Chainsaw Man, il disastro dell'home video può compromettere il futuro dell'anime?

Chainsaw Man, il disastro dell'home video può compromettere il futuro dell'anime?
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Negli ultimi giorni sul web si discute del flop di Chainsaw Man per quanto riguarda i cofanetti home video, report che hanno scatenato un po' di paura all'interno della community circa la possibilità che la serie televisiva possa non proseguire la sua corsa.

Bisogna riconoscere che i dati delle vendite da home video, visti i costi per ciascun cofanetto, hanno da sempre rappresentato un importante fonte di guadagno per i comitati di produzione, ovvero coloro che hanno investito sulla realizzazione dell'anime. Nel caso di Chainsaw Man la situazione è più complessa visto che Studio MAPPA si è sobbarcato interamente i costi di produzione nella speranza che l'adattamento televisivo del manga di Tatsuki Fujimoto si rivelasse una gallina dalle uova d'oro.

Oggi però la realtà è ben diversa dal momento che le frontiere del guadagno non dipendono più unicamente dal mercato home video ma anche da altre fonti, su tutti quello dello streaming dove l'anime ha spopolato anche a livello di marketing e pubblicità e che ha assicurato presumibilmente un certo margine di profitto. Quello di Chainsaw Man è un investimento che quasi sicuramente non comprometterà una seconda stagione, tolto il beneficio del dubbio. L'unica perplessità che potrebbe coinvolgere la trasposizione è quella di un cambio di direzione nello staff con un piano più economico e sostenibile con una conseguente diminuzione della qualità tecnica.

Ad ogni modo, l'impatto di Chainsaw Man per le casse dello studio si faranno sentire tra qualche anno visto che MAPPA pianifica con 2 o 3 anni di anticipo le proprie serie, dunque l'azienda ha ancora margine per muoversi in merito alla gestione del franchise. E voi, invece, cosa vi aspettate dal futuro dell'anime alla luce dei dati dell'home video? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.