Speciale Napoli Comicon 2008

Tutti i dettagli dall'ultima edizione della fiera partenopea!

Speciale Napoli Comicon 2008
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Dieci anni di Comicon

Il Napoli Comicon - Salone Internazionale del Fumetto, la manifestazione più importante del settore di tutto il sud Italia, giunge alla decima edizione con l'impegno di sempre ma, l'anticipiamo subito, nulla più. Tenutasi dal 24 al 27 Aprile 2008 a Napoli nell'ormai consueta location di Castel Sant'Elmo, si è avvalsa anche quest'anno, tramite l'impegno dei suoi curatori Claudio Curcio e Luca Boschi, del patrocinio della regione Campania e del comune di Napoli, nonché del supporto di sponsor importanti. Continua inoltre il fruttuoso sodalizio con diversi festival internazionali come quelli di Angouleme, Barcellona, Erlangen e Amadora. Oltre a celebrare i dieci anni della manifestazione, si sono ricordati altri compleanni illustri nel mondo dell'animazione e del fumetto: altrettanti sono infatti gli anni di vita di Cartoon Network, celebre canale tematico satellitare, e delle Powerpuff Girls, da noi più conosciute come le "Superchicche". Ben settanta sono invece le candeline sulla "torta virtuale" dell'Uomo d'Acciaio, il mitico Superman. Di particolare interesse si è dimostrata la mostra-evento per i sessant'anni di Tex, icona del fumetto italiano. In un set dall'atmosfera naturalmente western, sessanta diversi autori hanno omaggiato il personaggio di Galep e Bonelli.

Mostre e percorsi espositivi

Proseguendo inoltre il percorso quadriennale intrapreso l'anno scorso nel mondo dei colori base (CMYK: Ciano, Magenta, Yellow, Black) è stata questa la volta del Rosso, in tutte le sue varianti, tramite tutta una serie di mostre e incontri. Tra le tante presenti, segnaliamo la settima edizione della rassegna Futuro Anteriore, creata insieme al Centro Fumetto Andrea Pazienza, e dedicata al quarantennale del '68. Altra proposta interessante è stata O Capuchinho Vermelho in collaborazione col Festival di Amadora. Deludente invece lo spazio dedicato all'erotismo, componente fondamentale del colore rosso, e incentrato sulle tavole di Georges Pichard. Al di là del controllo all'accesso in sala piuttosto sommario da parte degli addetti, la qualità e varietà della proposta non era all'altezza delle aspettative. Nell'intento di proporre una maggiore varietà e differenziazione di proposte, il salone ha dato vita a diverse ramificazioni: "COMICON(OT)", "COMIC(ON)OFF" e CartooNA. Abbiamo infatti potuto visitare, oltre alla mostra mercato a tema cromatico, i saloni di "Comicon(OT)", ovvero le mostre ed esibizioni che non rientravano nell'ambito sopracitato. Il cartellone del "COMIC(ON)OFF" è composto invece da svariati spazi espositivi ed incontri in giro per la città di Napoli, volti a protrarsi anche nel corso del mese di Maggio. CartooNA è stata una delle novità di quest'anno, rappresentando un punto d'incontro tra il Comicon e il Napolifilmfestival, presentandosi come un vero Festival del Cinema d'Animazione. E' ancora lunga la strada prima che possa affermarsi come manifestazione di prima importanza, ma le premesse sono state tutt'altro che malvagie, grazie anche al prezioso apporto di Cartoon Network e dell'ospite internazionale Dave McKean, autore tra gli altri di MirrorMask. Sono stati equamente proiettati grandi classici quali "Akira" di Otomo e "Astroboy" di Tezuka, perle d'annata come le serie classiche di Hurricane Polymar e Spider Man, e una delle novità dell'anno, Trinity Blood. Purtroppo penalizzante la scelta di alcuni degli orari di proiezione (piazzare un film di Otomo alle 11 del mattino non è a nostro avviso una decisione molto assennata).

