Speciale Wolverine

Wolverine, il mutante più conosciuto, il supereroe più amato

Speciale Wolverine
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Wolverine

"Sono il migliore in quello che faccio, ma non sempre quello che faccio è piacevole..."

Wolverine è sicuramente uno dei personaggi Marvel più amati e conosciuti. Il perfetto equilibrio tra l'eroe, disposto a fare di tutto per proteggere gli innocenti, e l'anti-eroe, che non disdegna lo spargimento di sangue malvagio. Gli autori fanno a gara per inserirlo nelle proprie serie, rendendolo, più di una volta, così presente in diverse storie da sembrare onnipresente. Per fortuna però il livello delle storie è molto elevato, mantenendo il mutante canadese sempre su alti livelli. Ma cosa ha fatto la fortuna di questo personaggio (e della Marvel)?

Artigli di cellulosa

Wolverine nacque nel 1974, dalle menti di Len Wein e di John Romita Sr., facendo la sua prima apparizione come avversario di Hulk. Un "tappo canadese", mutante, dotato di sensi ipersviluppati, poteri rigenerativi e tre artigli retrattili per mano, mandato dal governo per uccidere il gigante di giada. Uscito sconfitto dallo scontro, si ritrovò a vagare fino a quando non entrò a far parte degli X-men, il famosissimo gruppo di mutanti formato da Charles Xavier. Da questo punto in poi la vita di Wolverine diventa più stabile grazie alla famiglia acquisita, ma non per questo più tranquilla.
Ultimamente ha riacquisito i ricordi del suo tormentato passato, mentre un misterioso nemico, chiamato Romulus, tesse dietro le quinte una trama sempre più articolata, che lo porterà a scoprire la verità sulle proprie origini.
In questo momento Wolverine fa la spola tra due gruppi: I Nuovi Vendicatori ed X-Force. Nel primo gruppo combatte contro l'atto di registrazione( CivilWar ) e, soprattutto, cerca di debellare la minaccia aliena degli Skrull, decisi ad ogni costo a conquistare il pianeta Terra (Secret Invasion). X-Force invece è un gruppo capitanato proprio da lui, con il solo scopo di fare tutto il lavoro sporco che la formazione ufficiale degli X-Men non può fare. Un lavoro sporco di rosso...tanto rosso...

Segnalazioni doverose per gli amanti dei fumetti è come in concomitanza con l'uscita del film, verranno pubblicate due ristampe: Wolverine Netsuke e Snikt!. Quest'ultima vedrà il nostro mutante protagonista di una versione manga sicuramente molto singolare (RECENSIONE)

Poteri mutanti e costumi mutevoli

Nella sua lunga vita Wolverine ha visto mutare i propri poteri in vari modi. Nato col nome di James Howlett nel XIX secolo, era un bambino magrolino pieno di acciacchi ed allergie. Questo fino al giorno in cui si manifesterano i suoi poteri: sensi ipersviluppati, rigenerazione e sei artigli d'osso retrattili. Costretto alla fuga, James crebbe col nome di Logan, divenendo sempre più forte e selvaggio. Dopo una lunga carriera militare, venne arruolato dal governo per il progetto Weapon X, con lo scopo di creare l'arma mutante definitiva.
Il progetto consisteva nel ricoprire le ossa e gli artigli di Wolverine con un particolare metallo virtualmente indistruttibile, l'adamantio. Il processo, eccessivamente doloroso, fece impazzire il mutante, che fuggendo si trovò a vagare per le foreste canadesi per anni ed anni, lasciando i responsabili del progetto X con un esercito di pance da ricucire ed arti recisi.
Dopo molti anni di vita con gli X-Men, Wolverine si trovò faccia a faccia con Magneto, il mutante in grado di controllare i metalli. Lo scontro fu rapido e si concluse in un attimo quando, il signore del magnetismo, strappò letteralmente tutto l'adamantio dallo scheletro di Logan. Il fattore di guarigione fece di tutto per mantenerlo in vita, ma lo shock lo portò ad impazzire di nuovo.
Ritrovata la sanità mentale, venne di nuovo costretto a subire l'impianto dell'adamantio, divenendo il Wolverine che tutti conosciamo.
Il tappo canadese è uno dei personaggi Marvel ad avere il maggior numero di cambi di costume nell'armadio. La prima versione del costume, che ha caratterizzato i colori del personaggio, era gialla, blu e nera, con dei baffi disegnati sulla maschera per ricordare l'orso da cui prendeva il nome(i wolverine sono gli orsi ghiottoni). Successivamente passò ad un costume di colore marrone ed arancio che non aveva più i "baffi", per poi tornare ai colori del costume originale.
Simone Bianchi, talentuoso disegnatore nostrano (Lucca per la precisione) da poco sbarcato alla Marvel, ha avuto l'oneroso compito di ridisegnare ancora una volta il costume del mutante artigliato. La modifica principale la si può notare sempre nella maschera, le "orecchie" infatti sono maggiormente allungate e, per la prima volta, rese concave, donando al costume un aspetto più selvaggio. Una sorta di ritorno al passato ma in chiave moderna. Quando invece è occupato con le violenti missioni di X-Force, Wolverine utilizza un costume di colore nero e grigio, per mimetizzarsi meglio nelle missioni notturne.
Nonostante questi numerosi costumi, molti autori e disegnatori preferiscono trattare con un Logan senza maschera, mostrando chiaramente come il lato "umano" del personaggio sia forte e caratterizzante, anche sotto l'aspetto fisico, nonostante non indossi colori sgargianti.

