Pokémon: le migliori 5 serie anime da recuperare dopo Esplorazioni

In occasione dell'uscita di Esplorazioni, vediamo quali sono le serie animate più apprezzate tra le infinite stagioni del fenomeno Pokémon.

Pokémon: le migliori 5 serie anime da recuperare dopo Esplorazioni
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Se c'è un brand che pare non arrestare mai la sua crescita e che riesce a rinnovarsi e ad attecchire ad una fetta sempre maggiore di fruitori, quello è il franchise creato dalla The Pokémon Company nel 1996. Il prodotto ideato da Satoshi Tajiri è uno dei fenomeni più chiari di utilizzo intelligente e redditizio della transmedialità. Pokémon ha implementato una ragionata narrazione transmediale con largo anticipo rispetto ad altre produzioni.

Nonostante la presenza di altri casi simili, il brand dei mostriciattoli è indubbiamente anticipatore di questa fruttuosa tendenza e modello nello sfruttare tutti i punti di forza del prodotto per andare incontro alle logiche di mercato. Una valanga di videogiochi, anime, manga, figures, giocattoli e un recentissimo live action dedicato al personaggio di Pikachu. La serie animata tratta dalla serie di giochi Nintendo ha d'altronde ha contribuito profondamente ad accrescere la fama e la potenza commerciale del franchise. Ma vediamo quali sono le migliori serie anime incentrate sul mondo dei Pokémon, a cui si aggiunge la nuovissima Esplorazioni Pokémon, su Netflix dallo scorso 1º luglio.

La serie originale: Pocket Monsters

La serie del 1997 è per ovvie ragioni una delle più amate e, nonostante la sua natura promozionale, anche una delle migliori in termini di qualità. L'anime delle origini si regge tutto sul commovente ed esaltante legame tra Ash e Pikachu, vero fondamento insostituibile nel corso di tutte le serie a venire, sul singolare universo narrativo e sulle fantastiche lotte Pokémon. Pocket Monsters ha lo straordinario merito di introdurci in un mondo popolato dalle più svariate creature, tra sorprendenti evoluzioni, specialità, tipi, pokeball, palestre e tornei. L'esordio dei Pokémon in TV è la leggendaria nascita del trio Ash-Misty-Brock e l'inizio delle malefatte del gruppo di incapaci canaglie Jessie, James e Meowth, il famigerato Team Rocket. Come potremmo definire la serie storica se non iconica?

L'autoconclusività delle storie e la percettibile natura di opera derivata restano dei punti deboli a cui però supplisce un magistrale world-building, una varietà sterminata di personaggi, ambientazioni e creature e un trascinante senso della scoperta, in una serie in cui nulla del vastissimo universo Pokémon è ancora conosciuto. Per approfondire meglio, vi lasciamo alla nostra recensione della prima serie anime di Pokémon.

Pokémon: serie XY

La serie del 2013, anche questa disponibile su Netflix, include 93 episodi e narra l'avventura di Ash e Pikachu nella regione di Kalos. Intento a diventare Maestro Pokémon, Ash, accompagnato dal suo fidato "animaletto", decide di partecipare alla Lega. Ennesima ripartenza per il brand, ennesimo ciclo di storie, a tratti ripetitivo e narrativamente debole, ma che gode di un ottimo comparto tecnico e che riesce ad intrattenere e a trattenere vecchi e nuovi spettatori, con nuove creature e interessanti personaggi (i fratelli Lem e Clem e la novellina Serena) che fungono da pilastro per un pubblico che potrebbe venire introdotto per la prima volta alle meccaniche e alle componenti del mondo Pokémon. La serie raggiunge vette di altissima qualità con la saga di Elisio nella seconda stagione, piena di momenti ricchi di pathos e con un villain dalle motivazioni originali. Nonostante qualche alto e basso, il prodotto merita: leggete la nostra recensione di Pokémon XY per scoprirne meglio pregi e difetti.

Pokémon Diamante e Perla

In contemporanea con l'uscita dei due giochi omonimi, la serie Diamante e Perla, uscita nel 2006, ci porta ancora con Satoshi e Pikachu nel continente di Sinnoh. Con il solito Team Rocket alle calcagna, un Brock senza speranze e una vivace new entry, Lucinda con il suo piccolo Piplup, Diamante e Perla riconferma il successo della serie grazie ad una trama decisamente più strutturata, linare e continuativa.

Gli altri elementi vincenti sono un rivale (Paul) ben caratterizzato, uno sviluppo delle interazioni tra i personaggi davvero ben realizzato e delle lotte che dosano dinamicità e strategia nel migliore dei modi. Se ci aggiungiamo uno spassoso Pokémon come Piplup, un finale dolce ed emozionante e delle animazioni di tutto rispetto, avremo una delle migliori serie dedicate ai Pokémon.

Pokémon: Advanced Generation

Diviso in quattro sottosaghe (Advanced, Advanced Challenge, Advanced Battle e Battle Frontier), Pokémon Advanced Generation si compone di 193 episodi e si colloca cronologicamente negli eventi immediatamente successivi alla serie storica. Trasmessa a partire dal 2002, la serie in questione racconta il viaggio dei due inseparabili protagonisti verso la regione di Hoenn. Ancora il Team Rocket ad ostacolare Ash, ancora Brock a sostenerlo e due nuovi fratelli accompagnatori a far parte del gruppo: Vera e Max. Ma la vera minaccia è rappresentata dal piano dei Team Magma e Idro, ambientalisti "estremisti" pronti a risvegliare due temibili Pokémon leggendari. Buon incipit, buone premesse e grande sviluppo. Poi tante novità grafiche per l'epoca e diversi nuovi espedienti narrativi per Advanced Generation.

È l'evoluzione di Ash (più maturo, meno moccioso) e un generale approfondimento psicologico dei personaggi a distinguere la serie dalle stagioni precedenti, ma non cambiano le scelte narrative degli sceneggiatori, con episodi fini a se stessi e una leggera monotonia e ripetitività delle situazioni. Si tratta comunque di un degno successore del primo ciclo dei Pokémon, con tutti i pregi e difetti storici della serie.

Pokémon: Sole e Luna

Pareri contrastanti, opinioni opposte per una anime non apprezzata all'unanimità ma che ha il merito di essere la prima serie effettivamente sperimentale dal punto di vista grafico. Pokémon Sole e Luna ha il coraggio di discostarsi anche ampiamente dall'estetica delle stagioni passate, primo esempio di produzione capace di mettere alla prova l'ormai stagnante stile grafico dei Pokémon. La narrazione è nuovamente frammentaria e senza soluzione di continuità e gli eventi non riescono ad avere un pesto ed una rilevanza reale. Ma il già menzionato restyling è assolutamente apprezzabile, nonostante faccia storcere il naso a molti fan non avvezzi al cambiamento. Con disegni ammorbiditi, meno squadrati e più levigati, quasi soffici nella rappresentazione dei mostriciattoli. Un tratto più malleabile, volti ed espressioni più dinamici e un design duttile. Da premiare, dunque, almeno con una curiosa visione: per ogni altro approfondimento c'è la nostra recensione dell'anime di Pokémon Sole e Luna.