Saint Seiya

Saint Seiya (per noi I Cavalieri dello Zodiaco) è uno dei manga che ha fatto storia ed è annoverato tra i classici. Nonostante siano passati molti anni dalla sua uscita, ultimamente è tornato alla ribalta con una nuova serie animata, relativa al capitolo di Hades che, sebbene fosse presente nel manga, non era mai stato trasportato sullo schermo televisivo.
La Storia
I protagonisti della storia sono i Bronze Saint, cavalieri votati alla dea Atena, che fin da bambini sono stati addestrati per arrivare pronti all'investitura. Ognuno di essi è legato alla propria armatura, relativa ad una determinata costellazione della sfera celeste. La trama inizia con il raduno dei cavalieri per combattere in un torneo che promette al vincitore la sacra armatura d'oro. Lo scontro più eclatante è senz'altro l'atroce battaglia tra Seiya e Shiryu, che vede quasi la morte del secondo. Ma le vicende prendono una piega imprevista ed i Saint si ritrovano a combattere contro il cavaliere di Phoenix che, un tempo loro amico, pare ora votato al male. Dopo molti combattimenti Phoenix si redime e si unisce al gruppo per difendere Atena. La seconda grande saga, collegata alla prima da qualche avvenimento di minore importanza, è quella delle 12 Case.
La dea Atena, personificata dalla principessa Saori, viene colpita al petto da una freccia lanciata da uno dei seguaci del Grande Sacerdote. Quest'ultimo infatti si è schierato inaspettatamente contro la dea che fino a poco prima proteggeva.
La freccia raggiungerà il cuore della donna in dodici ore esatte e in questo tempo i Saint di Atena devono tentare di salvarla raggiungendo il grande sacerdote e sconfiggendolo. Per fare questo però devono attraversare le dodici case, ovvero dodici edifici presieduti da altrettanti Gold Saint, i quali rappresentano i segni dello zodiaco. L'impresa può essere più o meno difficoltosa in relazione allo schieramento che prendono i vari Cavalieri d'oro. Alcuni di essi, infatti, si schierano con la dea Atena, mentre altri rimangono fedeli al Sacerdote bloccando in tutti i modi chi tenta di passare.
Si avventurano in questa impresa cinque Bronze Saint (in graduatoria i peggiori del lotto): Seiya di Pegasus, Shiryu del Dragone, Hyoga del Cigno, Shun di Andromeda e suo fratello Ikki della Fenice.
La lotta diventa molto dura e in alcuni casi i paladini di Atena sembrano quasi soccombere, ma riescono sempre a trovare dentro di loro le energie per spuntarla. Solo Seiya però riesce ad arrivare alla sala del grande sacerdote, il quale si rivela essere in realtà Saga, il Gold Saint dei Gemelli. Dopo lo stupore iniziale comincia la battaglia fra i due e il cavaliere di Pegasus, seppur privato dei cinque sensi riesce a spuntarla e stremato (ma ispirato dalla dea) prende lo scudo dalla statua di atena e lo punta lontano, verso il punto in cui giace la donna ormai in fin di vita. Colpita dal raggio sprigionato dallo scudo la freccia scompare e Atena si riprende. Assieme ai Gold Saint a lei fedeli e ai Bronze Saint resuscitati si dirige al palazzo, dove Saga, alla vista della dea, si pente delle sue malefatte. Finalmente la pace sembra raggiunta, ma i pericoli sembrano non aver mai fine e così, dopo la grande fatica per passare le 12 case, i cavalieri si trovano di fronte ad un nuovo terribile nemico: difendere Atena ed il mondo intero dalla reincarnazione di Nettuno, il dio dei mari. La trama è abbastanza ripetitiva se confrontata con quella delle 12 Case: Saori è in pericolo e ha i minuti contati, mentrei cavalieri devono affrontare i 7 guerrieri di Poseidone che presiedono altrettanti templi con altrettante colonne (ognuna delle quali andava abbattuta per evitare un nuovo diluvio universale). Inutlie dire che i Saint riescono nell'intento e col favore della dea sconfiggono il dio dei mari.
