Era il 1947 quando Carl Barks, affascinato dal personaggio di Ebenezer Scrooge inventato da Charles Dickens per il suo Canto di Natale, decise di dare vita a un nuovo personaggio nell'universo dei paperi. Erano trascorsi 13 anni dal debutto di Paperino, quel Donald Fauntleroy Duck che dalla mente di Walt Disney si proiettò in quell'universo per non uscirne mai più. Serviva, quindi, uno zio ricco, uno stereotipo che ai tempi funzionava molto nella produzione americana e che lo stesso Barks voleva riproporre.
Acido, misantropo e in tutto simile a Ebenezer, Scrooge McDuck fa il suo esordio proprio cercando di circuire Paperino, figlio di sua sorella Ortensia, e i suoi nipotini, Qui, Quo e Qua, figli della gemella di Paperino, Della. Era solo l'inizio di quello che sarebbe diventato il papero più ricco del mondo, negli anni in grado di trasformarsi in un avventuriero unico, un inguaribile romantico, un affarista con tanti scrupoli, nonché una incredibile stella polare per molte produzioni fumettistiche.
Le recenti vicende che hanno coinvolto Don Rosa (recupera qui la nostra spiegazione sulla censura di Paperone) rischiano, adesso, di censurare due capitoli della Saga di Paperone, andando a elidere dall'equazione caratteriale del papero due momenti della sua vita e della sua crescita che sono ritenuti, oggi, non adeguati alla società nella quale viviamo. L'episodio ci serve un assist per andare a recuperare quelle che sono le cinque migliori storie con protagonista Paperone, così da poter meglio comprendere la sua visione e il suo modo di essere, così da evitare che, con superficialità, si possa continuare a credere quanto sia avido e arido il discendente del clan dei Paperoni.
Zio Paperone e la disfida dei dollari (Only a Poor Old Man)
Paperone non è stato sempre come lo dipingono oggi le storie degli sceneggiatori Disney. Tra i più accorti autori che sulle pagine settimanali di Topolino ne hanno dipinto le sfaccettature caratteriali troviamo sicuramente Vito Stabile, che negli anni ha saputo dare anche a Rockerduck dei momenti di infinita e inaspettata umanità, ma per poter arrivare a quel tipo di personaggio dobbiamo compiere un grande passo indietro. Abbiamo d'altronde detto che per Carl Barks quel personaggio nasceva come avido e quasi crudele, eppure nel 1952 con "La disfida dei dollari" tutto sembrava poter andare verso un'edulcorazione dei toni.
Paperone deve difendere il proprio denaro dall'assalto dei Bassotti, che però riescono a scovare il nascondiglio e anche a rubarglielo. La storia, che dà inizio anche alla collana italiana di Zio Paperone (il primo numero risale al 1987, più di trent'anni dopo la prima pubblicazione), ci permette di avere per la prima volta una psicologia ben delineata del personaggio, affezionato in maniera morbosa al suo denaro, dal quale non riesce a staccarsi, ma allo stesso tempo un avventuriero nato, pronto a raccontare la sua vita a Paperino.
Barks fa in modo che lo stesso bagno nei dollari diventi un rito, che ancora oggi caratterizza Paperone ed è diventato anche un simbolo (ne I Griffin lo stesso Peter prova a emularlo, ma con esiti catastrofici), ma con dei motivi ben precisi: Paperone non è attaccato al denaro perché avido e tirchio, ma perché è frutto del suo passato, delle sue avventure, del duro lavoro. Scrooge non è un accumulatore seriale, ma un parco calcolatore di ciò che ha ottenuto faticando. Non c'è un "avaraccio" in quel papero in palandrana, ma un eroe che ha saputo costruirsi un presente partendo dal lavoro di lustrascarpe.
Paperino e le lenticchie di Babilonia
Nel 1960 Romano Scarpa scrive e disegna una delle storie più tragiche della vita di Paperone. La inseriamo in questa rassegna anche per il fatto che di recente, nel gennaio del 2023, il sequel firmato da Fabio Celoni ha terminato il proprio corso su Topolino, riportando in auge un capolavoro che ha, nel frattempo, superato i 60 anni. La scelta di indicare Paperino nel titolo fu solo un vezzo editoriale, di marketing della prima ora, ma il protagonista indiscusso era proprio Paperone, trovatosi all'improvviso privato della propria ricchezza in favore dei Bassotti.
