ONE PIECE 1044: un capitolo importante e problematico

Pubblicato su MangaPlus domenica 27 marzo, ONE PIECE 1044 è un capitolo che scuote le fondamenta dell'opera e apre ad alcuni scenari dubbiosi.

ONE PIECE 1044: un capitolo importante e problematico
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La vignetta finale di ONE PIECE 1043 ha lasciato col fiato sospeso tanti lettori del manga di Eiichiro Oda. Da quel 13 marzo 2022 sono passati 14 giorni, durante i quali sono state formulate teorie su ciò che stava accadendo a Monkey D. Luffy. Nuovamente sconfitto da Kaido a causa dell'intervento di uno degli agenti segreti al soldo del Governo Mondiale, ci siamo domandati per due settimane quale fosse il senso dietro la trasformazione e dietro quel ghigno sorridente.

ONE PIECE 1044 alla fine è arrivato sulle pagine di Weekly Shonen Jump e su MangaPlus, mostrando a tutto il mondo i piani di Oda. Il mangaka si è lanciato in una narrazione che ha preso in contropiede alcuni lettori, fatto felici altri e deluso i restanti. Questo appuntamento con il manga dei record si è rivelato quindi ricco di contrasti per tanti motivi, la maggior parte dei quali relativi allo stato del Frutto del Diavolo Gom Gom.

Il risveglio del potere supremo

La trasformazione che stava subendo Luffy si palesa dopo un po', ma i suoi pensieri aprono il capitolo. Intanto, i Cinque Astri di Saggezza non mancano di discutere, dall'alto della loro fortezza a Mary Geoise, della necessità di mettere le mani sul Frutto Gom Gom. Un Frutto del Diavolo che, però, risulterà non esistere: da ben 800 anni infatti il Governo Mondiale ha tentato di tenere segreta l'esistenza del Frutto Homo Homo mitologico: modello Nika, il vero nome del frutto che ha mangiato Luffy tanti anni prima rubandolo dal bauletto di Shanks. La silhouette di Luffy si staglia contro la luna in un'immagine familiare mentre, dopo un intermezzo dedicato a Hiyori e Orochi, il protagonista del manga torna a combattere, e stavolta lo fa a pieni poteri.

Il Luffy che conoscevamo non c'è più: al suo posto c'è una figura molto cartoonesca, con bicipiti alla Braccio di Ferro ed espressioni che richiamano i cartoni americani per bambini e ragazzi, con tanto di occhi che fuoriescono dalle orbite. Il guerriero della libertà, il guerriero della risata, il guerriero del ridicolo: questi i nuovi appellativi di Luffy che adesso si prepara all'ultimissima fase del lungo scontro con Kaido delle Cento Bestie.

Un destino modificato?

Che Luffy fosse una sorta di predestinato era chiaro da moltissimo tempo. Nipote di uno dei marine più forti - se non il più forte - della sua epoca, figlio del criminale più ricercato al mondo, protégé di uno dei quattro imperatori, fratello adottivo del figlio del Re dei Pirati, allievo del braccio destro di Gol D. Roger, e con quest'ultimo porta avanti diversi parallelismi non di poco conto. Non va dimenticato, inoltre, che Luffy è uno dei pochissimi personaggi che fanno parte del misterioso Clan della D di ONE PIECE.

Nonostante tutte queste coincidenze, Luffy è un eroe che si è fatto da sé, affrontando nemici su ogni isola e accumulando esperienza allo scopo di rinforzarsi e migliorare così da raggiungere il proprio sogno. Questa caratteristica ha mantenuto in equilibrio il personaggio e quindi, a differenza di altri protagonisti di shonen recenti, era riuscito a mantenere un'aura diversa da quella del classico predestinato che salverà il mondo.

La modifica alle caratteristiche principali e alle fondamenta del Frutto Gom Gom tuttavia cambia radicalmente la situazione. Adesso che Luffy si scopre aver mangiato un frutto con un significato particolare, legato a doppio filo con una figura ritenuta divina, la predestinazione si palesa e dà un sapore molto amaro a questo capitolo, eliminando quell'equilibrio che permetteva al protagonista di risultare tale. Ma rimane comunque uno dei problemi minori di questo capitolo, che non mina eccessivamente lo status del Mugiwara.

