Bubble: il regista Araki e il Producer Kawamura parlano dell'acclamato film

Bubble: il regista Araki e il Producer Kawamura parlano dell'acclamato film
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Una delle novità più attese della stagione primaverile nel catalogo dell’animazione giapponese è stata Bubble film realizzato da Wit Studio, che sta già riscuotendo un enorme successo. Un lungometraggio che ha impegnato molto Araki e il suo team, come spiegato da lui stesso, e dal produttore Kawamura, in un’intervista piuttosto dettagliata.

Arrivata sulla piattaforma Netflix il 28 aprile 2022, l’ultima pellicola di Araki ha rappresentato una vera e propria sfida per tutta la fase di produzione, e in un recente incontro con i colleghi di comicbook lo stesso regista ha potuto affrontare da vicino alcune delle questioni più rilevanti del dietro le quinte, e del film in sé.

Alla prima domanda, riguardante il messaggio che voleva trasmettere agli spettatori, Araki ha risposto “quello che ci è successo nella realtà è davvero deprimente. Ma volevo che il film fosse una sorta di boccata d’aria fresca per respingere quel tipo di realtà. Ciò è stato possibile anche grazie agli investimenti del produttore Kawamura, che nell’intervista ha ribadito quanto sia stato incredibile lavorare al fianco di Araki, e di artisti del calibro di Takeshi Obata, EVE, e Gen Urobuchi.

Proprio la riflessione su questo insieme di talenti, si è poi discusso delle fasi più complicate della produzione. Kawamura ha confessato che sebbene ci fossero diverse preoccupazioni, molti membri del team avevano già lavorato in passato al fianco di Araki, e quindi è stato quasi automatico trovare sinergia anche in fasi piuttosto complesse.

Infine è stato chiesto quale fosse la sezione del film preferita dal regista e dal producer, una volta visionato il progetto finale. Araki, ripensando alle scene d’azione e di violenza che l’hanno reso celebre in molte community, si è soffermato sul come, seguendo il consiglio di Kawamura, sia comunque riuscito a trasmettere una storia d’amore anche attraverso quel tipo di sequenze.

Un connubio tra emozioni e azione, che Kawamura riconosce come originario dei film di Hayao Miyazaki, e che qui viene rappresentato attraverso il parkour in una città di Tokyo isolata dal resto del mondo, e con un’estetica, che secondo lui, sommata a tutto il resto, porta ad un’innovazione nell’animazione giapponese. Per finire vi lasciamo alla nostra recensione di Bubble,