I Cavalieri dello Zodiaco: quali serie sono canoniche e quali no? Facciamo chiarezza

I Cavalieri dello Zodiaco: quali serie sono canoniche e quali no? Facciamo chiarezza
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Quando un immaginario si arricchisce troppo di spin-off o di opere ispirate a quella originale diventa difficile districarsi tra di esse e riconoscere quelle che realmente sono canoniche. Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco rientra a pieno diritto fra quei titoli saturi di storie parallele, ma quali di questi sono ufficiali?

La storia di Saint Seiya ruota attorno ad almeno due secoli, una trama variegata e contraddistinta da personaggi che hanno contribuito a rendere grande il nome di Masami Kurumada all'interno della cultura manga. Ad ogni modo, comprendere quali opere possono ritenersi effettivamente canoniche non è un'impresa facile in quanto è importante recuperare le interviste agli autori con tutti i chiarimenti del caso. Ad ogni modo, riassumendo, i manga effettivamente canon qui seguono:

  • La serie classica di Saint Seiya;
  • Il sequel ufficiale Saint Seiya: Next Dimension e tuttora in corso;
  • Saint Seiya: Episode G ed Episode G: Assassin: In un'intervista risalente al 2003, Kurumada spiegò di avere in mente questa storia da tempo e di voler fare di questo prequel allo stesso modo di come George Lucas creò Star Wars: la minaccia fantasma nel 1999. Sempre lo stesso anno, in un'intervista però a Megumi Okada, venne confermato che il sensei era fortemente coinvolto nel progetto e supervisionava i lavori;
  • I Cavalieri dello Zodiaco: Saintia Sho: in un'intervista risalente al 2016 all'autore Chimaki Kuori, il maestro spiegò che l'idea originale, ovvero di guerriere fedeli ad Atena, partì proprio da Kurumada durante un ricovero all'ospedale, e lui stesso garantì libertà al maestro seppur supervisionando la sceneggiatura ad ogni nuovo arco narrativo. A chiudere ogni dubbio spunta una frase di Kuori che recita: "[...]Ovviamente i personaggi maschili ricompaiono, perché la serie si svolge nello stesso mondo dell'originale.";
  • Saint Seiya: Lost Canvas: nonostante la presenza di questa serie in questa sezione possa suonarvi particolarmente strano, è importante sapere che l'annuncio del manga arrivò qualche settimana dopo l'inizio di Saint Seiya: Next Dimension ed entrambe le serie vennero presentate come due versioni distinte e separate, ma pur sempre valide, della stessa storia. Shiori Teshigori, inoltre, spiegò in un'intervista datata al 2013 che inizialmente si limitò a dare forma e ad una storia ad un elenco che proprio Kurumada gli aveva inviato. Solo allora gli diede totale libertà, non appena terminato l'ultimo punto. Possiamo dire, in definitiva, che Lost Canvas non è altro che un universo parallelo del franchise di Saint Seiya;

Dopotutto, in più occasioni all'interno di Saint Seiya si parla del concetto di "multiverso" e non è da escludersi che Kurumada sensei abbia voluto giocare proprio con questo tema nella supervisione di alcuni dei manga spin-off.