My Hero Academia 6: cosa aspettarci dalla prossima stagione?

Per l'autunno 2022 è stata confermata la sesta stagione di My Hero Academia. Ma cosa possiamo aspettarci dopo lo scontro tra Tomura Shigaraki e Re-Destro?

My Hero Academia 6: cosa aspettarci dalla prossima stagione?
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Avrete sentito, soprattutto di recente, che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. La sesta stagione di My Hero Academia vi dimostrerà che questa frase è valida per i super eroi e altrettanto per i super "cattivi".

Abbiamo interrotto le vicende dei futuri eroi del Liceo Yuei, come vi abbiamo riportato nella nostra recensione di My Hero Academia 5, assistendo a un celebre scontro. Abbiamo assistito alla nascita di qualcosa di nuovo, il Fronte di Liberazione Paranormale.

Abbiamo assaggiato il recente potere "oscuro" di Deku oltre ad aver contemplato l'impotenza di fronte al complicato e conflittuale rapporto tra padre e figlio, in un mondo sezionato da abilità sovrannaturali. Cosa accadrà adesso? Tutto sembra orientato verso una trama sempre meno "Academia". E forse anche sempre meno "Hero". La domanda che abbiamo posto nel nostro precedente articolo, la riformuliamo, ma stavolta sotto una nuova prospettiva: cosa rende un eroe tale?

La Guerra incombe

Vi abbiamo parlato qui di ciò che la community vorrebbe vedere in My Hero Academia 6. I fan dell'opera basata sulla serie manga scritta e illustrata da Kohei Horikoshi, sanno bene cosa aspettarsi. O almeno cosa potrebbero aspettarsi. Secondo quanto confermato dai nuovi leak sulla sesta stagione di My Hero Academia, la serie anime proseguirà in Giappone a ottobre 2022.

Non hanno ancora confermato il numero di episodi totali e il giorno ufficiale di uscita, ma stando soprattutto alle ultime immagini della quinta stagione, verrà ripresa la storia di Deku e dei suoi amici alla UA High, affrontando molto probabilmente l'arco narrativo conosciuto come la Guerra del Fronte di Liberazione del Paranormale, come potete vedere nel trailer di My Hero Academia 6.

Uno dei principali difetti riscontrati sulla quinta stagione è stato il ritmo della narrazione: il popolare arco narrativo di My Villain Academia adattava da quattro a sei capitoli per episodio. I fan del manga non sono rimasti soddisfatti della fretta con cui è stato animato uno dei loro momenti preferiti. La maggior parte della quinta stagione si è incentrata e disgregata su archi narrativi meno popolari, tra cui quello del Joint Training.

Dal punto di vista dell'animazione, lo Studio Bones non ha deluso (quando delude, in effetti?), ma per quanto riguarda la trama, ha lasciato in molti con l'amaro in bocca. E la sete di sangue, a quanto pare. A gran voce, i fan desiderano vedere la prossima battaglia. Il prossimo arco narrativo, l'arco della Guerra di Liberazione Paranormale, è l'arco narrativo più lungo visto finora sul manga: 49 capitoli (54 meno i cinque capitoli già adattati nella quinta stagione dell'anime). Ciò potrebbe far pensare non soltanto a una sesta stagione. Ma già anche alla settima.

La Guerra è morte

Senza rovinarvi le (sempre più oscure) sorprese, ciò che vi possiamo promettere è una veloce, letale discesa all'interno della storia principale: quella parte melmosa, nera e crudele che è la vera anima dell'opera. Siamo ben lontani dall'assistere all'atto finale della trama e già adesso il sorriso smagliante e Plus Ultra di All Might appartiene soltanto a una piccola parte della commedia. Più ci siamo abituati a star di fronte alla sua luce, meno abbiamo visto le ombre che ha lasciato dietro di sé.

My Hero Academia non è mai stata soltanto un'accademia per eroi: abbiamo visto crescere la nuova generazione, l'abbiamo vista sognare, sperare, vivere. Avete fatto caso che raramente qualcuno muore? Capita per lo più agli antagonisti, ma è difficile assistere alla perdita di un eroe, come è capitato con Sir Nighteye. Un momento straziante, che nella guerra imminente potrebbe soltanto essere uno tra i tanti. Perché la guerra è morte, anche in un mondo popolato da supereroi. E più che in tutte le precedenti stagioni, la prossima metterà a dura prova soprattutto il nome stesso di "supereroe".