Concorsi e ospiti

Due i concorsi a premi che si sono svolti in ambito prettamente fumettistico: il concorso IMAGO-Rossotecnica, dedicato a scolari e dilettanti, e il prestigioso Premio Attilio Micheluzzi. Pochi, infine, i rimandi al Gamecon, la nota manifestazione "gemella" dedicata al gaming e all'electronic entertainment, e disappunto per la cancellazione degli open party serali "CoMicOn", per non ben precisate motivazioni di sicurezza e ordine pubblico. Copiosa la presenza dei Cosplayer, soprattutto la domenica, giorno della sfilata, ma tratteremo l'argomento in un paragrafo a parte. Arrivando a parlare degli autori presenti in fiera, possiamo dire che la qualità non è certo mancata, ma non si è trattato di grandi nomi noti a tutti, come è capitato negli anni scorsi, con pezzi da novanta quali Go Nagai, Haruhiko Mikimoto o Chris Claremont. Oltre al già menzionato McKean, gli ospiti di punta sono stati tutti stranieri, ad eccezione dell'italianissimo Lorenzo Mattiotti. Dalla Spagna, abbiamo visto la presenza di Alejandro Jodorowski, Juan Giménez e Miguel Angel Martin. Dalla Germania, i giovani talenti Thomas Von Kummant e Benjamin Von Eckartsberg. Sebbene non conosciutissime dal pubblico mainstream, da notare la significativa presenza delle firme, rispettivamente, di Strangers in Paradise, Lost Girls e di diverse storie degli X-Men; ovvero Terry Moore, Melinda Gebbie e John Cassaday. L'autore estremo orientale di quest'anno era invece il giovane ed eclettico Tetsuya Tsutsui, apprezzato anche da noi soprattutto per il suo Manhole. Alla disponibile e simpatica presenza dell'autore per tutti e quattro giorni della manifestazione si aggiunge però il rammarico per l'infelice scelta dell'orario del suo incontro con pubblico e stampa, in contemporanea alla sfilata cosplay, cosa che ci ha impedito di intervistarlo. XL de La Repubblica è stato presente anche quest'anno con tutti i suoi autori, reduci del progetto IUK (Italian Underground Komix), morto e risorto simbolicamente dalle sue ceneri sempre con l'acronimo di IUK, ma col nuovo significato di "International Urban Kulture". I bizzarri personaggi di Diavù, AlePOP, Toffolo, Dr.Pira, Tuono Pettinato e tutti gli altri artisti appartenenti a questa nuova realtà del fumetto italiano sono stati tutti protagonisti di NecroComicon nella loro nuova veste di Zombie, in una scenografia ad hoc che potete vedere in foto.

Stand ed espositori

Veniamo ora ad un punto dolente in maniera annosa, per questa manifestazione: la quantità e qualità degli stand. Trattandosi di una mostra-mercato, ci si aspetterebbe quantomeno una discreta varietà di merce in vendita, soprattutto di importazione. Sebbene la situazione sia stata meno grave degli anni precedenti, al di là del merchandising di serie 'alla moda' quali Naruto o Death Note, gli stand erano pieni più che altro di beni per collezionisti di vecchia data di "Topolino" e "Diabolik" che per gli otaku cresciuti con Dragon Ball. Allo stesso modo, nonostante la copiosa presenza di ospiti invitati dalle varie case editrici che ne pubblicano le opere, le stesse si sono presentate in stand spesso piuttosto risicati, e presentando o quantomeno annunciando poche o nulle novità editoriali. Esempio limite Panini, editore tra i più importanti in Italia e primo stand che si incontrava in assoluto della fiera, grande poco meno del banchetto del punto ristoro. Ponendosi, nelle intenzioni, come manifestazione di punta del settore non solo per il sud ma per tutta la penisola, sono, queste due, pecche a cui è assolutamente necessario rimediare. Le uniche novità su cui si è potuto mettere le mani sono state le anteprime del crudo Jackals (del duo Murata/Byung Jin), dell'atteso 666 Satan (del "fratello d'arte" Seishi Kishimoto) - entrambi per i tipi della J.Pop -, e dei diversi albi commemorativi di Superman editi da Planeta DeAgostini.

