Netflix: i migliori anime shonen da guardare sulla piattaforma streaming

Abbiamo selezionato per voi 6 tra le migliori serie anime di genere shonen presenti sulla piattaforma streaming...

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La piattaforma di streaming Netflix presenta un vasto assortimento di serie anime shonen, ma quali sono le migliori? Ne abbiamo scelte sei che, secondo noi, hanno qualcosa in più rispetto alle altre e che possono rappresentare un buon punto d'inizio per chi volesse avvicinarsi a questo imprescindibile genere dell'animazione made in Japan.

Death Note

Nato come manga nel 2003 ad opera di Tsugumi Oba e Takeshi Obata, Death Note ha riscosso immediatamente un successo planetario. Nel 2006 lo studio Madhouse ne realizza la serie anime in 37 episodi, diretta da Tetsuro Araki, cui sono seguiti lungometraggi, videogames, light novel, miniserie live action e chi più ne ha più ne metta. La storia di Death Note comincia quando uno Shinigami, un dio della morte di nome Ryuk, lascia cadere sulla terra per capriccio uno dei "quaderni della morte", usati da lui e dai suoi simili per mettere fine alla vita degli umani: scrivendone il nome su un pezzo della carta del quaderno, chiunque può essere ucciso - a condizione che la persona che lo utilizza scriva il nome della vittima designata conoscendone il volto; quando il nome viene scritto, la vittima designata muore entro quaranta secondi di arresto cardiaco, salvo non venga specificata una differente causa di morte. Quando Ryuk giunge sulla terra tempo dopo, per verificare i frutti del proprio esperimento, scopre che il quaderno è stato recuperato dallo studente modello Light Yagami. Il giovane ne ha studiato il funzionamento e ha deciso di utilizzarlo per cambiare il mondo e istituire un nuovo ordine. Sarà l'inizio di una sfida mortale fra Light e i suoi avversari, primo fra tutti il brillante detective L, con cui svilupperà uno strano rapporto di odio-amore. Arricchita da uno stile di disegno barocco, modellato su quello del maestro Obata, e da una splendida colonna sonora, Death Note è una serie che inquieta gettando uno sguardo sulla sete di sangue e di dominio che si cela nel profondo del cuore degli uomini. Thriller tesissimo, sorretto da una tensione palpabile e da una manciata di personaggi disumani nelle accezioni più varie del termine, Death Note ha saputo piantarsi saldamente nell'immaginario collettivo.

Toradora!

Serie di 25 episodi tratta dalle light novel della scrittrice Yuyoko Takemiya e realizzata nel 2008 da J.C.STAFF, studio che tra le altre cose si sta occupando di realizzare la seconda stagione di One-Punch Man. Questo spassosa e coloratissima commedia romantica racconta le vicissitudini di Ryuji Takasu, studente del secondo anno del liceo Ohashi, i cui truci tratti somatici da yakuza (ereditati dal padre, da lui mai conosciuto) nascondono in realtà un animo premuroso e una autentica ossessione per la pulizia.

Ryuji vive solo con la giunonica madre Yasuko e un ripugnante pappagallino di nome Inko-chan ed è innamorato da sempre di Minori Kushieda, una ragazza solare ed energica che pare non fermarsi mai. La migliore amica di lei, la temibile Taiga Aisaka detta "La tigre palmare" (classica personalità tsundere, scorbutica e violenta in apparenza ma dolce e insicura nel profondo) è a sua volta innamorata del serio Yusaku Kitamura, migliore amico di Ryuji. Dopo essersi smascherati a vicenda, Ryuji e la Tigre stipuleranno un patto di reciproca assistenza: lui aiuterà la ragazza a confessare il proprio amore a Kitamura e lei assisterà Ryuji nei suoi tentativi di conquistare Minori. Come si vede, più che con il genere shonen Toradora! presenta molti punti di contatto con il classico prodotto shojo, e la questione è dibattuta in rete ormai da anni. Tuttavia, sia le light novel che il manga derivato sono stati serializzati su riviste - rispettivamente Dengeki Bunko e Dengeki Daioh - destinate prettamente a un pubblico maschile e questo, unitamente al concept grafico e caratteriale dei personaggi e al focus narrativo su Ryuji, ci permette di classificarlo come uno shonen a tutti gli effetti. Per il resto, la trama di questo anime è semplice ma riesce ad essere pienamente coinvolgente, mantenendosi in miracoloso equilibrio fra dramma scolastico e commedia demenziale, senza mai esagerare in un senso o nell'altro. I personaggi sono vividi e sanno farsi amare, disegni e animazioni sono ottimamente realizzati e nel complesso Toradora! riesce a risultare fresco e innovativo pur giocando in un territorio ampiamente già esplorato.

