La colorista Naomi Ishida è tra le vittime dell'incendio alla Kyoto Animation

La colorista Naomi Ishida è tra le vittime dell'incendio alla Kyoto Animation
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Continua la campagna di sostegno alla Kyoto Animation, famoso studio d'animazione noto anche col nome KyoAni e che è stato colpito alcuni giorni fa da un incendio doloso che ha causato 34 morti e 34 feriti. L'edizione di ieri del Mainichi Shimbun ha confermato il nome di una delle vittime, la colorista Naomi Ishida.

Naomi Ishida è deceduta il 18 luglio a causa dei danni diretti dell'incendio occorso alla struttura della Kyoto Animation. Il Mainichi Shimbun ha rivelato il nome di una delle morti tramite un'intervista ai genitori della donna. I funerali per la famosa colorista si sono tenuti lo scorso giovedì, ai quali hanno partecipato, oltre ai genitori di Ishida e al fratello minore, anche altre 27 persone.

Inizialmente i genitori di Ishida credevano che la figlia lavorasse al secondo studio della Kyoto Animation, pertanto la credevano sana e salva. Tuttavia, dopo ore passate a tentare di raggiungere la figlia al cellulare, sono stati notificati dallo studio della Kyoto Animation che Ishida poteva essere tra le vittime dell'incendio. Un esame del DNA occorso la sera stessa ha poi confermato che la colorista era una delle vittime.

Naomi Ishida lavorava da 26 anni con la Kyoto Animation. Nel 1993, dopo aver concluso gli studi, si unì alla famosa azienda di animazione occupandosi inizialmente di controllare alcuni colori sull'anime Inuyasha. Via via Ishida è diventata una figura sempre più centrale, rivelandosi fondamentale per lavori come Hyouka, La scomparsa di Haruhi Suzumiya, Amagi Brilliant Park, La Forma della Voce - A Silent Voice e Liz to Aoi Tori.

La polizia ha rivelato di aver identificato, tramite i test del DNA, tutti i corpi delle 34 persone decedute nell'incendio e che questi saranno rivelati nei prossimi giorni.