Da Paramisha a Zoo Zoo

Si apre poi la questione Frutto del Diavolo. L'immagine del Frutto Gom Gom come Paramisha ormai è svanita. Al suo posto subentra un frutto dalle caratteristiche completamente diverse, uno Zoo Zoo, tra l'altro in una versione mitologica e quindi una delle tipologie più ambite e potenti. Un cambio che non può passare di certo inosservato per tutte le problematiche che si porta dietro.

Appare chiaro fin da subito che il Frutto Homo Homo modello Nika sia molto diverso dai classici Zoo Zoo che abbiamo visto in passato. Gli Zoo Zoo mitologici, quelli ancestrali e quelli normali entrati in azione finora, avevano caratteristiche completamente diverse dal frutto di Luffy. Nessuno di loro infatti subiva modifiche al proprio fisico naturale senza trasformazione. Ormai è impressa nella mente di tutti la triade composta dalla forma normale, forma bestiale e forma ibrida, varianti messe in gioco dagli utilizzatori degli Zoo Zoo.

Queste tipologie non si sono però manifestate con Luffy, che sembra ancora dotato di un Frutto Paramisha anche in questo capitolo. Partiamo dal problema principale, ovvero che il corpo di Luffy è costantemente di gomma. Prendendo ad esempio uno dei frutti di questo stampo più vicini - ovvero quello di Sengoku il Budda - Luffy avrebbe dovuto attivare a proprio piacimento la trasformazione in gomma, senza cambiare fisico ma semplicemente attivando le proprietà del proprio frutto. Così come Sengoku è sempre una persona normale, diventando poi d'oro e gigantesco, così Luffy avrebbe dovuto scegliere quando trasformarsi e che forma assumere.

Questa perenne trasformazione è una delle problematiche del cambio da Paramisha a Zoo Zoo. Per il resto, Luffy sembra rimanere fedele alle abilità passate, ma il suo Risveglio ha attivato anche la possibilità di manipolare il terreno circostante, oltre a poter modificare il proprio corpo a piacere. Per lui non ci sono più differenze tra Gear Second, Gear Third o Gear Fourth in questa fase e sembra poterli usare tutti senza molte limitazioni. Questa nuova situazione però crea dei dilemmi con le caratteristiche del risveglio.

Da tempo si teorizza sul Risveglio del Frutto Gom Gom in ONE PIECE e su quali sarebbero stati i suoi effetti. Un Paramisha del genere avrebbe indubbiamente trasformato l'ambiente circostante in gomma. Questo è ciò che accade nel capitolo 1044 di ONE PIECE, con Cappello di Paglia che solleva parte del suolo e lo trasforma in gomma per respingere uno degli attacchi di Kaido. Il discorso però è stato portato avanti con l'idea che il Gom Gom fosse un Paramisha e non uno Zoo Zoo.

Sono poche le informazioni che Oda ha dato sugli Zoo Zoo risvegliati in ONE PIECE finora. Soltanto a Impel Down sono stati presentati personaggi capaci di utilizzare in questo modo il proprio Frutto del Diavolo, ottenendo un potenziamento fisico notevole ma all'apparenza nulla di più. Nessuna trasformazione dell'ambiente circostante o altre caratteristiche che invece sembrano verificarsi con Luffy. Va detto che le vignette con questa abilità in azione potrebbero essere state disegnate non con questo obiettivo in mente e che la trasformazione dell'ambiente non si sia verificata in realtà. Per averne la conferma, sarà necessario aspettare qualche capitolo in più.

Va sottolineato inoltre che, per ora, il Frutto di Luffy è l'unico ispirato a un animale che non esiste o di cui non si è mai parlato nel nostro mondo. Dinosauri, fenici, idra, draghi e tanto altri ancora affollano i libri di storia o i racconti da secoli, mentre non è mai esistito un animale chiamato Nika, fatto completamente di gomma. Si tratta quindi del primo Frutto del Diavolo Zoo Zoo che fa riferimento a un essere inserito esclusivamente in ONE PIECE. Ciò potrebbe portare a pensare che ci sono altre figure elevate a divinità che hanno donato i propri poteri ai Frutti del Diavolo, incastrandoli in una categoria inedita a metà tra un Paramisha e uno Zoo Zoo, frutti che potrebbero già essere nelle mani di alcuni dei personaggi più potenti del globo e che vedremo durante la saga finale.