Manga
Il manga, disegnato da Masami Kurumada, qui in Italia è diventato famoso grazie soprattutto alla serie televisiva che è stata trasmessa innumerevoli volte da varie emittenti. Non per questo bisogna trascurare l'opera cartacea che è tra le migliori nel panorama odierno. Chi è cresciuto guardando gli epici scontri della guerra galattica o delle case dello zodiaco rimane un po' deluso da come sono resi nel fumetto. Non perché siano mal disegnati, anzi, sono molto ben curati e ricreano alla perfezione la sensazione dei colpi e delle esplosioni; ma non si può negare che quello che si può rappresentare in un disegno animato (per quanto riguarda gli scontri) non potrà mai essere ottenuto adeguatamente con disegni statici, ed essendo Saint Seiya un manga basato essenzialmente sui combattimenti, potete ben capire perché venga preferito l'uno all'altro.
Ma, come dicevo prima, questa non è una critica al disegnatore: la complessità delle armature, la cura dei dettagli e degli ambienti, completano un manga che dal punto di vista tecnico è di ottimo livello.
La caratterizzazione dei protagonisti è molto buona, ognuno ha la proprio storia alle spalle, i propri dubbi, i drammi interiori, i propri punti deboli che appaiono al momento del combattimento.
La trama, del resto, snodandosi in serie, procede "a blocchi", anche se ogni serie ha dei prologhi abbastanza sostanziosi che amalgamano il tutto.
I vari scontri (con gli "epici" nomi dei colpi), che rimangono il fulcro del manga, sono cosi inframezzati e resi più scorrevoli dai vari dialoghi e monologhi dei personaggi: i Saint di Atena tentano in ogni occasione di convincere i nemici a seguire la loro via, la via della giustizia, cercando di far redimere l'avversario e magari di evitare uno scontro. Ma anche i nemici, da parte loro, hanno la propria storia, le proprie idee nonché le proprie ragioni di combattere (che emergono durante la battaglia) e in questo modo il confronto non è più solamente fisico, ma anche ideologico. Un altro motivo in più per amare questo manga.
Anime
Saint Seiya appartiene a quella classe di manga che ha potuto godere di una trasposizione animata degna di questo nome. La trama viene seguita abbastanza fedelmente, con l'unica grossa eccezione della saga di Asgard, assente nel fumetto e introdotta ad hoc. Collocata tra la parte delle 12 Case e quella di Nettuno, inizia con Aldebaran (Gold Saint del Toro) che viene trovato quasi morto nella seconda casa dello zodiaco e si scopre che è stato un cavaliere sconosciuto a ridurlo in quello stato. Questi (che poi si rivelerà Mizar della tigre dai denti a sciabola) si presenta anche all'abitazione della signorina Saori dove sono riuniti i Bronze Saint per discutere dell'accaduto e ne nasce uno scontro senza vinti ne vinicitori.
Si scopre che Mizar era stato inviato da Ilda di Polaris, sacerdotessa della terra polare di Asgard, la quale, indossato l'anello dei Nibelunghi aveva cambiato totalmente la sua indole. L'anello dona infatti molto potere a chi lo indossa, ma lo rende malvagio. Ilda così, dopo lunghi anni di servigi al dio Odino, aveva deciso di risollevare il suo popolo dagli stenti causati dal gelo polare e conquistata dall'accoglienza della soleggiata Grecia aveva deciso di affrontare Atena e impossessarsi quei territori. Era sorto, però, un altro problema: queste idee di potere l'avevano distolta dal suo dovere più importante, ovvero la preghiera al dio Odino, e a causa della sua negligenza i ghiacci di Asgard si stavano pian piano sciogliendo mettendo in pericolo tutta la popolazione. Atena e i Bronze Saint decidono così di partire subito per salvare la situazione ormai critica e arrivati a destinazione trovano ad accoglierli un gruppo di cavalieri pronti a tutto pur di accontentare i voleri della loro regina. Seiya e gli altri si lanciano nella lotta per arrivare il prima possibile al palazzo e privarla dell'anello malvagio: l'unico modo per farlo, infatti, è recuperare tutte le gemme che sono incastonate nelle armature dei Saint di Asgard (una in ogni armatura) e usarle per distruggere l'anello. Atena intanto inizia a pregare il dio Odino da una sporgenza che dà sul mare nella speranza di rallentare la catastrofe, ma il tempo è poco: essa infatti non è abituata alle temperature polari e non può resistere a lungo (che novità!).
