Spriggan su Netflix: alla scoperta del manga cult

In attesa della recensione della nuova serie animata di Spriggan disponibile su Netflix, ripercorriamo la storia di un vero e proprio cult dei manga.

Spriggan su Netflix: alla scoperta del manga cult
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Se c'è una cosa che Netflix sta facendo molto bene in questi ultimi anni è far riscoprire alle nuove generazioni alcune vecchie glorie del mondo manga e anime, evitando così che cadano nel dimenticatoio. Da Ghost in the Shell a Devilman Crybaby, passando per i live action e in attesa dell'imminente arrivo di Bastard!!, sono numerosi i franchise che hanno trovato nuova linfa vitale (seppur con risultati alterni) grazie all'intervento del colosso americano. Tra gli anime in uscita su Netflix a giugno 2022 c'è anche l'adattamento di un titolo che molti appassionati di vecchia data si ricordano bene, ovvero Spriggan di Hiroshi Takashige e Ryoji Minagawa.

Ripercorriamo la storia e le peculiarità di un vero e proprio fumetto cult degli anni '90, uno shonen che unisce in modo originale temi e suggestioni molto variegate che gli hanno permesso di stagliarsi sopra la media delle produzioni del periodo, grazie anche alle trasposizioni su altre piattaforme.

Archeologia e fantascienza

Scritto da Hiroshi Takashige (Until Death Do Us Part) e disegnato da Ryoji Minagawa (ARMS), Spriggan è stato serializzato sulle riviste Weekly Shonen Sunday e Shonen Sunday Zokan - oggi Shonen Sunday S - dell'editore Shogakukan dal 1989 al 1996, per un totale di 11 volumi tankobon.

In Italia Spriggan è arrivato per la prima volta nel 1994 sulla rivista Zero dello storico editore bolognese Granata Press, rimanendo purtroppo incompleto, mentre nei primi anni 2000 è stato riproposto integralmente da Panini Comics in un'edizione fedele alla foliazione originale dei volumi (cosa non scontata per il periodo). Inizialmente un'opera abbastanza di nicchia anche in patria, la popolarità di Spriggan ha avuto un aumento considerevole verso le fine degli anni '90 grazie a un film animato realizzato dallo Studio 4°C, diretto da Hirotsugu Kawasaki e supervisionato da Katsuhiro Otomo, l'autore del capolavoro cyberpunk Akira. Il film, uscito nel 1998 nelle sale giapponesi e distribuito anche in quelle statunitensi, è arrivato in Italia direttamente in home video grazie a Dynit, venendo successivamente ripubblicato in blu-ray da Yamato Video. Oltre a questo adattamento, che ha contribuito in modo essenziale allo status di cult dell'opera, Spriggan ha dato vita anche a un videogioco d'azione in 3D, uscito nel 1999 e realizzato da From Software, intitolato Spriggan: Lunar Verse e rimasto confinato al solo mercato giapponese.

La trama di Spriggan è ambientata alla fine degli anni '80 in un universo alternativo dove un'antichissima civiltà, che un tempo dominava il pianeta, si è estinta lasciando ai posteri un messaggio di avvertimento sottoforma di misteriose tavole scritte in Ebraico antico: chiunque troverà i loro potentissimi manufatti dovrà proteggerli e, se necessario, distruggerli per evitare che cadano nelle mani sbagliate.

Ad aver raccolto questo compito è l'Arcam, un'agenzia internazionale molto potente che si avvale di un'apposita élite di soldati dalle capacità sovrumane denominata Spriggan. Gli Spriggan, da soli o coadiuvati dai colleghi e dagli scienziati dell'Arcam, sono disposti a tutto per impedire che le organizzazioni terroristiche e governative del pianeta si impossessino delle tecnologie del passato per i loro scopi, e la storia si concentra su uno di questi in particolare, il giapponese Yu Ominae.

Un mix esplosivo e nostalgico

Spriggan è prima di tutto uno shonen manga di genere action, e questo emerge già dalla caratterizzazione del suo protagonista.

Yu Ominae è un adolescente - all'inizio del manga ha 16 anni - che frequenta il liceo in modo tutt'altro che impeccabile: è un fannullone, dorme in classe e salta spesso le lezioni, venendo sempre rimproverato da alcuni suoi compagni. I quali però non sono a conoscenza della sua doppia identità: Yu è infatti uno dei migliori Spriggan in dotazione all'Arcam. Non solo è abilissimo nel combattimento sia a distanza che corpo a corpo, grazie all'esoscheletro di oricalco da lui indossato, ma è anche un grande esperto di archeologia e storia antica, conoscenze fondamentali per svolgere gli incarichi che gli vengono affidati. Nel corso del manga apprendiamo di volta in volta maggiori dettagli sul suo turbolento passato (che ovviamente non vi spoileriamo) e sul suo legame con gli altri personaggi, ma al di là di tutto questo è chiaro che Yu Ominae incarna alla perfezione l'archetipo del giovane eroe con cui i ragazzi, il target di riferimento della serie, possono empatizzare. Non si tratta dell'unico caso: anche la cacciatrice di tesori Yoshino Somei frequenta la scuola dell'obbligo.

Quello che ha reso Spriggan un prodotto così peculiare è il modo con cui mescola differenti argomenti e generi che, presi singolarmente, sanno di già visto, ma che quando gestiti dalle sapienti mani dello sceneggiatore Hiroshi Takashige danno vita a uno dei manga d'azione più strambi e incisivi degli anni '90.

La serie è ambientata verso la fine della Guerra Fredda ed è costantemente immersa in un'atmosfera da thriller spionistico, infatti nel corso della storia appaiono numerose fazioni tipiche di quel periodo, spesso in veste antagonista: americani, neonazisti, comunisti, Spetznatz, organizzazioni terroristiche e così via.

Il tutto viene condito dalla presenza di tematiche molto variegate come la religione, la politica, l'ecologia, la fantascienza, il sovrannaturale, le cospirazioni e le leggende metropolitane, ma lasciando sempre al centro l'essenza più puramente action del prodotto: non sono pochi, infatti, i combattimenti e i duelli corpo a corpo tra Yu e i numerosi villain.

Impossibile non notare, inoltre, l'influenza di alcuni capisaldi della storia del manga come Akira, il cui lungometraggio era uscito l'anno precedente l'inizio della serializzazione del manga, sia a livello grafico che narrativo. Non è perciò un caso che proprio Katsuhiro Otomo abbia deciso di supervisionare il film del 1998, basato tra l'altro su uno degli episodi più memorabili del manga (quello dell'Arca di Noè), dove l'antagonista principale è un bambino dotato di poteri esper. E anche questa probabilmente non è una semplice coincidenza.

Il nuovo adattamento animato di Spriggan, in 6 episodi da 45 minuti l'uno e disponibile a partire dal 18 giugno 2022, è stato affidato allo studio David Production, salito alla gloria negli ultimi anni grazie a serie molto amate come Le Bizzarre Avventure di JoJo e Fire Force. Allo staff tocca quindi il compito di trasporre su schermo la particolare atmosfera che permea l'opera originale, attualizzandola ai nostri tempi e replicando la spettacolarità delle sequenze d'azione. Ci sarà riuscito? Per scoprirlo vi diamo appuntamento alla recensione di Spriggan che arriverà nei prossimi giorni.