Demon Slayer: otto nuovi arresti in Giappone, vendevano materiale contraffatto

Demon Slayer: otto nuovi arresti in Giappone, vendevano materiale contraffatto
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La vendita di prodotti contraffatti è uno dei problemi più grandi con cui devono fare i conti anime e manga di successo, secondo solo alla pirateria. Recentemente, in Giappone sono stati arrestati otto individui colpevoli di aver venduto materiale falsificato di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, provocando danni per oltre 60.000 yen.

Secondo quanto riportato dal quotidiano d'informazione The Mainichi Shimbun, le forze dell'ordine di Kyoto, Hyogo e Akita hanno partecipato ad un'operazione congiunta che ha portato alla cattura di diversi sospettati, e all'arresto di ben otto residenti in sei diverse prefetture, colpevoli di infrazione del copyright e di commercio di prodotti falsificati.

I suddetti 60.000 yen di danno sono stati provocati da cinque degli otto individui in questione, che a quanto pare avrebbero venduto da quattro a dodici action figure di Demon Slayer l'uno. Naturalmente il merchandise contraffatto era stato realizzato in modo da somigliare il più possibile ai prodotti ufficiali di Shueisha e Aniplex.

Demon Slayer ha recentemente infranto il muro delle 100 milioni di copie in circolazione, e molto presto debutterà nei cinema giapponesi con l'attesissimo film Demon Slayer: Infinity Train. Nonostante i problemi legati alle trasmissioni pirata e alla distribuzione di prodotti contraffatti, dunque, la serie starà sicuramente facendo molto felici l'autrice Koyoharu Gotouge e i piani alti di Shueisha.