Cosplay Contest

Comicon 2008 ha ospitato inoltre la quarta edizione del proprio Cosplay Contest, organizzato e presentato dal sempre attivo gruppo Anime Boarders. Sfilata a premi che, seppur ancora lontana dai fasti di altre gare analoghe, rappresenta una valvola di sfogo importante per tutti gli appassionati del centro e sud Italia, i quali soffrono certamente di più, rispetto ai "colleghi" del nord, la mancanza di manifestazioni simili dalle loro parti. Ci duole notare però che a fronte di un incremento decisamente notevole, nel corso degli anni, dell'affluenza dei cosplayer, è corrisposto un peggioramento generale nella gestione dell'evento-sfilata. Vista l'esperienza maturata negli scorsi anni, ci aspettavamo di trovare una migliore organizzazione per quanto riguarda alcuni aspetti fondamentali, sia dal punto di vista tecnico che da quello pratico. Innanzitutto, c'è da rimarcare la confusa gestione delle iscrizioni alla gara, che ha lasciato fuori, loro malgrado, tantissimi singoli e gruppi. Le iscrizioni sono state chiuse troppo presto, intorno a mezzogiorno, e le prescrizioni non sono state rese note a tutti coloro che avevano chiesto informazioni nei giorni precedenti. Inaccettabile la contraddittoria politica riguardante i cd delle "colonne sonore" delle esibizioni, rifiutati ad alcuni perché ‘fuori tempo massimo' mentre in altri casi accettati direttamente all'atto della salita sul palco. Un'applicazione più chiara e condivisa del regolamento sarebbe stata a nostro avviso più professionale. Nota positiva invece la presenza di un camerino di fortuna dove potersi cambiare e truccare. Venendo alla gare vera e propria, è durata in tutto ben quattro ore. L'auditorium, gremito come non mai, ha ospitato sul suo bel palco un gran numero di costume player, molti dei quali sfoggiavano abiti davvero notevoli. Diverse interpretazioni poi, non hanno mancato di divertire, se non entusiasmare, il pubblico, grazie a coreografie azzeccate o trovate particolarmente simpatiche. Alcune di queste esibizioni sono state purtroppo minate dai soliti, fastidiosi problemi audio, peraltro di semplice risoluzione, e che speriamo vengano evitati in futuro. Piccola nota di demerito, ci dispiace dirlo, anche per la conduzione, decisamente sottotono e incapace non solo di animare il pubblico come si deve, ma anche semplicemente di pronunciare in maniera corretta i nomi di concorrenti e personaggi interpretati. Quantomeno fastidiosa la scelta di troncare senza preavviso alcune interpretazioni per motivi di tempo, perdendone però parecchio in altri frangenti. Ultimo appunto che si sentiamo di muovere, da parte stavolta della categoria dei fotografi, è la mancanza di direttive date ai partecipanti relative al mettersi in posa una vota finita la loro passerella: in molti casi risultava difficile immortalarli in maniera decente (complice la scomoda posizione ribassata delle poltrone rispetto al palco) anche con macchine professionali. Un'area adibita alle fotografie sotto al palco decisamente più larga di quella presente sarebbe un buon modo per ovviare al problema. Decisamente buona, invece, la scelta dei vincitori da parte della giuria "di qualità" composta da esperti del settore e veterani del cosplay. Tra i tanti premiati, segnaliamo il simpatico e coreografico duetto di Spartani dal film "300" per il premio interpretazione, lo spettacolare gruppo di Neon Genesis Evangelion, quello numeroso e molto ben curato di Inuyasha, il coreografico duetto Naruto-Sasuke, l'eccezionale Gunblade di Squall Leonheart come miglior accessorio e i ricchi costumi del gruppo di Trinity Blood e della vincitrice del miglior costume maschile, Raziel da "Lamento". E' stata insomma una gara molto giostrata su alti e bassi, ma che in virtù delle sue grandi potenzialità merita di essere spinta con più verve l'anno prossimo, cosa che ci auguriamo vivamente.

Tirando le somme

Teniamo, in conclusione, a rimarcare alcuni aspetti significativi della fiera, nel bene e nel male.
La location è altamente suggestiva, ma andrebbe valorizzata meglio, innanzitutto dal punto di vista dei collegamenti. Il castello è sito abbastanza vicino alla metropolitana e collegato anche con una linea di autobus, ma questi collegamenti sono troppo sporadici e mal segnalati.
Andrebbero inoltre utilizzati meglio gli spazi interni del castello: le splendide terrazze esterne e del carcere alto potrebbero essere sfruttate per decongestionare il traffico degli angusti corridoi, in cui spesso si rimane imbottigliati per via degli stand di collezionismo a cui giustamente si fermano gli avventori. Nei momenti più concitati il passaggio diventa non solo proibitivo per la maggior parte dei cosplayer (spesso bardati in abiti complessi o delicati) ma difficile anche per l'avventore qualunque.
Vista l'espansione delle tematiche e la suggestiva scenografia "naturale" sarebbero certo gradite dal pubblico una maggior presenza di manifestazioni legate ai giochi di ruolo, di carte e di miniature. La presenza di piccoli e sporadici stand dedicati a Magic e Warhammer non basta certo a saziare gli appassionati, e sarebbe interessante conoscere le eventuali intenzioni di case quali Hasbro, Stratelibri, Upperdeck e 25 Edition in proposito.
In ultimo, sarebbero da rivedere i riguardi per gli avventori stessi della fiera: il biglietto d'ingresso non è certamente economico, e si potrebbero fornire più agevolazioni a chi viene da fuori Napoli, sia a livello economico che di comodità, con la possibilità di acquistare i tagliandi online (tramite magari un sito aggiornato con più celerità di quanto avvenuto quest'anno). Infine, delle aree ristoro più comode, attrezzate e fornite di cibarie sarebbero una buona cosa: la maggior parte dei visitatori sprovvisti di pranzo al sacco si è dovuta accontentare di pizzette pur di non avventurarsi nei dintorni del castello alla ricerca di tavole calde, ristoranti o simili.
Nonostante tutto comunque, ci teniamo a far notare che tutti questi appunti alla fiera vogliono solo essere critiche costruttive ad una manifestazione che seguiamo con affetto ormai da anni e a cui auguriamo di crescere sempre più, mentre quest'anno ci è parsa rimasta in una specie di "limbo", proponendo materiale di qualità, ma senza fare un salto di qualità essa stessa. Forza Comicon, tifiamo per te. E al prossimo anno!

Ringraziamo l'organizzazione tutta e l'ufficio stampa del Comicon per il prezioso supporto.