Sfondamento dei cieli Gurren Lagann

In un futuro lontano l'umanità si è rifugiata nel sottosuolo e sopravvive espandendosi continuamente grazie all'attività dei cosiddetti scavatori, dei quali il migliore è il giovane Simon, un orfano che vive nel villaggio di Jeha assieme al piantagrane Kamina - che gli fa da fratello maggiore. Kamina, ardito e risoluto, ha un sogno: rivedere la superficie. Un giorno il villaggio viene attaccato da un immenso robot e saranno proprio loro, grazie all'aiuto della bella Yoko e di un altro mecha scoperto dallo stesso Simon, a sconfiggerlo e a raggiungere la superficie esterna. Questo evento darà il via a una grande avventura, che porterà i tre giovani a fondare la Brigata Dai-Gurren e a combattere contro i tenaci uomini-bestia. Gurren Lagann nasce direttamente come serie anime nel 2007 ad opera dei professionisti dello studio Gainax (realizzatori fra gli altri del grandissimo Neon Genesis Evangelion): diversissimo dal suo predecessore, Sfondamento dei cieli Gurren Lagann è un prodotto altrettanto imperdibile, autentico romanzo di formazione caratterizzato da una narrazione inizialmente leggera e frastornante ma che va via via evolvendo e maturando sempre più, come il suo mondo e i suoi indimenticabili protagonisti.

Fullmetal Alchemist

«L'alchimia è la scienza della comprensione, della scomposizione e della ricomposizione della struttura della materia, tuttavia, non è onnipotente: non è possibile creare qualcosa dal nulla. Se si desidera ottenere qualcosa, bisogna dare in cambio qualcos'altro che abbia un medesimo valore; questo scambio equivalente è alla base dell'alchimia. La trasmutazione umana è vietata agli alchimisti: è un'operazione impossibile e proibita. » Questo principio, detto dello Scambio Equivalente, costituisce il fondamento narrativo e morale della serie del 2003 Fullmetal Alchemist.
Anche questo shonen, realizzato dallo studio Bones nasce come manga scritto e disegnato da Hiromu Arakawa ma dopo averlo seguito fedelmente per alcuni episodi se ne discosta via via sempre di più per seguire un percorso originale (anche perché all'epoca il fumetto era ancora ben lungi dall'essere concluso). Ambientata in una versione fantasy del nostro primo novecento, Fullmetal Alchemist è la storia di due fratelli alchimisti, Edward e Alphonse Elric, che viaggiano alla ricerca della pietra filosofale, l'unico artefatto al mondo in grado di consentirgli di riottenere le parti dei loro corpi che hanno perduto durante un rito alchemico proibito,volto a riportare in vita la madre morta. Successo globale di pubblico e di critica, Fullmetal Alchemist è un viaggio di crescita e di scoperta. I combattimenti sono frizzanti e fantasiosi e la parabola dei due fratelli accomunati da un passato tragico tiene letteralmente incollati allo schermo. Nel 2009 lo studio Bones ne ha realizzato una sorta di remake, intitolato Fullmetal Alchemist: Brotherhood, molto più fedele al manga: i pareri in rete sono contrastanti, lasciamo quindi allo spettatore il piacere di scoprire se questa "seconda versione" di uno degli anime più celebri di tutti i tempi sia più o meno interessante della precedente.

