L'Hassaikai è stato sconfitto e gli studenti che hanno preso parte al raid per sterminare la yakuza possono tornare al liceo Yuei. La battaglia contro Overhaul ha segnato molti dei protagonisti di My Hero Academia: Lemillion ha perso i poteri, Nighteye è deceduto lasciando Allmight e Deku nello sconforto, la piccola Eri viene tenuta sotto osservazione a causa del suo pericoloso Quirk. Ma la vita deve andare avanti, soprattutto quella di adolescenti che stanno imparando a fare gli eroi: bisogna guardare al futuro e, in attesa delle prossime battaglie, il volume 19 del manga di Kohei Horikoshi (pubblicato recentemente in Italia da Edizioni Star Comics) ci porta a vivere qualche storia di transizione dai toni più leggeri, senza in ogni caso trascurare il cuore pulsante della storia: l'eterno scontro tra Heroes e criminali.
Il Festival della Cultura
Al liceo Yuei, infatti, fervono i preparativi per il Festival della Cultura. Si tratta di una manifestazione in cui le classi del primo anno devono esibirsi in una serie di performance artistiche a scelta, un momento in cui l'intera comunità scolastica si concede qualche momento di pausa dalle lezioni e dai combattimenti. La classe A, che ha visto recentemente il gruppo di Deku impegnato nello scontro con la yakuza e il duo composto da Bakugo e Todoroki coinvolto negli esami di riparazione per ottenere la licenza provvisoria (tutto questo nel Volume 18 di My Hero Academia), si impegna quindi nell'organizzare un proprio spettacolo con cui animare il festival della cultura.
Si sceglie un'esibizione musicale a tema rock, la cui direzione artistica non può non essere affidata da Kyoka. Inizialmente titubante, la ragazza accoglie infine l'onere e divide i membri della classe 1-A in gruppi di lavoro: c'è chi si dedicherà a suonare gli strumenti, chi animerà le fila di un corpo di ballo e chi, infine, grazie all'ausilio del proprio Quirk farà parte della scena con effetti speciali. In questo marasma Izuku e Mirio Togata ottengono il permesso di coinvolgere la piccola Eri, che ha bisogno di uscire dalle stanze d'ospedale per vivere un po' di gioia e quotidianità.
Il Festival della Cultura si trasforma quindi in un'occasione per strappare un sorriso alla bimba, ma mentre prendono corpo i preparativi per lo spettacolo una nuova minaccia si fa strada verso i protagonisti. Un nuovo criminale, chiamato The Gentle e ossessionato dal bontòn e dal tè, si sta lentamente costruendo un nome grazie alla rete, postando sui social media e sulle app streaming le sue malefatte.
Gentle, supportato da una giovanissima aiutante chiamata La Brava, non è propriamente un villain: piuttosto, parliamo di un individuo amorale desideroso di farsi notare dal mondo, e per farlo è disposto a compiere atti decisamente malvagi come prendere d'assedio il liceo Yuei (già reduce da non poche battaglie contro i criminali) in un momento di festa come il Festival della Cultura. Fortunatamente per la scuola, sarà proprio Midoriya ad imbattersi nel duo criminale: percependo il pericolo incombente, l'erede di Allmight decide di imbarcarsi in una battaglia per impedire a Gentle di rovinare la festa allo Yuei e, di conseguenza, rovinare la ritrovata felicità della povera Eri.
Pochi scontri ma tante emozioni
Come già detto, il volume 19 di My Hero Academia si prende una piccola pausa da archi narrativi lunghi o narrativamente complessi per abbracciare un'atmosfera più scanzonata, ma non per questo dovete sottovalutare il racconto che Kohei Horikoshi imbastisce nei capitoli inclusi all'interno del tankobon. Lo scontro che vedrà Deku vs Gentle, una battaglia che in questo volumetto prende soltanto il via, si rivela sorprendentemente spettacolare ed intenso, impreziosito da disegni sopraffini. La matita di Horikoshi cresce col passare dei volumi e regala un tratto grafico che si fa via via più dettagliato: in particolare, nonostante solo pochi albi fa avevamo notato che la leggibilità dell'azione si fa più confusa nelle battaglie più concitate, quando si tratta di mettere in campo i poteri del One for All del protagonista il mangaka dà il meglio di sé, portando in scena battaglie ben coreografate e perfettamente distinguibili.
A partire da questo volume, ma soprattutto nel prossimo, avremo poi modo di approfondire meglio la psicologia di Gentle e La Brava: un rapporto intenso ma anche malato, molto più profondo e meno superficiale di quel che si possa pensare. Dal punto di vista della scrittura, infatti, si fa sempre più marcata la capacità di Horikoshi di guardare alle dinamiche che avvengono nella società reale, adattandole a un contesto di finzione come quello di My Hero Academia: dall'amore cieco e ossessivo all'importanza della rete come strumento comunicativo, le battaglie dei giovani Heroes del liceo Yuei si fanno sempre più attuali.
My Hero Academia Volume 19: verso il Festival della Cultura
Andiamo alla scoperta dei contenuti inclusi nel 19° tankobon di My Hero Academia, pubblicato in Italia da Star Comics.