Il papero più ricco del mondo viene gabbato da un suo affare andato male, l'acquisto dell'azienda produttrice delle lenticchie di Babilonia, i cui proprietari sono proprio i Bassotti: la valutazione, totalmente fuori mercato, convince comunque Paperone all'acquisto, svelandogli successivamente l'ingegnoso raggiro messo in piedi (senza l'aiuto di Intellettuale-176, tra l'altro).
Tra l'altro, l'intera vicenda si chiudeva con un finale aperto, lasciando ampio spazio per ciò che ha fatto Fabio Celoni quest'anno, raccontando il sequel di quella vicenda: Scarpa, però, già ai tempi aveva intuito quale potesse essere l'eredità di Barks nel delineare il carattere del papero, un entusiasta a tutti gli effetti, intraprendente, fino a correre il rischio di rovinarsi con le proprie mani. L'avventura, in questo caso, viene prima dell'attaccamento al denaro, facendo risaltare quella psicologia di Paperone che finirà per essere al primo posto nella vita del miliardario.
La Saga di Paperon de' Paperoni
Non si poteva non inserire l'opera magna di Don Rosa, nonché la più completa a disposizione per ripercorrere le vicende di Paperone. Lo studio che l'autore americano compie sulle opere di Barks, l'elaborazione dell'albero genealogico e la dettagliata attenzione alle caratteristiche e al carattere del personaggio stesso hanno permesso a quest'opera di diventare osannata e apprezzata in ogni dove.
Avventure, ricordi, sfaccettature in grado di condurci attraverso una psicologia molto più profonda e stratificata di quella che Barks aveva accennato e che Scarpa aveva poi approfondito: dalla Scozia, dal ricordo del suo immortale amore, dagli anni trascorsi nel Klondike, fino a tutto ciò che ha permesso a Paperone di ottenere la sua ricchezza, di vederla germogliare e poi diventarne gelosamente affezionato. La Saga è un sussidiario illustrato contenente tutto ciò che è necessario conoscere su Paperone e diventare un esperto a tutto tondo di ciò che è stata la sua vita in dodici capitoli.
Zio Paperone e l'ultima avventura
Non è scritto da nessuna parte che solo nel passato sia possibile scovare le pietre miliari. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire in questa classifica anche una recentissima storia, di appena dieci anni (insomma, comunque più giovane delle altre qui elencate). Scritta da Francesco Artibani e disegnata da Alessandro Perina, con i colori di Mirka Andolfo, venne pubblicata in quattro episodi su Topolino per poi trovare nuova fortuna in un formato cartonato stand-alone.
Al di là della qualità del prodotto, è importante segnalare che Artibani decise di portare sulle pagine di Topolino il personaggio di Cuordipietra Famedoro, noto fino a quel momento solo agli accaniti spettatori di DuckTales, la serie animata nella quale l'imprenditore boero era l'antagonista principale di Paperone. Famedoro era stato inventato da Carl Barks nel 1956 e in Italia contava appena cinque apparizioni, l'ultima delle quali nel 1992 per mano di Romano Scarpa.
La potenza di questa storia non è solo nella cabala legata a Cuordipietra, ma anche nel modo in cui Artibani riesce a costruire una Paperopoli viva, facendo in modo che al suo interno ci sia un'interazione tangibile, dando profondità a tutti i personaggi, da Paperino a Rockerduck. Lo sceneggiatore romano, però, propone anche un'intuitiva citazione col ritorno dei Terrini, già usati da Barks nelle sue storie, finendo per mettere in piedi un'avventura che esalta il carattere di Paperone e il suo più naturale e genuino senso per l'avventura.
Inoltre, Artibani si diverte anche a seminare alcuni riferimenti della sua produzione, mettendo la firma su varie vignette: c'è Canale 00, la televisione che insegue le vicende di PK, c'è Amelia che si trasforma in una W.I.T.C.H., ci sono Cimino e Barks nella vignetta conclusiva, disegnati da Alessandro Perina. C'è tanto citazionismo, c'è tanto rispetto nei confronti di chi è venuto prima di lui.
DuckTales
L'abbiamo citata ed eccola qui. Non è un fumetto, quindi non appartiene in senso stretto a una produzione editoriale, ma la serie animata di DuckTales è, ancor più di quanto fatto da Don Rosa, il perfetto esempio della grandezza del personaggio di Paperone. Non solo quella originale, di fine anni Ottanta, ma anche il reboot che potete trovare su Disney+, con la terza stagione che è stata distribuita nei suoi episodi conclusivi il 9 marzo 2022, quasi un anno fa. Cinque anni in cui abbiamo avuto la possibilità di ripercorrere le gesta di un papero rinnovato, arricchito di tanti contenuti, di tanti spunti: dal ritorno di sua nipote Della, fino alle interazioni con Paperoga e Gastone, alla riscrittura di Fenton Paperconchiglia, il suo contabile, e al rapporto con Jet McQuack, il suo pilota di fiducia.
