Joker: 5 fumetti indimenticabili sul folle pagliaccio di Gotham City

Ecco di seguito alcune tra le storie più importanti dedicate alla nemesi per antonomasia del Cavaliere Oscuro: Joker.

Joker: 5 fumetti indimenticabili sul folle pagliaccio di Gotham City
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

Joker, la storica nemesi di Batman, è senza ombra di dubbio uno dei cattivi più iconici dell'intera storia dei comics, capace di rinnovarsi con il passare del tempo senza mai perdere però i suoi aspetti caratteristici.
La chiave del successo del personaggio è forse legata (in questo caso più di altri) al gran numero di autori che si sono avvicendati nel caratterizzarlo nel corso del tempo, donandogli una personalità stratificata in cui la follia viene declinata attraverso innumerevoli variabili e sfumature.
In occasione dell'uscita nelle sale italiane dell'omonimo film diretto da Todd Phillips, andiamo a riscoprire alcune tra le storie più importanti dedicate al personaggio.

Batman #1

Il folle clown psicopatico creato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, fa il suo esordio nel 1940, diventando con il passare del tempo la nemesi per eccellenza dell'Uomo Pipistrello.
Il villain, modellato ispirandosi alla figura di Gwinplayne, il protagonista del film muto L'uomo che ride, pur risultando per ovvie ragioni caratterizzato in maniera abbastanza standard, risulta fin dall'inizio iconico per il suo character design particolare.
La prima incarnazione della nemesi di Batman - seppur possa apparire a tratti buffa per i lettori contemporanei - risulta ancora oggi carica di fascino anche per le sue origini non del tutto chiare e per i suoi metodi pittoreschi con cui si macchia dei più efferati crimini, tra cui l'omicidio tramite il suo pericolosissimo veleno esilarante, una delle tante cifre distintive del personaggio.
Una storia che quindi si avvicina a varie influenze stilistiche, tra cui il poliziesco, il pulp e il noir adatta a un pubblico di ogni età.

Joker: l'uomo che ride

Ed Brubaker torna a narrare nuovamente le origini del Joker, avvicinandosi a operazioni simili a quanto visto in storie come Batman: Anno Uno.
In questa opera, la figura del villain clownesco viene così modernizzata senza però tradire il materiale di partenza, valorizzando tutti gli aspetti più strambi e perversi del personaggio riuscendo al contempo a eliminarne la fisiologica goffaggine delle origini (tale solo e soltanto per il fatto che sono passati ben ottant'anni dalla sua prima apparizione).

Il volume ci trasporta quindi in una Gotham City dove un misterioso folle omicida inizia a uccidere le persone più influenti della società, che muoiono con un inquietante sorriso stampato sul proprio volto. Batman è così chiamato in causa per affrontare ancora una volta il suo nemico principale, in un vero e proprio remake della classica prima storia che li ha visti contrapposti.

Arkham Asylum: una folle dimora in un folle mondo

La storia autoconclusiva scritta da Grant Morrison e disegnata da Dave McKean rimane ancora oggi una delle avventure più evocative dedicate a Batman e alla sua storica nemesi.
Il Cavaliere Oscuro è costretto a entrare nel manicomio di Arkham dato che i supervillain/pazienti lì presenti hanno preso il controllo della struttura, capitanati ovviamente dal Joker.
Attraverso un contesto stilistico e narrativo dalla forte valenza introspettiva e surreale - per merito anche degli ottimi quanto evocativi disegni di McKean - Ed Brubaker imbastisce una storia cupa e matura in cui il lato introspettivo diventa predominante.
Batman si ritrova così di fronte a molte delle sue storiche nemesi (spesso mostrate attraverso canoni diversi da quelli a cui siamo abituati) impegnato più che mai nell'uscire da una situazione che via via diventa sempre più pericolosa.
La stessa figura del Joker ne esce più forte che mai, grazie a una caratterizzazione introspettiva di grande impatto, capace di spaziare sapientemente dalla più bieca brutalità alla più morbosa e perversa ironia.

Batman: Una morte in famiglia

Ovviamente in un elenco simile non poteva mancare la storia che forse più di tutte ha segnato la storia editoriale del personaggio, dato che la stessa DC lasciò decidere ai fan (che si espressero all'epoca tramite un sondaggio telefonico) la sorte che sarebbe toccata alla storica spalla del Cavaliere Oscuro, Robin.

Il fumetto, uscito alla fine degli anni '80, mostra la morte di Jason Todd (il secondo Robin succeduto a Dick Grayson) per mano del Joker, che per arrecare un danno gigantesco alla sua nemesi decide di uccidere il giovane ragazzo, pestandolo brutalmente con una spranga di ferro.
La storia, oltre che segnare un'intera generazione di lettori, è anche entrata di diritto nella mitologia batmaniana, a tal punto da essere ripresa più volte in differenti media, tra cui i videogiochi.

Morte della famiglia

Per quanto riguarda storie maggiormente recenti, è bene citare l'arco narrativo scritto da Scott Snyder, in cui vediamo il Joker tornare alla ribalta dopo una lunga assenza per riaffermare il suo status di nemesi per eccellenza di Batman.
Il nuovo look del villain, che in questa storia compare forse nella sua versione più inquietante di sempre (dato che arriva a indossare la propria pelle come una maschera), non può che donare a tutta l'avventura una vera e propria valenza orrorifica.

Snyder è stato molto abile nel giocare per sottrazione piuttosto che inserire un numero esagerato di elementi narrativi; la storia vede infatti Joker intenzionato semplicemente a uccidere tutti gli affetti più cari del Cavaliere Oscuro in qualunque modo possibile.
Un ritorno se vogliamo alle origini capace di dare nuovo lustro tanto alla figura di Batman quanto a quella del Joker, grazie a una storia semplice nello svolgimento ma non per questo meno coinvolgente di tutte quelle citate in precedenza.

Vi chiederete perché abbiamo escluso The Killing Joke, una delle più audaci opere di riscrittura operate sul principe del crimine di Gotham City. È semplice: questa storia l'abbiamo inclusa tra i 5 migliori fumetti di Batman di sempre in occasione dello speciale per gli 80 anni del Cavaliere Oscuro. Non volevamo ripeterci, dando spazio ad altri grandi capolavori dei comics contemporanei e passati.