One-Punch Man

Pubblicato a partire dal 2009 sotto forma di capitoli singoli, disponibili gratuitamente sul suo sito internet, il fumetto realizzato dal "mangaka per hobby" ONE è stato trasposto in anime nel 2015 dallo studio MADHOUSE. One-Punch Man è la storia, demenziale e parodistica, di un "eroe per hobby" di nome Saitama che dopo aver acquisito una forza sovrumana è giunto ad uno stato di apatia, dal momento che ogni suo scontro si conclude con la sua vittoria dopo un solo colpo.

Nonostante la forza mostruosa, Saitama conduce quindi un'esistenza da NEET da cui riuscirà a riscuotersi soltanto dopo l'incontro con il serio cyborg Genos e i membri dell'Associazione degli Eroi, organizzazione il cui scopo è quello di sgominare i rivoltanti Esseri Misteriosi, mostri assassini che ogni giorno spuntano dal nulla e si scatenano mettendo a repentaglio la vita degli esseri umani. One-Punch Man nasce come parodia del genere battle shonen (i riferimenti a L'attacco dei giganti e a Dragon Ball si sprecano) ma man mano evolve mettendo in campo personaggi riuscitissimi e un world building intrigante in costante trasformazione. I disegni e le animazioni dello studio di produzione sono eccezionali (notare come, durante i combattimenti e nel corso delle trasformazioni, il design diventa più grossolano e impreciso, arrivando a somigliare alla grafica "scarabocchiata" del fumetto originario) e Saitama è un personaggio spassosissimo, del tutto originale per un genere ormai ampiamente codificato. Una seconda stagione dell'anime è attualmente in produzione ad opera dello studio J.C.STAFF ma non se ne conosce ancora con precisione la data della messa in onda.

L'attacco dei giganti

Probabilmente avrete già sentito parlare di questo anime, tratto dalla serie manga horror-fantasy di Hajime Isayama che in meno di dieci anni ha scalato le classifiche di vendite e fatto incetta di premi. L'anime è diretto da Tetsuro Araki, già regista di Death Note e Death Parade, e realizzato (con la diretta supervisione dello stesso Isayama) da Wit Studio e Production I.G, ed è ambientato in un universo alternativo in cui l'umanità è stata decimata dalla comparsa dei giganti, creature grottesche immortali e antropofaghe, giungendo a rinchiudersi all'interno di città circondate da enormi mura difensive. I protagonisti - Eren Yeager, Armin Arelet e Mikasa Ackermann - sono tre giovani che, dopo aver subito un attacco da parte di due giganti dai poteri mai visti prima, saranno costretti ad abbandonare la propria città. Diverranno membri dell'Armata Ricognitiva, che da sempre si occupa di studiare i giganti ed esplorare ciò che resta del mondo al di là delle mura. Ben lontano dal tipico protagonista imbattibile e spensierato, Eren è un ragazzo cupo, schiacciato dalla fedeltà a una missione che si è autoimposto e dal bisogno di indagare l'appassionante mistero che circonda i giganti e la natura stessa di questo strano e minaccioso mondo steampunk/horror in cui si ritrova a vivere. Acclamato in patria e nel mondo, impreziosito da una grafica che supera di gran lunga in bellezza quella del manga e da combattimenti resi spettacolari dalla eccellente resa del Modulo di combattimento tridimensionale (l'attrezzatura utilizzata dai membri dell'Armata Ricognitiva per attaccare i giganti), Attack on Titan è una dolorosa riflessione sul potere e sul destino. Al momento ne sono state realizzate due stagioni, una di 25 e l'altra di 12 episodi; una terza, attesissima stagione è in via di realizzazione e sarà trasmessa nel corso di quest'anno.