Con una audacia che supera la serie originale, Paperone approfitta per omaggiare spesso il suo passato, come se fosse a conoscenza di trovarsi all'interno di un reboot, ma con il desiderio di continuare ad affrontare nuove sfide e viverle con l'energia che ha sempre avuto dentro di sé. Ogni episodio è un breviario di come Paperone andrebbe ad affrontare la propria vita, come d'altronde lo era stata la serie originale (anch'essa, tra l'altro, disponibile su Disney+).
Con un forte citazionismo per ciò che è stato Paperone e con una più grande presenza da Paperino, che nella serie originale compariva per solo due episodi, la riscrittura di DuckTales riscopre alcune caratteristiche peculiari di molti personaggi, andando a intessere una trama orizzontale che fa da supporto a quella verticale, prerogativa del DuckTales del 1989, con una ventata di thriller e di raggiro ai danni di Paperone, mettendo ancora una volta al centro della vicenda la bramosia e l'invidia che tutto il mondo ha provato e continua a provare per il papero più ricco del mondo.
Sono tantissime altre le storie che potremmo proporvi su Paperone, partendo da Zio Paperone e le sette città di Cibola, arrivando anche a Paperone e la Stella del Polo, due capisaldi della produzione di Carl Barks, passando anche per Zio Paperone e la triplicità progressiva di Rodolfo Cimino, pubblicata in Italia nel 2008, ma ci siamo voluti soffermare su quelle cinque opere che vi permetteranno di recuperare una panoramica indimenticabile e unica sulla psicologia di uno dei personaggi più affascinanti della produzione disneyana, se non il più affascinante in assoluto. Perché anche quel cuore avido in fondo ha dell'oro che risplende.
Paperon de' Paperoni, i 5 migliori fumetti Disney di sempre
Le notizie riguardanti la censura operata alla Saga di Paperone di Don Rosa ci spingono a individuare le top 5 del papero più ricco del mondo.
Era il 1947 quando Carl Barks, affascinato dal personaggio di Ebenezer Scrooge inventato da Charles Dickens per il suo Canto di Natale, decise di dare vita a un nuovo personaggio nell'universo dei paperi. Erano trascorsi 13 anni dal debutto di Paperino, quel Donald Fauntleroy Duck che dalla mente di Walt Disney si proiettò in quell'universo per non uscirne mai più. Serviva, quindi, uno zio ricco, uno stereotipo che ai tempi funzionava molto nella produzione americana e che lo stesso Barks voleva riproporre.
Acido, misantropo e in tutto simile a Ebenezer, Scrooge McDuck fa il suo esordio proprio cercando di circuire Paperino, figlio di sua sorella Ortensia, e i suoi nipotini, Qui, Quo e Qua, figli della gemella di Paperino, Della. Era solo l'inizio di quello che sarebbe diventato il papero più ricco del mondo, negli anni in grado di trasformarsi in un avventuriero unico, un inguaribile romantico, un affarista con tanti scrupoli, nonché una incredibile stella polare per molte produzioni fumettistiche.
Le recenti vicende che hanno coinvolto Don Rosa (recupera qui la nostra spiegazione sulla censura di Paperone) rischiano, adesso, di censurare due capitoli della Saga di Paperone, andando a elidere dall'equazione caratteriale del papero due momenti della sua vita e della sua crescita che sono ritenuti, oggi, non adeguati alla società nella quale viviamo. L'episodio ci serve un assist per andare a recuperare quelle che sono le cinque migliori storie con protagonista Paperone, così da poter meglio comprendere la sua visione e il suo modo di essere, così da evitare che, con superficialità, si possa continuare a credere quanto sia avido e arido il discendente del clan dei Paperoni.
