La censura negli anime: quella in Corea del Sud vi farà impallidire

La censura negli anime: quella in Corea del Sud vi farà impallidire
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Se siete tra gli anti-fan di Mediaset e delle sue storiche e inopportune censure, sappiate che c'è chi fa decisamente peggio della casa nostrana. In Corea del Sud, infatti, gli anime non se la passano di certo meglio poiché i distributori sono costretti ad apportare pesanti modifiche agli episodi prima di trasmetterli al pubblico.

Il fenomeno della censura è un campo che purtroppo colpisce numerose produzioni televisive in occidente quanto in oriente, anche in Giappone dove lo stesso Dragon Ball Super non è stato esente. A tal proposito, prima di cominciare, vi rimandiamo al nostro speciale di approfondimento su Demon Slayer e ad celebri casi di censura.

Il portale giapponese GOGOTSU Afternoon News ha dedicato un intero articolo alla censura in Corea del Sud, mostrando una serie di fotogrammi in cui le modifiche sono state così pesanti da disturbare persino gli spettatori. Come potete notare voi stessi dalla galleria di immagini allegate in calce alla notizia, gli oscuramenti e i fenomeni di sfocatura sono intensi e applicati in diversi frangenti tra cui tatuaggi, la sponsorizzazione di prodotti simili a quelli realmente esistenti (ad esempio il WC Donald's), fumo, nudità, sangue, violenza e persino la gestualità.

Le restrizioni in Corea del Sud sono particolarmente forti, motivo per cui gli appassionati hanno già avuto modo di manifestare il proprio timore per il debutto cinematografico di Demon Slayer: Infinity Train. E voi, invece, cosa ne pensate di questi accorgimenti visivi? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.