L'Hassaikai è stato sconfitto e gli studenti che hanno preso parte al raid per sterminare la yakuza possono tornare al liceo Yuei. La battaglia contro Overhaul ha segnato molti dei protagonisti di My Hero Academia: Lemillion ha perso i poteri, Nighteye è deceduto lasciando Allmight e Deku nello sconforto, la piccola Eri viene tenuta sotto osservazione a causa del suo pericoloso Quirk. Ma la vita deve andare avanti, soprattutto quella di adolescenti che stanno imparando a fare gli eroi: bisogna guardare al futuro e, in attesa delle prossime battaglie, il volume 19 del manga di Kohei Horikoshi (pubblicato recentemente in Italia da Edizioni Star Comics) ci porta a vivere qualche storia di transizione dai toni più leggeri, senza in ogni caso trascurare il cuore pulsante della storia: l'eterno scontro tra Heroes e criminali.
Il Festival della Cultura
Al liceo Yuei, infatti, fervono i preparativi per il Festival della Cultura. Si tratta di una manifestazione in cui le classi del primo anno devono esibirsi in una serie di performance artistiche a scelta, un momento in cui l'intera comunità scolastica si concede qualche momento di pausa dalle lezioni e dai combattimenti. La classe A, che ha visto recentemente il gruppo di Deku impegnato nello scontro con la yakuza e il duo composto da Bakugo e Todoroki coinvolto negli esami di riparazione per ottenere la licenza provvisoria (tutto questo nel Volume 18 di My Hero Academia), si impegna quindi nell'organizzare un proprio spettacolo con cui animare il festival della cultura.Si sceglie un'esibizione musicale a tema rock, la cui direzione artistica non può non essere affidata da Kyoka. Inizialmente titubante, la ragazza accoglie infine l'onere e divide i membri della classe 1-A in gruppi di lavoro: c'è chi si dedicherà a suonare gli strumenti, chi animerà le fila di un corpo di ballo e chi, infine, grazie all'ausilio del proprio Quirk farà parte della scena con effetti speciali. In questo marasma Izuku e Mirio Togata ottengono il permesso di coinvolgere la piccola Eri, che ha bisogno di uscire dalle stanze d'ospedale per vivere un po' di gioia e quotidianità.
Il Festival della Cultura si trasforma quindi in un'occasione per strappare un sorriso alla bimba, ma mentre prendono corpo i preparativi per lo spettacolo una nuova minaccia si fa strada verso i protagonisti. Un nuovo criminale, chiamato The Gentle e ossessionato dal bontòn e dal tè, si sta lentamente costruendo un nome grazie alla rete, postando sui social media e sulle app streaming le sue malefatte.
Gentle, supportato da una giovanissima aiutante chiamata La Brava, non è propriamente un villain: piuttosto, parliamo di un individuo amorale desideroso di farsi notare dal mondo, e per farlo è disposto a compiere atti decisamente malvagi come prendere d'assedio il liceo Yuei (già reduce da non poche battaglie contro i criminali) in un momento di festa come il Festival della Cultura. Fortunatamente per la scuola, sarà proprio Midoriya ad imbattersi nel duo criminale: percependo il pericolo incombente, l'erede di Allmight decide di imbarcarsi in una battaglia per impedire a Gentle di rovinare la festa allo Yuei e, di conseguenza, rovinare la ritrovata felicità della povera Eri.
Pochi scontri ma tante emozioni
Come già detto, il volume 19 di My Hero Academia si prende una piccola pausa da archi narrativi lunghi o narrativamente complessi per abbracciare un'atmosfera più scanzonata, ma non per questo dovete sottovalutare il racconto che Kohei Horikoshi imbastisce nei capitoli inclusi all'interno del tankobon. Lo scontro che vedrà Deku vs Gentle, una battaglia che in questo volumetto prende soltanto il via, si rivela sorprendentemente spettacolare ed intenso, impreziosito da disegni sopraffini. La matita di Horikoshi cresce col passare dei volumi e regala un tratto grafico che si fa via via più dettagliato: in particolare, nonostante solo pochi albi fa avevamo notato che la leggibilità dell'azione si fa più confusa nelle battaglie più concitate, quando si tratta di mettere in campo i poteri del One for All del protagonista il mangaka dà il meglio di sé, portando in scena battaglie ben coreografate e perfettamente distinguibili.A partire da questo volume, ma soprattutto nel prossimo, avremo poi modo di approfondire meglio la psicologia di Gentle e La Brava: un rapporto intenso ma anche malato, molto più profondo e meno superficiale di quel che si possa pensare. Dal punto di vista della scrittura, infatti, si fa sempre più marcata la capacità di Horikoshi di guardare alle dinamiche che avvengono nella società reale, adattandole a un contesto di finzione come quello di My Hero Academia: dall'amore cieco e ossessivo all'importanza della rete come strumento comunicativo, le battaglie dei giovani Heroes del liceo Yuei si fanno sempre più attuali.
Altri contenuti per My Hero Academia (Manga)