
Gli anime tra Netflix e Cina, le parole di un animatore: "umiliante per il Giappone"
L'industria dell'animazione giapponese è un settore che, come abbiamo visto nell'ultimo periodo, sta spingendo la Cina e gli Stati Uniti a investire sempre più risorse per la realizzazione di film e serie televisive. Per un animatore, tuttavia, questa situazione sta diventando "umiliante" per il Giappone.
Shiro Kudaka, il Key Animator che ha fatto causa allo Studio Signal MD per abusi di potere da parte dei produttori, ha recentemente commentato l'attuale condizione dell'industria dell'animazione.
"Attualmente non è possibile realizzare progetti di animazione senza un'iniezione di capitali dall'estero. Ancora una volta, si tratta sempre di una competizione tra Stati Uniti e Cina. Tuttavia, il problema principale è il finanziamento che arriva dalla Cina. Le serie che vogliono finanziare non verranno realizzate a meno che non superino la "Valutazione del Partito Comunista". Questa valutazione sembra richiedere all'incirca tre mesi e, di conseguenza, noi creatori siamo sotto pressione sia per quanto riguarda le tempistiche che per il mantenimento della nostra stabilità (il progetto non parte finché non viene approvato il finanziamento). In sintesi, la situazione attuale è che tutti i prodotti finali sono scadenti".
Dopodiché l'animatore aggiunge in un post successivo:
"Questa è una terribile umiliazione per il Giappone. Sembra che Netflix e le altre società non abbiano remore a iniettare capitali nelle industrie dell'intrattenimento di ciascun Paese come parte di una strategia di marketing globale e, in più, lo decidono internamente come entità economiche (ad esempio, in Corea del Sud investono in serie live-action mentre il Giappone investe in anime). Con questo, beh, è difficile esprimere come mi sento al riguardo".
Secondo le sue principali preoccupazioni, dunque, il settore sembra completamente in balia delle risorse finanziare che arrivano dall'estero, Netflix in particolare, che stanno compromettendo da un lato la stabilità dell'industria dell'animazione giapponese e, dall'altro, la salute dei progetti stessi vittima di tempistiche sempre più ristrette. E voi, invece, cosa ne pensate delle parole di Shiro Kudaka? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.
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