Zio Paperone e la disfida dei dollari (Only a Poor Old Man)
Paperone non è stato sempre come lo dipingono oggi le storie degli sceneggiatori Disney. Tra i più accorti autori che sulle pagine settimanali di Topolino ne hanno dipinto le sfaccettature caratteriali troviamo sicuramente Vito Stabile, che negli anni ha saputo dare anche a Rockerduck dei momenti di infinita e inaspettata umanità, ma per poter arrivare a quel tipo di personaggio dobbiamo compiere un grande passo indietro. Abbiamo d'altronde detto che per Carl Barks quel personaggio nasceva come avido e quasi crudele, eppure nel 1952 con "La disfida dei dollari" tutto sembrava poter andare verso un'edulcorazione dei toni.
Paperone deve difendere il proprio denaro dall'assalto dei Bassotti, che però riescono a scovare il nascondiglio e anche a rubarglielo. La storia, che dà inizio anche alla collana italiana di Zio Paperone (il primo numero risale al 1987, più di trent'anni dopo la prima pubblicazione), ci permette di avere per la prima volta una psicologia ben delineata del personaggio, affezionato in maniera morbosa al suo denaro, dal quale non riesce a staccarsi, ma allo stesso tempo un avventuriero nato, pronto a raccontare la sua vita a Paperino.
Barks fa in modo che lo stesso bagno nei dollari diventi un rito, che ancora oggi caratterizza Paperone ed è diventato anche un simbolo (ne I Griffin lo stesso Peter prova a emularlo, ma con esiti catastrofici), ma con dei motivi ben precisi: Paperone non è attaccato al denaro perché avido e tirchio, ma perché è frutto del suo passato, delle sue avventure, del duro lavoro. Scrooge non è un accumulatore seriale, ma un parco calcolatore di ciò che ha ottenuto faticando. Non c'è un "avaraccio" in quel papero in palandrana, ma un eroe che ha saputo costruirsi un presente partendo dal lavoro di lustrascarpe.
Nel 1960 Romano Scarpa scrive e disegna una delle storie più tragiche della vita di Paperone. La inseriamo in questa rassegna anche per il fatto che di recente, nel gennaio del 2023, il sequel firmato da Fabio Celoni ha terminato il proprio corso su Topolino, riportando in auge un capolavoro che ha, nel frattempo, superato i 60 anni. La scelta di indicare Paperino nel titolo fu solo un vezzo editoriale, di marketing della prima ora, ma il protagonista indiscusso era proprio Paperone, trovatosi all'improvviso privato della propria ricchezza in favore dei Bassotti.Paperino e le lenticchie di Babilonia
Il papero più ricco del mondo viene gabbato da un suo affare andato male, l'acquisto dell'azienda produttrice delle lenticchie di Babilonia, i cui proprietari sono proprio i Bassotti: la valutazione, totalmente fuori mercato, convince comunque Paperone all'acquisto, svelandogli successivamente l'ingegnoso raggiro messo in piedi (senza l'aiuto di Intellettuale-176, tra l'altro).
Tra l'altro, l'intera vicenda si chiudeva con un finale aperto, lasciando ampio spazio per ciò che ha fatto Fabio Celoni quest'anno, raccontando il sequel di quella vicenda: Scarpa, però, già ai tempi aveva intuito quale potesse essere l'eredità di Barks nel delineare il carattere del papero, un entusiasta a tutti gli effetti, intraprendente, fino a correre il rischio di rovinarsi con le proprie mani. L'avventura, in questo caso, viene prima dell'attaccamento al denaro, facendo risaltare quella psicologia di Paperone che finirà per essere al primo posto nella vita del miliardario.
La Saga di Paperon de' Paperoni
Non si poteva non inserire l'opera magna di Don Rosa, nonché la più completa a disposizione per ripercorrere le vicende di Paperone. Lo studio che l'autore americano compie sulle opere di Barks, l'elaborazione dell'albero genealogico e la dettagliata attenzione alle caratteristiche e al carattere del personaggio stesso hanno permesso a quest'opera di diventare osannata e apprezzata in ogni dove.
Avventure, ricordi, sfaccettature in grado di condurci attraverso una psicologia molto più profonda e stratificata di quella che Barks aveva accennato e che Scarpa aveva poi approfondito: dalla Scozia, dal ricordo del suo immortale amore, dagli anni trascorsi nel Klondike, fino a tutto ciò che ha permesso a Paperone di ottenere la sua ricchezza, di vederla germogliare e poi diventarne gelosamente affezionato. La Saga è un sussidiario illustrato contenente tutto ciò che è necessario conoscere su Paperone e diventare un esperto a tutto tondo di ciò che è stata la sua vita in dodici capitoli.
