere invulnerabili anche dal sole e dalle onde.Ma è con la terza serie che avviene l'incredibile che condizionerà la saga da lì in avanti: l'introduzione del potere "stand", una sorta di proiezione del personalità (un "alter ego" creato dal possessore dello stand stesso) che combatte insieme al suo "portatore". Stavolta abbiamo come personaggio principale Jotaro Kujo, nipote di Joseph, alle prese col redivivo Dio Brando. Questa è probabilmente la serie migliore: un viaggio contro il tempo dal Giappone all'Egitto (le prime 2 serie erano ambientate in America, Italia e Inghilterra), per salvare Holly, madre di Jotaro e figlia di Joseph, vittima di un'oscuro maleficio legato allo stand e al corpo di Jonathan...in possesso di Dio!.La quarta serie vede come protagonista lo zio di Jotaro, il sopra menzionato Josuke, nato da una "scappatella" di Joseph (e cui si spiega il perchè della mancanza del "Jojo" in Josuke: Higashikata è infatti il cognome della madre). Araki ci svela il mistero legato all'Arco e alla Freccia, antichi artefatti capaci di tramutare semplici esseri umani in portatori stand. Il nemico di turno è un serial killer di nome Yoshikage Kira. L'ambientazione della vicenda cambia notevolmente rispetto alle saghe precedenti, attribuendo peraltro alla trame e ai personaggi un diverso taglio psicologico: Morio Cho, cittadina giapponese, nell'anno 1999.Grande estimatore dell'Italia e delle sue tradizioni, decide poi di ambientare la quinta serie nel nostro Paese. Napoli, Roma, Venezia, la Sardegna sono solo alcune delle tappe toccate da Giorno Giovanna, nuovo Jojo, figlio nientemeno che di Dio Brando. Sogno del giovane ragazzo è diventare il più grande Gangster della storia grazie all'organizzazione mafiosa "Passione", spodestandone il boss Diavolo. Avrà dalla sua parte un piccolo manipolo di ribelli ex-membri dell'organizzazione, che lo aiuteranno nel suo intento.

Particolarità

Qui ragazzi si sfiora veramente la pazzia......le trovate di Araki stupisconodi continuo.L'autore è solito attribuire al protagonista di turno dei poteri apparentemente inutili, ma è proprio qui che se ne evidenzia la genialità. La forza dei "buoni" non è nei loro poteri, ma in come questi vengono usati. Ogni nuovo nemico che i nostri eroi si trovano davanti sembra in possesso di poteri apparentemente invincibili......ma regolarmente il protagonista ha un'idea o una trovata che nessun lettore si aspetterebbe, risolvendo la "scazzottata fra stand" in una brillante e soprattutto arguta vittoria. Detto così non sembra poi una gran cosa, ma vi assicuro che leggendo vi verrà da chiedervi se Hirohiko non sia fortemente disturbato! I nomi degli stand hanno origine dai tarocchi o dagli dei egizi.Grande importanza poi viene attribuita alla psicologia dei personaggi: ognuno di essi ha un suo modo di fare, un suo carattere ben delineato, ma soprattutto ha un diverso obiettivo nella propria vita. Araki cura moltole loro vicende personali, la loro origine, il perchè del loro modo di fare......i protagonisti sono abbigliati in maniera tale da ricalcarne perfettamente l'ambientazione e il periodo storico con una ricerca quasi maniacale di originalità.I poteri che poi per i cosiddetti "stand" sono di una varietà ineguagliabile: si parte da semplici "cazzottoni" portati a grande velocità per arrivare poi alla possibilità di aprire cerniere su qualsiasi cosa o di fermare il tempo e addirittura di cancellare lo spazio!Altra caratteristica del manga è il numero sprositato di citazioni musicali e cinematografiche presenti: Araki, grande appassionato di musica, inserisce nomi di cantanti e gruppi musicali: "Red Hot Chili Peppers" ,"Metallica" ,ecc.

Jojo e le sue trasposizioni

Gli OAV.Spesso accade, che la trasposizione di un manga in video riguardi solo una parte dello stesso(cioè il fumetto non viene presentato nella sua interezza all'interno del cartone animato) e Jojo rispetta questa "regola". Infatti solo la terza serie è presente nell'OAV, in 6 episodi.Sono caratterizzati da un ottimo tratto, la terza serie è riprodotta in maniera fedele ma solo per quanto attiene al viaggio in Egitto (per quanto ne possiamo sapere, l'acquisizione dei diritti non rientra nei piani di nessuna casa produttrice) Ottime anche le musiche e la regia.
Per quanto riguarda Jojo nel mondo dei videogiochi, per ora abbiamo 3 titoli: "Jojo's Bizarre Adventure", per Dreamcast, Super Nintendo e PSX. Sono in possessori quest'ultimo, e posso assicurarvi che ne vale veramente la pena! Il gioco si presenta come una sorta di picchiaduro di immediato approccio infarcito da sequenze in cui dovrete essere abili a smanettare i pulsanti del pad.Presentato con originalità ed innovazione, la grafica ricorda molto la serie Street Fighter Alpha (lo stesso gioco è stato prodotto dalla Capcom); uno dei contro del gioco è probabilmente il sonoro, piuttosto scarno e di poco coinvolgimento. Come ogni beat'em up che si rispetti sono presenti molte modalità di gioco, tra cui lo Story Mode, l'Arcade e una sorte di galleria di immagini da sbloccare durante il prosequio dell'avventura..

Le Bizzarre Avventure di Jojo Probabilmente questo è uno dei fumetti più particolari e appunto "bizzarri" mai scritti. Araki oltre che ad essere un eccellente sceneggiatore, è anche un ottimo disegnatore, il che rende il manga a mio avviso un "must" per gli amanti del genere "cazzotti e calci ma non solo". E se non vi piace il genere, godetevi le genialate (non mi stancherò mai di dirlo) del pazzo Araki......l'unico problema sarà reperire i numeri più vecchi....tenendo conto che il fumetto dura da sette anni (e con la sesta serie durerà ancora di più) ma vi assicuro che ne vale la pena!...............................Hora, Hora,Hora !