Le parole dei Cinque Astri di Saggezza

Non va poi sottovalutata la dichiarazione dei Cinque Astri di Saggezza, dove viene specificato che uno Zoo Zoo possiede in sé stesso la volontà dell'animale. Chi divora quindi un frutto dalle caratteristiche animali ne riprodurrà anche gli istinti, quantomeno parzialmente. La manifestazione della volontà è già avvenuta in passato, con le varie armi che sono state fuse con il potere di alcuni Frutti del Diavolo Zoo Zoo: pensiamo ad esempio alla famosa spada di Spandam, Funkfleed, che ha la forma e la personalità di un elefante. Questo esempio è lampante, ma la manifestazione della volontà di un frutto è possibile ci sia stata anche prima, seppur non ad uno Zoo Zoo.

Durante la saga di Skypiea, a Ener si fermò il battito cardiaco. A terra, l'antagonista della saga fu percosso da scosse e il cuore si riattivò, permettendogli così di tornare a combattere. Considerato che Ener in quel momento non era in grado di muoversi, è possibile che abbia attivato questo potere inconsciamente oppure che sia stato il Frutto del Diavolo stesso a prendere questa decisione per puro istinto di sopravvivenza all'interno di quel corpo.

Questa situazione ricorda molto la volontà dei Frutti del Diavolo spiegata dai Cinque Astri di Saggezza, tuttavia qui stiamo parlando di un Rogia e non di uno Zoo Zoo. Questo è quindi un altro punto oscuro su cui sarà necessaria un'accurata spiegazione, dato che le caratteristiche dello Zoo Zoo di Luffy si accavallano troppe volte con quelle mostrate in altri Frutti del Diavolo.

Inoltre, come mai gli Astri di Saggezza non si sono mai mossi per riprendersi il Gom Gom? Dopo la brutta fine della carriera di Who's Who in ONE PIECE, il Governo ha avuto molto tempo a disposizione per riprendersi il potere del protagonista. Il viaggio di Luffy parte dal Mare Orientale e già all'epoca della battaglia con Arlong iniziò a farsi un nome. Forse non abbastanza per giungere alle orecchie degli Astri e dei piani alti del governo, ma dalla saga di Alabasta fino a Marineford il Governo Mondiale ha avuto tantissime occasioni per riprendersi il Frutto Gom Gom. In particolare a Enies Lobby, sfruttando sia la CP9 che la CP0, e magari anche qualche ammiraglio, avrebbe potuto catturare e uccidere non soltanto Nico Robin ma anche Monkey D. Luffy.

Va detto che a un lettore sembra siano passati anni e anni da quando il giovane ha iniziato il suo viaggio, ma in realtà ONE PIECE è ambientato in pochi mesi, fatto salvo il timeskip di due anni nel bel mezzo della serie. Ciononostante, gli sforzi dei Cinque Astri di Saggezza in questo contesto sembrano piuttosto ridotti e sotto le aspettative che invece richiederebbe una situazione del genere. Un'organizzazione che non si è fatta scrupoli nell'ammazzare migliaia di neonati per tentare di eliminare la progenie di Gol D. Roger è difficile che abbia avuto remore nell'attaccare un Luffy che aveva appena iniziato la sua carriera da pirata, sperando semplicemente che il Frutto del Diavolo più pericoloso non si risvegliasse.

E gli Haki?

C'è anche un altro lato negativo di questa scelta effettuata da Eiichiro Oda. Nel corso degli ultimi archi narrativi, Luffy ha fatto diversi passi in avanti. In particolare a Wano ha trovato un maestro in Hyogoro dei Fiori e grazie a lui è riuscito a imparare un altro uso dell'Haki dell'Armatura. L'energia poteva essere sfruttata infatti non per proteggersi, ma anche per penetrare nel corpo dell'avversario. Questo era un primo power up che sembrava poter danneggiare Kaido, come fu mostrato nelle ultime pagine di ONE PIECE capitolo 1000.

