Demon Slayer 186 salta nel passato con l'origine degli attuali cacciatori di demoni

Demon Slayer 186 salta nel passato con l'origine degli attuali cacciatori di demoni
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Il combattimento contro Kibutsuji Muzan sembra essere quello finale per Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, ma inevitabilmente l'essere malvagio non vuole cedere. Non importa quanti cacciatori di demoni ci sono in zona, i suoi attacchi generano vittime su vittime.

Tutto questo mentre il protagonista di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba fa un salto nel passato. Tanjiro sembra essere morto, ma la sua mente sta seguendo parte della vita di un suo antenato. Incapace di muoversi e di reagire a ciò che vede è sente, è costretto a seguire l'incontro tra il progenitore e Yoriichi.

Il ragazzo che abbiamo conosciuto durante lo scontro con la prima luna crescente racconta la vita che ha avuto dal proprio punto di vista. Secondo di due gemelli, il bambino cresce separato da Kokushibo e capisce solo dopo essere scappato di casa di avere delle doti fuori dal comune. Dopo l'incontro con la giovane Uta, capisce infatti quali sono i vari punti di vista delle persone che abitano il mondo. I due crescono e si sposano e stanno per avere un bambino.

Yoriichi ha allontanato la via della spada e, una notte, mentre cerca una donna che possa aiutare il parto di Uta, è costretto a tornare a casa e assistere ad una scena aberrante: un demone aveva ucciso sua moglie e il bimbo che portava in grembo. Dopo sei giorni di lutto, Yoriichi inizia a intraprendere la sua strada da cacciatore dopo un incontro con un membro di questo gruppo.

Inizialmente, i cacciatori di demoni non sapevano come usare i respiri, ma Yoriichi insegnò questa particolare tecnica ai più forti dell'epoca, dando vita al respiro della fiamma, dell'acqua e tutti gli altri derivati. Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba 186 si conclude poi con il primo incontro tra Yoriichi e Muzan, al cui fianco c'è anche Tamayo.