L'anime AMAIM Warrior at the Borderline ritirato per cattiva rappresentazione della Cina

L'anime AMAIM Warrior at the Borderline ritirato per cattiva rappresentazione della Cina
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La severa politica di censura cinese torna a colpire. Questa volta la vittima è la serie anime AMAIM Warrior at the Borderline, rimossa dalla piattaforma Bilibili, il più grande serivizio streaming in Cina, per il modo in cui sono stati rappresentati i cattivi della serie ispirati alla Cina.

Per comprendere al meglio i motivi dietro la rimozione di questa serie anime è bene conoscere il plot dell'opera, sconosciuta ai più del pubblico italiano. Le vicende di AMAIM Warrior at the Borderline si ambientano in un futuro distopico, il 2061, in cui il Giappone perde la sua sovranità in favore di quattro potenti fazioni commerciali.

Nel quinto episodio della serie anime vediamo questa fazione dell'esercito asiatico opprimere il popolo giapponese. Lo scandalo ha preso vita proprio a causa di questo gruppo, i cui appartenenti sono vestiti completamente di rosso e i cui simboli ricordano i caratteri cinesi semplificati. Come notato dalla community, l'esercito asiatico è un riferimento palese alla Cina.

L'accusa ad AMAIM Warrior at the Borderline non finisce qui. Stando all'opinione dei netizen cinesi, quella raccontata dall'anime è una visione completamente distorta: in base alla storia dei due Paesi, il ruolo degli oppressori è stato invertito.

E voi, cosa ne pensate delle cause che hanno portato alla rimozione di questa serie anime dalla piattaforma streaming cinese? Pensate possa succedere anche in Europa? Vi ricordiamo che un qualcosa del genere è accaduto a Crunchyroll e Tokyo Revengers. Vi salutiamo infine lasciandovi a immagini, trailer e dettagli su She Professed Herself Pupil of the Wise Man.