Quella volta che l'autore de L'Immortale diventò il maestro delle torture con un hentai

Quella volta che l'autore de L'Immortale diventò il maestro delle torture con un hentai
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Ci sono molti autori famosi che prima di scrivere per riviste manga shonen e seinen si occupavano invece di hentai. Questo percorso è abbastanza comune, in particolare tra quegli autori spiccatamente bravi nel disegno. Non è il caso però di Hiroaki Samura, autore del noto manga L'Immortale, che ha fatto quasi il percorso inverso.

Nato nel 1970 a Chiba, Hiroaki Samura decise fin da subito di diventare un mangaka ma a differenza dei suoi colleghi decise di entrare in una scuola di disegno, cosa che lo aiutò a creare il suo stile unico e graffiante. Nel 1993 fu assunto da Kodansha e si preparò per L'Immortale, recentemente concluso nella versione Perfect Edition in Italia con Panini Comics, che fu pubblicato fino al 2012 su Afternoon.

Nel corso di questo lungo periodo però ebbe anche il tempo di concentrarsi su altri lavori e storie uniche di vario genere. Una di queste fu Hitodenashi no Koi, una collezione di illustrazioni erotiche con tema la tortura estrema. Se L'Immortale non ci è mai andato leggero su mutilazioni e squartamenti, anche questo hentai quasi dimenticato spinse oltre il limite l'asticella del gore.

Sul finire degli anni '90, Samura ebbe infatti la necessità di esprimere la sua voglia di tortura e sadismo e per farlo si mise in contatto con varie case editrici, giungendo alla Issuisha. Inizialmente l'autore si impose di creare almeno 100 illustrazioni e tutte con un metodo di tortura differente, sia inflitta che autoinflitta, in modo tale da potersi autodefinire il maestro della tortura.

Le sue illustrazioni vennero col tempo pubblicate su varie riviste, rimbalzando da una all'altra a causa dei contenuti. Passò quindi da Manga Christie ad altri magazine hentai anche di nicchia, finché non giunse tuttavia a un totale di 73 illustrazioni. Lo stesso autore fu costretto a concludere perché non riuscì a proseguire con questa sua creatività. Le illustrazioni vennero poi raggruppate nel volume Hitodenashi no Koi, che tradotto significa "L'amore del bruto".

Il volume risulta quasi dimenticato ed è ovviamente inedito in quasi tutto il mondo a causa della natura estremamente scabrosa, talvolta anche esagerata dalle didascalie che spiegavano alcune delle torture e della loro brutalità. Samura ha poi continuato la sua carriera con altri manga, sia pesanti come Bloodharley no Basha sia su toni più leggeri come Born to be on Air.