Super Dragon Ball Heroes, analisi dell'episodio 2: un Saiyan malvagio!

Un episodio ancora una volta proposto in formato di pillola, ma godibile nel suo complesso ed eccezionale sul profilo tecnico.

Super Dragon Ball Heroes, analisi dell'episodio 2: un Saiyan malvagio!
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Oggi, lunedì 16 luglio 2018, Bandai Namco ha trasmesso l'episodio 2 di Super Dragon Ball Heroes. L'anime promozionale si proporrà ai suoi fan con una serializzazione discontinua, visto che è stato annunciata la diffusione dell'episodio 3 soltanto nel mese di settembre, ma intanto offre alla fanbase dell'opera di Toriyama un piacevole spunto di intrattenimento, in attesa di conoscere il destino del franchise canonico che proseguirà in Dragon Ball Super: Broly. Gettiamoci quindi nella disamina della puntata odierna, che come la prima dura poco meno di 9 minuti ma, al tempo stesso, offre una narrazione piuttosto intensa e densa di eventi.

La furia di Goku

Intitolato "Goku perde il controllo! La furia del Saiyan malvagio!", l'episodio 2 di Super Dragon Ball Heroes porta in azione sia Kanba (o "Cumber", a seconda se vogliate pronunciarlo all'inglese o alla giapponese) che Cooler nella battaglia senza quartiere che ha preso vita su Prison Planet per capriccio di Fu. Ricapitoliamo: il demone malvagio sta facendo dei misteriosi esperimenti su Prison Planet, un agglomerato di pianeti incatenati tra di loro sui quali imprigiona alcuni dei guerrieri più potenti provenienti da varie realtà dell'Universo, e li fa combattere tra di loro con l'obiettivo di sottrarre le Sfere del Drago ai propri avversari per scappare da quel luogo. Una delle vittime di Fu è stato il povero Trunks, che era giunto dal futuro per allenarsi con Goku e Vegeta sul pianeta di Beerus; i nostri eroi si recano quindi su Prison Planet per liberare il loro amico, ma vengono raggiunti da una misteriosa versione alternativa di Goku capace di diventare Super Saiyan 4. Si tratta di Xeno Goku, un membro della Time Patrol, un corpo di polizia votato a preservare l'ordine del continuum spaziotempo che combatte da sempre i demoni come Fu.

L'episodio 2 ci riporta nel laboratorio del villain, che è riuscito a risvegliare Kanba per aizzarlo contro i protagonisti. Il Saiyan dalla lunga chioma nera, che risulta imprigionato in una sorta di camicia di forza, si presenta dunque di fronte a Goku, Vegeta e Mai, che si aggirano per Prison Planet in cerca di Trunks.
Nel tentativo di attaccarlo, tuttavia, Goku rimane intriso di energia negativa e finisce col perdere il controllo, attaccando uno sgomento Vegeta.

Lotta senza quartiere

Senza dare troppe spiegazioni al pubblico, questo inedito Goku in versione "berserker" attacca senza sosta il principe dei saiyan, che si ritrova a dover evitare i colpi instancabili di Kakaroth lasciando scoperta la povera Mai. La ragazza sta per essere colpita dalle sfere di Kanba, ma ecco sopraggiungere Trunks: avevamo lasciato il giovane in una misteriosa città, presso la quale aveva incontrato Cooler, il villain dell'OVA di Dragon Ball Z intitolato "Il destino dei saiyan". Ora, tornato per proteggere la sua amata, il guerriero del futuro tenta di trattenere un infuriato e senza controllo Goku, mentre Vegeta si getta a capofitto contro l'origine dei loro guai: Kanba. Il principe viene però interrotto da un raggio di energia: ed ecco che compare anche Cooler, che viene inspiegabilmente riconosciuto anche da un sempre più sgomento Vegeta. Bisogna ricordare, infatti, che il fratello di Freezer non è un villain canonico e che quindi le versioni attuali dei nostri eroi, provenienti dalla continuity di DB Super, non dovrebbero conoscerlo; è anche vero, tuttavia, che Super Dragon Ball Heroes risulta a monte un prodotto in tutto e per tutto apocrifo, che ingloba personaggi come Fu e Kanba o la Time Patrol, ovvero protagonisti relegati esclusivamente all'immaginario del videogioco di riferimento ed esclusi da qualunque altro angolo del franchise.

Insomma, una piccola "svista" del genere è una licenza che possiamo tutto sommato concedere all'anime promozionale, soprattutto quando vediamo Cooler assumere la stessa forma dorata di suo fratello: una strizzata d'occhio al fan service più sfrenato, un valore che Super Dragon Ball Heroes si porta dietro sin dalle sue origini come videogioco arcade, condito da un comparto di animazioni e disegni che si conferma in tutto e per tutto eccellente. Una grande qualità produttiva dovuta, soprattutto, all'ennesimo scarso minutaggio concesso all'episodio, un elemento che ha permesso allo staff di concentrarsi sì sull'ottima rifinitura tecnica ma che rende l'esperienza fin troppo breve e riassuntiva.
Super Dragon Ball Heroes ci lascia, infatti, nel bel mezzo di una scena clou: fatto rinsavire Goku, i guerrieri si ritrovano ad affrontare un Kanba più pericoloso che mai, liberatosi anche dal giogo che lo tratteneva.

Mai dona quindi a Kakaroth e Vegeta due orecchini Potara, che le sono stati consegnati da Kaioshin in persona per affrontare al meglio le minacce di Prison Planet: in un bagliore di luce, ecco che riappare il guerriero definitivo, il possente Vegeth. Forte di un look inedito (una tuta nera, simile a quella di Whis, con sotto dei dettagli aderenti arancioni), il Super Saiyan Blu si prepara a fronteggiare il potente Kanba in un duello che promette scintille.

Super Dragon Ball Heroes Super Dragon Ball Heroes è un prodotto che strizza l'occhio al fanservice più sfrenato e al becero divertissement, che sacrifica qualunque elemento di continuity e coerenza con l'opera canonica in virtù della spettacolarità. Infastidisce il formato in pillola in cui viene distribuito l'episodio (neanche 9 minuti complessivi, inclusa la opening), soprattutto a fronte della notizia che vedrà l'episodio 3 in uscita nel mese di settembre: il formato ridotto dell'anime promozionale, però, garantisce una qualità produttiva senza precedenti, con animazioni fluide e un tratto di disegno di alta qualità.