Spider-Man, i fumetti più belli di sempre sull'Uomo Ragno

Passano gli anni ma Spider-Man rimane una certezza per Marvel Comics, ecco alcune tra le migliori storie mai pubblicate.

Spider-Man, i fumetti più belli di sempre sull'Uomo Ragno
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Scrivere di Spider-Man è sempre piacevole, soprattutto per il valore simbolico di una delle icone più importanti della Marvel e, in generale, dell'ormai longeva storia della pop culture. Creato nel lontano 1962 dalla fantasiosa mente di Stan Lee e dal grande disegnatore Steve Dikto, Peter Parker alias Spider-Man ha accompagnato così tante generazioni da ormai perdere il conto e, storia dopo storia, è entrato nel cuore di tutti quanti noi. Data la longeva vita editoriale di questo personaggio, saremmo falsi a non dire di non esserci trovati in difficoltà ma dopo un'attenta analisi e riflessione abbiamo optato per una lista con lo scopo di mettere d'accordo ogni fine palato legato all'amichevole arrampicamuri di quartiere.

Il Dono

Datata 1995, il Dono esalta l'amore materno e i valori familiari. Ideata da De Matteis e Bagley nel bel mezzo della celebre "Saga del Clone", la storia rende omaggio al dolce rapporto tra Peter Parker (celato tra le vesti di Spider-Man) e Zia May con un ultimo, simbolico, giro per le strade di New York con il tetto dell'Empire State Building come tappa finale di questa gita.

Proprio lì, in maniera del tutto inattesa, Peter apprende una notizia sconvolgente: May era sempre stata a conoscenza della sua doppia identità. Dopo un commovente discorso, sempre durante quella triste notte, May muore tra le braccia del nipote. Il Dono è senza alcun dubbio uno dei climax narrativi più empatici della storia editoriale di Spidey che mette da parte le scazzottate per far posto all'accettazione di un lutto. Se non avete mai letto questa storia, ci sentiamo in dovere di consigliarvi caldamente di recuperarla quanto prima.

Il ragazzo che collezionava l'Uomo Ragno

Pubblicata su The Amazing Spider-Man 248 del gennaio 1984, la storia di cui vogliamo parlarvi è forse una delle migliori rappresentazioni su carta del rapporto con la vita "reale" di un supereroe che, a conti fatti, risulta essere poco diverso da quello di un comune mortale. Il ragazzo che collezionava l'Uomo Ragno, ideata da Roger Stern e Ron Frenz, parla di un commovente incontro a sorpresa tra Spidey e Timmy, un suo giovane fan affetto da una malattia terminale per quei tempi (pensate che passi da gigante ha compiuto la medicina moderna): la leucemia.

Seppur la storia sia breve, attraverso un gioco sagace di luci ed ombre (simbolo dello stato emotivo provato da Spidey prima e dopo l'incontro), gli sceneggiatori sono riusciti a racchiudere in una manciate di vignette quanto realmente sia il valore di un'icona come l'Uomo Ragno e di quanta forza doni a chi lotta contro le difficoltà della vita. Reputiamo questa una tra le migliori storie brevi mai realizzate nella storia del fumetto contemporaneo, farete fatica a trattenere le lacrime.

La notte in cui morì Gwen Stacy

Uno degli eventi più traumatici, secondo solamente alla morte di Zio Ben, che permisero agli autori di modellare in maniera più matura e psicologica la figura dell'Uomo Ragno è sicuramente la prematura scomparsa di Gwen Stacy. Un paradosso se ci si pensa visto che, proprio questo fatto, diede ancora più importanza a un personaggio che, fino a quel momento, non era sicuramente preso con la giusta attenzione sia dal pubblico che da Peter Parker stesso. Quella morte infatti, quel malevolo senso di colpa e rimpianto permisero all'arrampicamuri di maturare ancor più e divenire l'eroe che tutti noi conosciamo bene.

Presentato all'interno del #121 di The Amazing Spider-Man, la storia è un vero e proprio racconto della damigella in pericolo da salvare in maniera del tutto ribaltato per i tempi in cui uscì (1973). Non ci fu alcun lieto fine e l'eroe, pur avendo dato tutto se' stesso nel combattimento con l'acerrimo nemico (Goblin in questo caso), rimase inerme di fronte alla morte della sua amata. Un evento shock crocevia nell'intera storia editoriale di Spidey, da riscoprire o recuperare quanto prima data la sua memorabile importanza.

L'Ultima Caccia di Kraven

Simbolo della Casa delle Idee degli anni '80, L'Ultima Caccia di Kraven è un'opera tanto matura quanto visionaria, anteprima dell'ormai ben consolidata linea editoriale che tante, tantissime case editrici utilizzano nelle loro attività di comunicazione e marketing. La storia infatti, culmine di un voluminoso arco narrativo partorito dalle conseguenze di Guerre, è il primo importante esempio di crossover tra più testate uscite contemporaneamente.

La storia ideata da J.M DeMatteis e disegnata da Mike Zeck racconta, come facilmente intuibile dal titolo, l'ultima grande impresa di Kraven (Sergei Kravinoff): dar vita alla battuta di caccia più importante della sua vita a una preda alquanto nota, Spider-Man. Da qui in poi non vi diciamo oltre per non privarvi dell'effetto sorpresa (ha un finale tanto drammatico quanto memorabile) e lasciarvi godere uno dei prodotti seminali del fumetto contemporaneo. Alta qualità, la quale deve essere necessariamente corredata da L'Anima del Cacciatore: una graphic novel contenente il vero e sentito epilogo di questo straordinario racconto.

Spider-Man Blu

Se mai dovessimo consigliare un "primo fumetto" a qualcuno legato a Spidey, opteremo senza alcuna ombra di dubbio con Spider-Man Blue: un capolavoro, di quelli imprescindibili che ogni lettore debba almeno aver letto e possedere nella propria collezione. Jeph Lobe e Tim Sale, coppia ben nota nel panorama editoriale, hanno da sempre associato un colore a un determinato personaggio (citiamo ad esempio il magnifico Captain America: White) per rivisitarne la sua storia in una chiave mai banale e decisamente sorprendente.

Il blu rimanda al tema della malinconia, un sentimento provato da Peter Parker in tutta la sua vita tanto da soffermarsi, simbolicamente durante il giorno di San Valentino, e registrare uno straziante messaggio alla sua amata Gwen Stacy (persa per i motivi che ben sappiamo) atto a ripercorrere ogni istante della sua travagliata vita passata. Ogni sfaccettatura di questo albo è maniacalmente curata, a partire dai dialoghi fino alla perfetta colorazione suggerita da Steve Buccellato. C'è poco da dire se non di leggere, rileggere e perdersi all'interno di questo magnifiche vignette pregne di pura arte.

In conclusione, qualche consiglio per altre notevoli letture dedicate a Spider-Man

Come avete facilmente intuito è stato impossibili, per esigenze editoriali, andare a inserire un paragrafo di ogni meritevole storia legata a Spider-Man. Per questo motivo, eccovi un pratico elenco di altri racconti de l'Uomo Ragno da non perdere per nessun motivo al mondo.

Spider-Man 2099 (il ciclo tra il 1992 e il 1996), Tornando a casa, Superior Spider-Man, La Saga del Clone, Spider-Man: La storia della mia vita, Il Bambino Dentro e Mai più Spider-Man!

Ce ne sarebbero tante altre lo sappiamo, reputiamo questo un simbolico messaggio per far comprendere l'elevata importanza di Spider-Man all'interno della Marvel e, in generale, nell'intero panorama della nona arte. Quali sono i vostri fumetti preferiti sull'Uomo Ragno