Ciò non ha fermato Kaido dal mettere più volte al tappeto Luffy, che tuttavia si è rialzato mostrando un nuovo power up. Il pirata col cappello di paglia ha in dote anche una volontà di ferro che si manifesta con l'Haki del Re Conquistatore, il più raro e potente. I famosi fulmini neri capaci di tagliare in due il cielo emessi da personaggi di alto calibro sono stati usati come arma anche dal protagonista. Due power up che hanno avuto vita davvero breve e che perdono completamente di significato davanti al potere del Frutto modello Nika e del suo Risveglio completo, con tanto di nascita del Gear Fifth.

Sicuramente l'Haki non sparirà, soprattutto l'ultima variante che prevede l'infusione dell'Haki del Re Conquistatore negli attacchi base, non manca però l'impressione che questi potenziamenti, che in termini di valori assoluti erano notevoli, siano stati messi in ombra dai nuovi sviluppi.

L'analisi del capitolo 1044 di ONE PIECE non si può concludere senza una menzione a Hiyori, altra protagonista del capitolo. La sua situazione era in sviluppo già da qualche tempo, con la donna che è riuscita a mettere piede a Wano in modo misterioso.

La sua presenza si sta rivelando però fondamentale e questo capitolo è l'apice del suo ruolo. Una parentesi apprezzabile ma che in questo contesto spezza l'enfasi della situazione, facendo gravitare tutta l'attenzione intorno al destino di cappello di paglia.

Retcon e futuro di ONE PIECE

Il capitolo ha sicuramente dei punti ignoti importanti legati alla natura di questo Zoo Zoo mitologico e alla figura di Nika. Ciò non toglie che il significato della libertà e del potere ridicolo sia di spessore. In ONE PIECE si è sempre parlato di libertà, con Luffy che insegue il sogno di diventare l'uomo più libero dei mari. Il sorriso è sintomo di gioia e quindi di una leggerezza d'animo maggiore, che permette di espandere i propri orizzonti con più fiducia. Un messaggio positivo che si addice sia al protagonista che al suo Frutto del Diavolo e, probabilmente, anche a Joy Boy, la figura misteriosa che sembra essere stato uno dei precedenti possessori della volontà di Nika.

Con questi power up mostrati adesso, tuttavia, è quasi impossibile che Rufy sfoderi altre carte vincenti a sorpresa. Il risveglio è l'espressione massima del suo Frutto del Diavolo, mentre l'Haki è arrivato al suo culmine: il protagonista non potrà più perdere e subire sconfitte di seguito come ha fatto con Kaido, pertanto gli ultimi due o tre scontri - con Barbanera e magari anche con Im-sama e Akainu - dovranno vedere il protagonista al massimo e senza potenziamenti imprevisti.

Va da sé che è fondamentale che Oda spieghi alcune questioni sulla natura del Frutto del Diavolo modello Nika e che mostri, magari, altri Frutti del Diavolo basati su divinità interne al mondo di ONE PIECE, per mostrare che il potere del protagonista non è un unicum fortunato. Con una saga finale a disposizione e le rivelazioni di Laugh Tale ci sono tanti momenti in cui il mangaka potrà dare fuoco alle polveri e divertirsi col raccontare tutto ciò che c'è dietro.

In questo momento, quindi, in assenza di altre spiegazioni, la possibilità che tutto ciò sia un retcon è molto alta. Nika è stato introdotto solo di recente, le menzioni passate e la presenza della silhouette di Luffy a Skypiea non sono sufficienti per descrivere il tutto come un foreshadowing. Inoltre, il passaggio da un semplice Paramisha a uno dei Frutti del Diavolo più potenti di sempre non può non far storcere il naso.

Esistono, comunque, diverse spiegazioni che possono coprire alcuni buchi apparenti generati da ONE PIECE 1044, alcune che sembrano far incastrare bene i pezzi e altre che sarebbero molto scontate se non addirittura dannose, comode e deludenti. Sia in caso di retcon che di sviluppo già programmato da tempo, Eiichiro Oda dovrà fare attenzione a dosare adeguatamente le rivelazioni future per far quadrare tutto, considerando però che alcune scelte difficilmente potranno essere risanate.