Zio Paperone e l'ultima avventura
Non è scritto da nessuna parte che solo nel passato sia possibile scovare le pietre miliari. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire in questa classifica anche una recentissima storia, di appena dieci anni (insomma, comunque più giovane delle altre qui elencate). Scritta da Francesco Artibani e disegnata da Alessandro Perina, con i colori di Mirka Andolfo, venne pubblicata in quattro episodi su Topolino per poi trovare nuova fortuna in un formato cartonato stand-alone.
Al di là della qualità del prodotto, è importante segnalare che Artibani decise di portare sulle pagine di Topolino il personaggio di Cuordipietra Famedoro, noto fino a quel momento solo agli accaniti spettatori di DuckTales, la serie animata nella quale l'imprenditore boero era l'antagonista principale di Paperone. Famedoro era stato inventato da Carl Barks nel 1956 e in Italia contava appena cinque apparizioni, l'ultima delle quali nel 1992 per mano di Romano Scarpa.
La potenza di questa storia non è solo nella cabala legata a Cuordipietra, ma anche nel modo in cui Artibani riesce a costruire una Paperopoli viva, facendo in modo che al suo interno ci sia un'interazione tangibile, dando profondità a tutti i personaggi, da Paperino a Rockerduck. Lo sceneggiatore romano, però, propone anche un'intuitiva citazione col ritorno dei Terrini, già usati da Barks nelle sue storie, finendo per mettere in piedi un'avventura che esalta il carattere di Paperone e il suo più naturale e genuino senso per l'avventura.
Inoltre, Artibani si diverte anche a seminare alcuni riferimenti della sua produzione, mettendo la firma su varie vignette: c'è Canale 00, la televisione che insegue le vicende di PK, c'è Amelia che si trasforma in una W.I.T.C.H., ci sono Cimino e Barks nella vignetta conclusiva, disegnati da Alessandro Perina. C'è tanto citazionismo, c'è tanto rispetto nei confronti di chi è venuto prima di lui.
DuckTales
L'abbiamo citata ed eccola qui. Non è un fumetto, quindi non appartiene in senso stretto a una produzione editoriale, ma la serie animata di DuckTales è, ancor più di quanto fatto da Don Rosa, il perfetto esempio della grandezza del personaggio di Paperone. Non solo quella originale, di fine anni Ottanta, ma anche il reboot che potete trovare su Disney+, con la terza stagione che è stata distribuita nei suoi episodi conclusivi il 9 marzo 2022, quasi un anno fa. Cinque anni in cui abbiamo avuto la possibilità di ripercorrere le gesta di un papero rinnovato, arricchito di tanti contenuti, di tanti spunti: dal ritorno di sua nipote Della, fino alle interazioni con Paperoga e Gastone, alla riscrittura di Fenton Paperconchiglia, il suo contabile, e al rapporto con Jet McQuack, il suo pilota di fiducia.
Con una audacia che supera la serie originale, Paperone approfitta per omaggiare spesso il suo passato, come se fosse a conoscenza di trovarsi all'interno di un reboot, ma con il desiderio di continuare ad affrontare nuove sfide e viverle con l'energia che ha sempre avuto dentro di sé. Ogni episodio è un breviario di come Paperone andrebbe ad affrontare la propria vita, come d'altronde lo era stata la serie originale (anch'essa, tra l'altro, disponibile su Disney+).
Con un forte citazionismo per ciò che è stato Paperone e con una più grande presenza da Paperino, che nella serie originale compariva per solo due episodi, la riscrittura di DuckTales riscopre alcune caratteristiche peculiari di molti personaggi, andando a intessere una trama orizzontale che fa da supporto a quella verticale, prerogativa del DuckTales del 1989, con una ventata di thriller e di raggiro ai danni di Paperone, mettendo ancora una volta al centro della vicenda la bramosia e l'invidia che tutto il mondo ha provato e continua a provare per il papero più ricco del mondo.
Sono tantissime altre le storie che potremmo proporvi su Paperone, partendo da Zio Paperone e le sette città di Cibola, arrivando anche a Paperone e la Stella del Polo, due capisaldi della produzione di Carl Barks, passando anche per Zio Paperone e la triplicità progressiva di Rodolfo Cimino, pubblicata in Italia nel 2008, ma ci siamo voluti soffermare su quelle cinque opere che vi permetteranno di recuperare una panoramica indimenticabile e unica sulla psicologia di uno dei personaggi più affascinanti della produzione disneyana, se non il più affascinante in assoluto. Perché anche quel cuore avido in fondo ha dell'oro che risplende.
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