Artigli di celluloide

Il primo film degli X-Men decretò l'inizio del trionfo Marvel nel mondo del cinema. Brian Singer alla regia e, soprattutto, Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine. Quando spuntò il nome dell'attore australiano, molti fan fecero una smorfia. Logan nei fumetti è basso e tarchiato, mentre Jackman è alto e con un fisico equilibrato, come poteva quindi esser stato scelto per la parte?
La risposta apparve chiaramente quando apparvero le prime foto di Jackman nei panni del mutante. L'attore rendeva appieno l'aspetto e lo spirito del personaggio nonostante la differente conformazione fisica, e la sua interpretazione portò addirittura a delle modifiche nel Wolverine cartaceo. Non fu un caso infatti che, dopo il film, il Logan dei fumetti sembrava sempre più alto e "Jackmanizzato". Wolverine era diventato Jackman, ma, e questo fu chiaro solo successivamente, anche Jackman era diventato Wolverine. L'attore infatti, sempre più legato al personaggio, girò altri due film, per poi far uscire nelle sale, in questi giorni, uno spin-off completamente dedicato al mutante, prodotto dalle sue stesse tasche e sceneggiato, in parte, con la sua collaborazione ( RECENSIONE).
In tutti i film Wolverine ha sempre avuto un ruolo da protagonista, mantenendosi fedele alla controparte cartacea in ogni sua forma. L'unico aspetto di Wolverine che mancava era quello legato al suo passato che, nello spin-off, verrà finalmente mostrato. Sono state apportate molte modifiche rispetto alla versione cartacea (soprattutto una riguardante un suo legame di sangue...), ma il film promette di fare la gioia di tutti i fan, mostrandoci un Wolverine più selvaggio e dark.

Artigli di pixel

Wolverine è un vero e proprio traino commerciale, quindi come poteva non fare la sua comparsa anche nel mondo dei videogiochi?
Il suo primo, più che notevole ingresso, ci fu negli anni 80 con il cabinato "X-Men: Children of the atom", che fece la gioia di tutti i bambini e, soprattutto, dei gestori di sale giochi. Si trattava di un picchiaduro a scorrimento a cui potevano giocare fino a 4 giocatori contemporaneamente, impersonificando diversi X-Men. Alcuni cabinati avevano addirittura più schermi collegati in serie, permettendo così di dividere ed ampliare l'immagine.
L'avvento su console ci fu con Marvel Super Heroes, un picchiaduro con un roster che pescava a piene mani da tutto il mondo Marvel. Successivamente seguì la fortunata serie Marvel VS Capcom, che permetteva di far scontrare i personaggi della Casa delle Idee con quelli della famosa casa produttrice di videogiochi (segnaliamo in questa saga anche l'unica presenza di un Wolverine senza adamantio).
Wolverine però non conquistò il suo primo gioco in solitaria fino all'avvento, nel 2003, di un titolo multipiattaforma: X Men 2: Wolverine's Revenge ( LINK ), uscito in concomitanza con il secondo film. Il gioco, una commistione tra l'action e lo stealth game, permetteva di utilizzare tutti i poteri del mutante, compresi i sensi iper-sviluppati, resi attraverso un interfaccia che permetteva di vedere le scie di odore lasciate dai nemici.
Nel 2009, in concomitanza con lo spin-off uscito al cinema, è stato distribuito anche un videogioco per le piattaforme next-gen: X-Men Origins: Wolverine ( LINK ).
La grafica sembra assestarsi su alti livelli, con forti innovazioni soprattutto sotto l'aspetto del gameplay. Saranno possibili infatti spettacolari mosse che porteranno alla morte immediata dei nemici o la possibilità di utilizzarli come scudi umani, tutto questo senza dimenticare la furia bestiale e devastante di Wolverine.

Wolverine Wolverine è un personaggio in grado di trasformare in oro tutto quel che tocca. Nonostante la Marvel lo stia utilizzando in più serie, le sue storie mantengono comunque un ottimo livello, senza mai mostrare cali. Questo dimostra le grandi ed infinite possibilità di un personaggio in continua crescita che è riuscito, con gli artigli e con i denti, a farsi strada nel mondo dei fumetti, del cinema e dei videogiochi.