Boruto, ecco perché i filler dell'anime sono canonici e vanno visti

Boruto, ecco perché i filler dell'anime sono canonici e vanno visti
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Concluso Naruto, il progetto di Masashi Kishimoto è stato portato in una nuova fase con una generazione più giovane alle redini. Due anni dopo la fine del manga principale è infatti nato Boruto: Naruto Next Generations, al momento in corso mensilmente su V-Jump. In contemporanea tuttavia nacque anche l'anime di Studio Pierrot.

Il sequel di Naruto non è stato apprezzato, con i fan che hanno manifestato il loro dissenso più volte, in particolare per la poca aderenza alla storia del manga. Infatti, così come per i predecessori, anche in Boruto ci sono tantissimi filler. La situazione, tuttavia, è molto diversa da quella che capitò con l'opera precedente.

La contemporaneità tra l'inizio del manga e dell'anime, una situazione molto rara e simile a quella capitata per Dragon Ball Super sempre in tempi recenti, porta infatti la storia a svolgersi su due binari che talvolta si incrociano. Infatti potremmo supporre che il manga di Boruto segua la stessa storia dell'anime ma tagliando alcuni eventi minori, che invece nel prodotto di Studio Pierrot trovano molto spazio e approfondimenti.

Questo ritmo consente all'anime di proseguire settimanalmente proponendo contenuti sempre nuovi e al manga di non abbassare mai la tensione. Al momento, in Boruto è in corso un nuovo torneo dei chunin che potrebbe portare evoluzioni per i giovani protagonisti.

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