Demon Slayer: primi arresti in Giappone per violazioni di copyright

Demon Slayer: primi arresti in Giappone per violazioni di copyright
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Il 2020 è stato un anno importante per le leggi in merito ai copyright, in quanto il governo ha imposto un'ulteriore stretta per tenere sotto controllo l'uso illecito di materiale coperto da diritti d'autore, soprattutto nei riguardi di prodotti inerenti al mercato anime e manga.

A qualche giorno dalla nuova legge contro la pirateria, che partirà effettivamente a partire dal primo gennaio 2021, ha fatto particolare clamore l'arresto di un uomo nella Prefettura di Fukushima. Il 34 enne, infatti, avrebbe violato i termini di copyright attraverso la vendita di custodie pirata per smartphone con illustrazioni dedicate a Giyuu e Shinobu, due Pilastri di Demon Slayer.

Nell'ultimo periodo, infatti, il franchise è divenuto oggetto di fortissimo merchandising, al punto tale che l'omonimo manga ha monopolizzato intere classifiche. Per darvi un'idea della popolarità della serie, alcuni negozi hanno dovuto limitare l'acquisto dei nuovi volumi a un singolo tankobon a persona, in modo tale da permettere a più lettori possibile di entrare in possesso dell'ultima uscita del fumetto. In alcuni casi, tuttavia, tra furti e vendite illecite di prodotti a tema, sono state rafforzati ulteriormente i controlli in merito al merchandising di Demon Slayer.

Una notizia sicuramente spiacevole ma che sottolinea ulteriormente l'inasprimento delle pene in Giappone nei riguardi dei crimini inerenti ai diritti d'autore e ai fenomeni di pirateria. E voi, invece, cosa ne pensate di questa situazione? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.