ONE PIECE: uno sguardo all'inizio della saga di Wano Kuni

Con l'episodio 892 dell'anime, One Piece si rinnova sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista tecnico, grazie a Tatsuya Nagamine.

ONE PIECE: uno sguardo all'inizio della saga di Wano Kuni
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ONE PIECE, il manga campione d'incassi creato da Eiichiro Oda, continua ad appassionare un impressionante numero di fan in tutto il mondo, anche grazie all'adattamento anime che, proprio a partire dalla saga di Wano Kuni, ha ospitato tra le sue fila nomi di rilievo, tra cui Tatsuya Nagamine, co-regista insieme Ryota Nakamura della serie Dragon Ball Super, nonché director di Dragon Ball Super: Broly. In seguito alla recente uscita dell'episodio 892 dell'anime, proviamo insieme a fare il punto della situazione per scoprire il destino di Rufy e dei suoi compagni, oltre che ad analizzare il nuovo ed interessante comparto artistico.

Un passo indietro, poi sempre avanti

Le avventure che Rufy ha vissuto nell'ultimo periodo, partendo dalla saga di Dressrosa arrivando a quella di Whole Cake Island, hanno via via fornito una moltitudine di dettagli capaci di avvicinare sempre di più il protagonista e la sua ciurma all'agognato traguardo finale, cioè trovare lo One Piece.
Da un po' di tempo, infatti, l'obiettivo principale della ciurma è quello di accaparrarsi i Road Poignee Griffe (o più precisamente le indicazioni incise sulla loro superficie), per scoprire l'esatta ubicazione di Raftel, la leggendaria isola del tesoro raggiunta solo da Gol D. Roger.

Dopo aver quindi salvato Sanji dalle grinfie di Big Mom e aver sconfitto il terribile generale Katakuri (e dopo la saga d'intermezzo incentrata sul Reverie), Rufy è pronto per raggiungere il paese di Wano, sotto l'egida del pericolosissimo Imperatore Kaido, considerato l'essere vivente più forte del mondo.

L'episodio 892 vanta una nuova opening, la cui sonorità richiama uno stile scanzonato quanto divertente, anche grazie a un registro a tratti epico in grado di coinvolgere lo spettatore in maniera ottimale. Sempre durante la sigla, è possibile vedere vecchie e nuove conoscenze dell'universo piratesco creato da Oda, partendo dagli storici membri della ciurma di cappello di paglia a pirati come Basil Hawkins e Eustass Kidd; grande importanza è stata data anche alla figura dell'Imperatore Kaido, mostrato a più riprese combattere proprio con Rufy.

L'episodio 892, oltre a mostrare cappello di paglia in difficoltà in seguito alla comparsa del maelstrom nella puntata precedente, ci mostra i vari membri della ciurma che non hanno partecipato alle vicende di Whole Cake Island, infiltrati nel Paese di Wa.

Zoro, Usop, Franky e Nico Robin, seguendo le indicazioni di Kin'emon, si impegnano quindi a non compiere nessuna azione azzardata per non creare caos inutilmente; purtroppo però qualcosa va storto e Zoro si ritrova in una situazione non semplice, perché accusato di omicidio.
L'episodio vanta un buon ritmo, grazie sia a sequenze spassose e divertenti (come quelle incentrate su Usop e Franky alle prese con i loro lavori temporanei) quanto a scene incentrate sul pathos, come quella che vede protagonista lo spadaccino dei Mugiwara.
Quest'ultimo può essere infatti considerato come il vero protagonista dell'episodio, vista anche l'intera cornice in cui si svolgono gli eventi.
Wano è un'isola che rimanda letteralmente alle influenze, allo stile e all'iconografia dei samurai giapponesi, e di cui lo stesso Zoro, fin dalla sua prima apparizione, fa parte.

Una questione di onore

I fan dello spadaccino dai capelli verdi non rimarranno certo delusi da questa puntata, vista anche l'elaborata sequenza d'azione presente nel finale (e il rimando a un iconico avversario apparso in passato).
Zoro, che ha assunto l'identità di un ronin (un samurai senza padrone), viene accusato dalle guardie locali di aver commesso un crimine e costretto alla pratica del seppuku per espiare i propri peccati.

Lo spadaccino, seppur intenzionato a non usare la forza per non scatenare guai, è costretto a far uso delle sue tecniche mortali per togliersi da una situazione senza apparente via d'uscita. A livello tecnico l'anime si difende molto bene, grazie soprattutto a una fluidità dei movimenti ben ricreata; la sequenza in cui Zoro è impegnato a lottare contro gli altri samurai riesce a risultare soddisfacente anche per il grande senso di fisicità dato dagli impatti dei colpi.

Gli stessi personaggi risultano ben caratterizzati, anche a livello di espressioni, così come gli ambienti, ricchi di particolari soprattutto per quanto riguarda gli esterni.
Una nota di merito anche per i colori , capaci di valorizzare al meglio i numerosi edifici in stile antico presenti nell'episodio, realizzati usando una palette cromatica brillante e ipersatura che ben si sposa con le atmosfere generali dell'anime.

Il lavoro svolto dalla nuova direzione artistica risulta quindi soddisfacente e capace, molto probabilmente, di segnare un nuovo balzo in avanti a livello qualitativo per l'anime. Se tutti gli altri episodi proseguiranno su questa strada, molto probabilmente la saga di Wano potrebbe diventare una delle più amate dai fan. Non resta che attendere fiduciosi il proseguimento dell'opera per capire fino a che punto Tatsuya Nagamine avrà voglia di spingersi in fatto di qualità. Pirati siamo noi, all'arrembaggio!