ONE PIECE: STAMPEDE, analisi del doppiaggio italiano del film

Analizziamo, nel dettaglio, l'adattamento e il doppiaggio italiano di ONE PIECE: STAMPEDE, il nuovo lungometraggio sui pirati di Eiichiro Oda.

ONE PIECE: STAMPEDE, analisi del doppiaggio italiano del film
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Quando si parla di adattamento e doppiaggio possiamo dire che, ormai, Anime Factory sia sinonimo di qualità. Ne abbiamo avuto riprova in occasione dell'edizione italiana di Dragon Ball Super: Broly, ma possiamo dire che con ONE PIECE: STAMPEDE la sottoetichetta di Koch Media dedicata agli anime (sia in home video che al cinema) si sia superata. D'altronde non era facile gestire un cast del genere (abbiamo chiacchierato con Gigi Rosa, direttore di doppiaggio, che ci ha elencato almeno una settantina di personaggi da gestire), ma il lavoro svolto sul doppiaggio italiano del nuovo film sulla saga di Eiichiro Oda riuscirà a soddisfare tutti i fan.

E non soltanto perché, grazie all'edizione home video di ONE PIECE: STAMPEDE in uscita a febbraio, gli appassionati di lungo corso potranno riascoltare proprio Gigi Rosa nei panni di Monkey D. Luffy, ma soprattutto perché la bravura degli interpreti e il lavoro di adattamento svolto sul prodotto impreziosisce un'operazione lodevole sotto ogni punto di vista.

Un cast... piratesco!

Impossibile non iniziare la nostra analisi sul doppiaggio italiano di ONE PIECE: STAMPEDE senza partire dai pilastri che ne sorreggono il cast. La nuova avventura dei Pirati di Cappello di Paglia non esclude alcun membro della ciurma più sgangherata del mondo: abbiamo Monkey D. Luffy (Renato Novara), Roronoa Zoro (Patrizio Prata), Nami (Emanuela Pacotto), Usopp (Luca Bottale), Vinsmoke Sanji (Lorenzo Scattorin), Tony Tony Chopper (Federica Valenti), Nico Robin (Patrizia Scianca), Franky (Riccardo Rovatti) e infine Brook, nei cui panni possiamo ascoltare per la prima volta Alessandro Zurla - dal momento che la voce storica del pirata canterino, Daniele Demma, è purtroppo venuta a mancare nel 2017.

Proprio a proposito di quest'ultimo, possiamo tranquillizzarvi sull'interpretazione di Zurla, che abbiamo già potuto ammirare nell'ottima recitazione fornita in Dragon Ball Super per l'angelo Whis: la nuova voce di Brook dona la giusta caratterizzazione ad un personaggio così spassoso. La performance di tutti gli altri interpreti principali è stata del tutto superlativa: nell'intervista a Renato Novara, che trovate sulle nostre pagine, avevamo appreso come il doppiatore ufficiale di Luffy abbia ricevuto una maggiore libertà attoriale per ONE PIECE: STAMPEDE e, francamente, l'impegno profuso nella sua prova si vede e si sente.

Allo stesso modo un gigante come Patrizio Prata, che nei panni di Zoro si renderà protagonista di alcune sequenze semplicemente incredibili, vi darà i brividi per la verve e l'energia profuse nel dare tutto se stesso al personaggio di Roronoa. Gli altri attori, dalla Pacotto alla Scianca passando per Scattorin, Valenti e Rovatti, hanno assicurato come sempre una solidità enorme nei panni dei loro rispettivi pirati, ma d'altronde parliamo di voice actor che svolgono questo ruolo da più di un decennio.

La menzion d'onore va all'Usop di Luca Bottale, il quale (senza farvi troppi spoiler) sarà al centro di alcune sequenze dal forte impatto emotivo: Bottale, sempre eclettico e caricaturale, fornisce una recitazione di grandissimo spessore e abbiamo avuto modo di apprendere dal direttore di doppiaggio (del quale leggerete molto presto l'intervista esclusiva su queste pagine) come certe scene siano state frutto di una registrazione diretta, in cui Rosa ha lasciato che Bottale interpretasse con naturalezza una specifica (e molto importante) scena del film.

Il cast italiano di ONE PIECE: STAMPEDE include anche tanti altri volti e nomi storici: Giovanni Battezzato torna nei panni di Smoker, il Cacciatore Bianco, così come abbiamo potuto riascoltare il mitico Claudio Moneta nei panni di ben due personaggi. Parliamo di Rob Lucci, leggendario antagonista della saga di Enies Lobby, e finanche di Mr. Three: va detto che l'interpretazione di Moneta è sublime, per quanto breve, in entrambi i casi, e il doppiatore ufficiale di Son Goku in Dragon Ball Super è riuscito a caratterizzare l'ex membro della Baroque Works in modo da rendersi quasi irriconoscibile, così da non stonare con le linee di dialogo di Lucci.

