L'Attacco dei Giganti 4: il cambio di studio cosa significa? qualità altamente a rischio?

di

Già in una precedente occasione, durante l'annuncio di un nuovo anime per Studio MAPPA, erano emerse le prime preoccupazioni in merito alla qualità de L'Attacco dei Giganti 4. Ma cosa significa esattamente il passaggio dello studio di animazione in questo specifico caso? Proviamo a spiegarvelo chiaramente.

Il leak che ha svelato le reali motivazioni dietro il passaggio del testimone tra Wit Studio e MAPPA nasconde in realtà delle problematiche assai più gravi di quanto l'ottimismo dei produttori non lascia trasparire. A dettare particolare indignazione a una fetta della community legata al capolavoro di Hajime Isayama, soprattutto a coloro che conoscono il travaglio dell'industria dell'animazione giapponese, è stata un'affermazione del producer della stagione finale dell'anime, Kensuke Tateishi:

"Abbiamo avuto una discussione con Studio Wit durante la produzione della terza stagione. La storia aveva raggiunto un momento critico e come creatori volevamo fare un passo ancora più lungo di quelli fatti sinora. Volevamo così trovare un nuovo studio ma la maggior parte di questi non andava bene. Erano scettici sull'ammontare del carico di lavoro."

Toshiro Maeda di MBS aggiunge:

"I rifiuti erano per lo più sulla schedule dei lavori. [n.d.r.: probabilmente le tempistiche erano troppo risicate]"

Tateishi risponde:

"Solo uno studio ci rispose "Ci penseremo", e quella compagnia era MAPPA. I ragazzi di Wit si sentirono sollevati quando vennero sostituiti da MAPPA."

Cosa significano esattamente queste parole? Come evidenziato da kVin (Sakugabooru.com), la gravità delle affermazioni riguardano il finto ottimismo dei produttori che discutono a cuor leggero di un delicato problema del settore, ovvero la salute degli animatori. A ciò, si aggiunge l'instabilità di MAPPA che, oltre ad essere uno studio nato recentemente, si occupa di troppi progetti contemporaneamente che più volte ha costretto l'azienda a ridurre la qualità dei suoi titoli per rientrare nei tempi.

La qualità è dunque sicuramente -e fortemente- a rischio, ma come sottolinea kVin, la questione principale è che verranno fatti tutti i salti mortali possibili per evitare un calo qualitativo di un anime così tanto atteso, anche a costo di mettere in mezzo, ancora una volta, la salute e il benessere dei lavoratori.