Act Age: la disegnatrice del manga torna a parlare della cancellazione della serie

Act Age: la disegnatrice del manga torna a parlare della cancellazione della serie
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Il caso Act Age ha pochi precedenti nella storia editoriale nipponica, men che meno su Weekly Shonen Jump, la rivista nipponica più seguita al mondo. Dopo l'arresto del mangaka per atti indecenti nei riguardi di minori, la cancellazione del manga è stato un requisito necessario per porre un punto alla terribile situazione.

A prendersi carico della responsabilità delle violenze dell'autore è stata Shiro Usazaki, la disegnatrice di Act Age, che a causa del proprio collega ha perso il lavoro e il proprio posto nel magazine più ambito da ciascun aspirante mangaka. Recentemente, l'autrice è tornata a parlare del caso, nella fattispecie per esprimere tutta la propria solidarietà a coloro che hanno "coraggiosamente parlato dell'incidente nonostante lo shock e la paura". Usazaki, infatti, ha sottolineato come le ferite da "violenza sessuale" non guariscano naturalmente, in quanto anche solo un dettaglio -visivo o non- può riportare a galla la spaventosa tragedia.

Proprio per questo, dunque, ha deciso di comune accordo con l'editore di cancellare il manga per evitare che Act Age possa innescare spiacevoli ricordi. Anche se la scelta è stata difficile, l'autrice ha comunque chiesto ai fan di non odiare o prendersela con le vittime in questione poiché la cancellazione non è colpa loro. Allo stesso modo, ha ribadito l'importanza di riconoscere che non sia un errore denunciare tali violenze.

Dopodiché, ha intimato i propri appassionati a fare attenzione a ciò che viene detto o meno in un manga, nonostante non abbia potuto fare a meno di ringraziare tutti coloro che trovano nei fumetti uno scopo o una possibilità di "salvezza". Ha concluso il comunicato augurandosi che le vittime dell'agguato possano ricevere le cure appropriate e vivere una vita pacifica.

E voi, invece, cosa ne pensate delle parole di Shiro Usazaki? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.