I Bronze Saint, memori della battaglia alle case dello zodiaco, riescono a battere tutti i cavalieri di Asgard e a liberare Ilda dalla maledizione. Rinsavita, si pente immediatamente di tutto il male che aveva procurato e dopo essersi disperata per la caduta dei suoi fedeli cavalieri non si perde d'animo e ritorna al suo dovere di sacerdotessa.
La storia si stacca abbastanza da quella delle altre del manga ed è stato fatto un buon lavoro nel cercare di creare un continuum logico nella trama: un osservatore che non conosce il fumetto non nota minimamente l'aggiunta.
La fedeltà al manga non si limita comunque solo alla storia, ma riguarda anche i disegni, precisi e sempre di ottima qualità. Pure le animazioni sono bellissime e l'azione che pervade l'intera opera viene resa in modo assolutamente perfetto. Un cartone stupendo quindi, che sa appassionare e coinvolgere come pochi e che ha riscosso un grandissimo successo, anche qui in Italia. Nel nostro paese, tra l'altro, ha goduto di un adattamento senza dubbio caratteristico. Se da un lato possiede delle pecche evidenti (come l'infelice scelta di chiamare Seiya, cavaliere di Pegasus, proprio Pegasus o i nomi di alcune mosse che non possiedono il carisma di quelli originali), dall'altro la troupe di doppiatori di Ivo de Palma & co. è riuscita, con una recitazione davvero magistrale, a dare ai Cavalieri dello Zodiaco una teatralità degna di un capolavoro. A questo hanno anche portato le aggiunte nei dialoghi di alcuni passi ispirati a grandi poeti come Dante, cosa che se da una parte rende il risultato poco fedele, dall'altra ne riprende ed esalta la drammaticità.
Menzione speciale meritano le mitiche sigle, cantate da Massimo Dorati e davvero memorabili.
Saint Seiya The Hades Chapter

Come detto precedentemente, da pochi mesi è stata lanciata in Giappone la trasposizione animata relativa al capitolo di Ade. La saga del dio dei morti è a detta di molti la migliore dell'intero fumetto e pertanto l'attesa era molto alta. La trama è sicuramente più varia e ricca di colpi di scena, e la si può dividere la serie in due parti principali. Nella prima c'è l'attacco delle forze di Ade (tra cui anche vecchi nemici resuscitati per l'occasione) alle 12 Case per uccidere Atena e la rispettiva resistenza da parte dei cavalieri a lei fedeli. Nella seconda c'è il "contrattacco" dei Bronze Saint e dei Gold Saint rimasti che, grazie all'ottavo senso, riescono a entrare nel regno dei morti. Qui c'è un susseguirsi di battaglie, talvolta in disparità numerica, e non mancano sorprese, rivelazioni importanti e nuove potenti armature. Insomma, una serie piena di effetti speciali che porta a degna conclusione uno dei manga più famosi.
Realizzazione
La serie animata relativa ai capitoli di Hades corrisponde al manga senza cambiamenti, almeno per quello che abbiamo visionato, visto che in ogni caso sono usciti in tutto solo una decina di episodi. La prima cosa che si nota è l'uso della computer grafica, ormai sempre più presente (anche se talvolta a sproposito) nei cartoni animati moderni. Ad essere sinceri, per quanto riguarda Saint Seiya, ho trovato l'uso del computer molto azzeccato e sempre calzante. In alcuni casi poi si amalgama alla perfezione con il resto ed il risultato è senza dubbio apprezzabile. I disegni poi sono rimasti sostanzialmente gli stessi, anche se i tempi odierni hanno permesso una colorazione più nitida. In sostanza il feeling che si ha guardando questi nuovi episodi è lo stesso di una volta: l'azione è frenetica ed il ritmo sempre acceso.
Il doppiaggio giapponese è molto buono e soprattutto si notano i nomi altisonanti delle mosse dei cavalieri.