C'è ovviamente Gianluca Iacono, ma nel ruolo di Drakul Mihawk e finanche un Maurizio Merluzzo in spolvero al doppiaggio di Brannew, un ufficiale della Marina il cui compito nel film è quello di riassumere ai colleghi il passato di Douglas Bullett durante un briefing operativo. Ma la lista dei doppiatori di ONE PIECE: STAMPEDE non si ferma qui, visto che il cast include diverse giovani (e promettenti) voci del panorama italiano, che in questa sede hanno potuto cimentarsi nella recitazione di pirati non ancora comparsi in TV: Mosé Singh, che abbiamo potuto ascoltare in Dragon Ball Super: Broly dietro i panni del piccolo principe Vegeta, è ad esempio Bartolomeo. Mosé ha un timbro molto pulito, ma nei panni del pirata ossessionato dai Mugiwara riesce a fornire una prestazione molto convincente, arrivando a graffiare la voce per adattarsi all'aspetto bizzarro (e un po' "bestiale") del suo eclettico personaggio. Jacopo Calatroni, voce di Peter Parker in Marvel's Spider-Man ma anche di Eijiro Kirishima in My Hero Academia, si è calato sorprendentemente bene nei panni di Sabo, "fratello" di Luffy ed Ace nonché secondo in capo dell'Armata Rivoluzionaria.

Il nuovo Pugno di Fuoco non è ancora apparso negli episodi in TV, come Barto, ragion per cui la prova di Calatroni è stata positivamente inedita, dimostrandosi molto ben calato nella parte e in grado di dare il giusto spessore ad un guerriero così amato dai fan dell'opera.

Ovviamente non bisogna dimenticare i due villain: Buena Festa (Enrico di Troia) e il possente Douglas Bullett (Roberto Draghetti). Il primo riesce a rendere molto bene il carattere subdolo del mecenate che ha organizzato il Festival dei Pirati, ma è sul secondo che si è catalizzato tutto il nostro interesse. Draghetti è riuscito a dare a Bullett una voce potente, muscolare, infondendo tutta la sua fisicità in un villain così colossale e pesante. Il cast di contorno di ONE PIECE: STAMPEDE ha ugualmente retto il palcoscenico con grande bravura, ma di certo gli attori sin qui citati hanno (a nostro parere) dato una vera e propria svolta al sonoro italiano del film.

Un adattamento preciso e coraggioso

Oltre il doppiaggio, però, c'è di più: un adattamento che abbiamo più volte definito coraggioso, che forse in alcuni frangenti potrebbe spiazzare più di qualche fan. La ragione sta nel fatto che Gigi Rosa (doppiatore e adattatore della pellicola) ha scelto, con il benestare di Koch Media, di operare una traduzione assai meticolosa e, in alcuni spunti, estremamente più letterale rispetto all'edizione italiana della serie TV o del manga stesso.

Basta qualche semplice esempio: a gran sorpresa, i membri di spicco della Marina hanno abbandonato i loro soprannomi giapponesi. Quelli che finora abbiamo chiamato Akainu, Kizaru e Fujitora, dunque, vengono definiti Cane Rosso, Scimmia Gialla e Tigre Lilla. Un adattamento letterale, come già detto, che traduce per intero il significato dei soprannomi degli ammiragli conosciuti all'anagrafe come Sakazuki, Borsalino e Issho. I fan dell'opera di Eiichiro Oda, inoltre, sapranno bene che il gruppo pirata al soldo del Governo Mondiale è noto con il nome "Flotta dei 7". In ONE PIECE: STAMPEDE, invece, la banda composta da Buggy, Boa Hancock e soci viene chiamata "7 Signori dei Mari".

Il motivo è presto detto: il gruppo, in lingua giapponese, si chiama "Oka Shichibukai", che tradotto letteralmente significa "I sette nobili condottieri dei mari". È presto detto, insomma, che "Flotta dei 7" fosse sinora, piuttosto, un adattamento sicuramente calzante, ma meno preciso. Allo stesso modo, lo studio di doppiaggio ha mantenuto una grande fedeltà nei confronti del gergo e di altre piccolezze sostanziali, come le risate peculiari di ciascun personaggio (lo "Zehahaha!!" di Barbanera e lo "Horo Horo" di Perona, ad esempio), così come alcune terminologie che abbiamo più volte sentito in lingua nipponica: il doppiatore originale di Franky il Cyborg, ad esempio, si rivolge spesso ai suoi interlocutori utilizzando parole inglesi. Allo stesso modo, nel film potrete ascoltare Riccardo Rovatti appellarsi al leader dei pirati di Cappello di Paglia chiamandolo "captain".